Capitolo 41 - Parte 2

937 68 6
                                    

«Cosa facciamo?» Domando.

Non voglio commentare o pensare a quello che Justin ha appena detto, perché a volte le persone dicono cose che non pensano. Magari per lo stress, per la paura o per quello che sia. Se gli chiedessi spiegazioni o sicurezze, lui se lo rimangerebbe e finiremmo per litigare, quindi meglio evitare.

«Vieni.» Prende la mia mano e attraversa la strada insieme a me, però invece di continuare dritto verso la galleria d'arte, svolta a destra verso una bancarella di costumi strani e peluche. «Siamo vicini a Disneyland, lo sapevi?»

«No.» Rispondo semplicemente.

«Beh, ci sono tanti venditori...» Sorride. «che vendono travestimenti.» Continua a fare il vago. «E chi ha bisogno di un travestimento adesso?»

«Noi?» Rispondo dubbiosa.

«Risposta esatta.» Annuisce. «Salve, mi scusi.» Si avvicina alla signora dai lunghi capelli biondi, dentro il camper, dietro alla bancarella. «Avrebbe degli occhiali e dei costumi da Mickey Mouse e Minnie?»

Questo ragazzo è pazzo. La signora ci rivolge uno sguardo divertito e annuisce, prendendo due paia di occhiali, due paia di orecchie da topolino, un vestito rosso a pois bianchi per me e dei pantaloni rossi, una camicia e un frack nero per Justin.

«Stai scherzando, vero?» Rido, mettendomi soltanto gli occhiali da sole.

«Cosa?» Chiede mentre si sistema il cerchietto con le orecchie da Mickey Mouse sulla testa. «Non ti sembro estremamente sexy?»

Non riesco a contenermi e mi libero in una fragorosa risata, mentre Justin continua a fare smorfie strane e a muoversi facendo oscillare le orecchie giganti avanti e indietro.

«Dov'è la mia bellissima Minnie Mouse?» Chiede cercando di imitare la voce del famosissimo topolino.

«Sei pazzo.» Mi mordi il labbro.

«Sì, tanto.» Mi porge il vestito e le orecchie, e poi si rivolge nuovamente alla signora. «La mia ragazza ed io potremmo cambiarci nella sua roulotte?»

La donna, estremamente divertita dalla situazione, annuisce e ci fa strada.

Indosso il vestito estremamente corto e dalla fantasia "sobria", mentre fisso il mio cerchietto con le orecchie, che è ben diverso da quello di Justin. Questo infatti ha un fiocco rosso con dei pois bianchi, tanto per passare inosservati insomma.

Justin sposta la tenda dietro alla quale mi sto cambiando tutto ad un tratto. «Peccato, speravo di trovarti ancora in intimo.» Dice maliziosamente ed io lo colpisco sul braccio. «Minnie Mouse, le sembra il modo di trattare il suo bel maritino?» Ridiamo entrambi.

«Sembri... sembri, non lo so. Mi fai ridere.» Dico senza riuscire a contenermi e lui mi prende per i fianchi avvicinandomi a lui.

«Io sono ridicolo e ne sono consapevole, ma sai che ti dico?» Sorride. «Questo vestitino ti dona.»

«Ah sì?» Ridacchio. «Si dia il caso però, maritino, che io non abbia intenzione di uscire conciata così.»

«Siamo ricercarti, piccola. Mali estremi, estremi rimedi.» Ed ecco che la realtà mi colpisce dritto sulla faccia.

Sospiro e indosso il ridicolo cerchietto, ingoiandomi l'orgoglio.

«Quanto sei bella.» Dice sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre continua ad avvolgermi la vita con le braccia. «Mi dai un bacio, topolina?»

«Sei fortunato che io ci tenga così tanto.» Sussurro, ripetendo la stessa frase che aveva detto lui qualche giorno fa.

Avvolgo il suo collo con le braccia e spingo le mie labbra contro le sue, mentre mi avvicina sempre di più a lui.
Mi ricordo delle parole di Carly e di come i miei baci riescano ad ipnotizzare Justin, così deciso di giocare un po'.

Teach me how to be imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora