Capitolo 71

88 7 5
                                    

"Che diavolo vi succede?" Strilla Alicia al suo ritorno. Passa in rassegna tutto il mio corpo, dalla testa ai piedi, e si concentra sul piccolo graffio sul mio braccio destro. "Devi sposarti, Cassandra!"

"Metterò una benda e sarà come se non fosse successo niente." Mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo. "Mi chiamo Cassidy comunque, madre." Mi soffermo sull'ultima parola.

Sento ancora il sangue ribollirmi nelle vene, e vedere Alicia non fa altro che peggiorare la situazione.

"Ma che è successo?" I suoi occhi mi scrutano di nuovo e poi si dirigono al nido di extension per capelli aggrovigliate sulla testa di Shelby. "Cassidy, una ragazza perfetta non arriva mai alle mani quando ha un diverbio con qualcuno!"

Shelby si acciglia alla frase di mia madre e mi fissa.

"Immagino tu sappia cosa devi fare adesso, no?" Mi chiede mia madre.

Mi mordo il labbro superiore e socchiudo gli occhi per un secondo. "Scusa Shelby." Le dico con riluttanza e a denti stretti, rendendo quasi impossibile la comprensione della mia frase. Non do il tempo a nessuno delle due di chiedermi di ripetere, perché mi precipito in bagno.

[•••]

Esco dall'auto con estrema lentezza. Per gli ultimi dieci minuti ho trovato qualsiasi pretesto per continuare a rimanere seduta.

Nonostante mi sia fatta un bel bagno qualche minuto fa, un sottile strato di sudore inizia a coprirmi la fronte quando la mano di mio padre mi cerca da fuori dalla macchina per tirarmi fuori, finisco per cedere e mi sento come se stessi saltando fuori dalla bolla di protezione che volevo creare.

Sistemo il mio vestito blu che mi arriva sopra il ginocchio, e prendo una boccata d'aria mentre respiro profondamente. Una raffica di vento improvvisa mi fa alzare il vestito, quindi cerco velocemente di abbassarlo.

Anche se il mio umore è grigio, la giornata è abbastanza soleggiata.

Cammino con cura, passo dopo passo, per evitare di inciampare su qualche gradino. Le scarpe che indosso non sono estremamente alte ma le mie gambe tremano così tanto che non mi è facile stare in piedi.

Quando entro nella casa enorme che mi ritrovo di fronte e scopro che il mio matrimonio sarà nel giardino numero tre, spalanco gli occhi per quanto sia esageratamente grande e... immagino, costoso.
Immaginavo che i miei genitori avessero prenotato una piccola stanza in cui si sarebbe celebrata una cerimonia piccola, e con pochi intimi. Mi sbagliavo.

Alicia mi fa correre mentre scendo le scale e inciampo alcune volte facendola sbuffare. Finiamo per arrivare dieci minuti più tardi del previsto. Sento la mia faccia arrossata dal calore, dai nervi terribili e anche dai singhiozzi nascosti.

Stringo brutalmente gli occhi finché non mi fa male la testa. Non voglio sposarmi. Non. Voglio. Sposarmi.

"Stai bene, Cassidy?" Allie Styles mi stringe amorevolmente la spalla nuda, fermando i miei tremori per un momento. Il suo viso mostra un sorriso gentile, mentre il resto della sua famiglia è visibilmente tesa.

"Harry non è ancora arrivato." Afferma sua madre.

"Eppure siamo in ritardo di dieci minuti." Sottolinea mia madre.

"Abbiamo provato a chiamarlo, ma non risponde al telefono. Deve essere bloccato nel traffico o qualcosa del genere." Spiega Allie, non troppo convinta.

"La strada era libera." Borbotta mio padre.

"Visto che dobbiamo aspettare Harry, vado a rinfrescarmi un po '. Con permesso." Forzo un sorriso e mi dirigo verso il bagno.

Teach me how to be imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora