Capitolo 61

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Justin's Point Of View*

«Hai tre secondi per dirmi il vero cognome di Cassidy.» Sentenzia subito dopo la chiusura della porta, lasciando l'altra parte alle nostre fidanzate.

«Lasciami spiegare...» Gli chiedo ma lui mi ignora.

«Uno...»

«Liam, tu non capisci...» Continua ad ignorarmi.

«Due...»

«Io amo Cassidy, non le farei mai del male...» Gli assicuro.

«Due e mezzo....» Dice. «Cazzo Justin, non mi fare arrivare al tre!»

«Cazzo, fammi parlare!»

«Il cognome, voglio sapere il suo fottuto vero cognome!» Dice agitato.

«Liam, basta!» Gli chiedo.

«Non si chiama Cassidy Johnson, vero? Il cognome di quella ragazza non è Johnson, o sbaglio?»

«Io sono cambiato per lei, perché la amo. Liam ascolta...»

«Tre!» Ringhia a denti stretti. Il silenzio che ci circonda è come un alone di ghiaccio. «È Parker, giusto?»

Chiudo gli occhi, vergognandomi di me stesso.

«È Parker.» Rispondo.

«Perché hai fatto una cosa del genere?» Chiede in tono stanco.

«Ero pieno di odio.» Sussurro.

«E perché prendertela con lei?» Il suo sguardo è indecifrabile.

«Era vulnerabile, facile da modellare, facile da ingannare, era una bambina...» Inizio. «Lei era innocente.» Abbasso lo sguardo.

«Era innocente, Justin, l'hai appena detto.» Dice amaramente. «Dio...»

«Mi dispiace.»

«Non devi dirlo a me, lo capisci?»

«Non parlarmi come se avessi cinque anni!» Ringhio.

«Allora non comportarti cosi!» Mi rimprovera. «Glielo devi dire.»

«Ho provato a dirglielo molte volte, qualcosa ci interrompe sempre.»

«Beh, sbrigati, Justin. Se lo scopre attraverso qualcun altro, sarà più doloroso.»

«È una minaccia?» Mi lecco le labbra.

«Certo che no.» Nega con la testa. «Non riesco a credere che tu mi abbia mentito su di lei e ancora peggio, mi è impossibile credere che tu l'abbia fatta innamorare soltanto perché ce l'avevi con la sua fottuta famiglia, ma no, non glielo dirò, non è compito mio.»

«La amo davvero, Liam.» Sussurro.

«Non ti credo.» Risponde a denti stretti.

«Cazzo, e perché?»

«Perché chi ama non mente.»

«Ti ho già detto che-» Mi interrompe .

«Ti ho sentito» Mi ferma, alzando la mano davanti alla mia faccia. «Non devi ripeterlo.»

«Quando glielo spiegherò, lei mi capirà.»

«Che illuso che sei. Pensi davvero che lei ti dirà "oh, non mi dispiace essere stata ingannata da te per così tanto tempo, viviamo per sempre felici e contenti" e stop, bene così?» Scuote la testa. «Sai cosa le dirai»

«Le dirò che ho dimenticato la vendetta nel momento in cui me ne sono innamorato.»

«Ti schiaffeggerà e se ne andrà!» Risponde e stringo la mandibola. «Non puoi spiegarle qualcosa che neanche tu capisci»

Teach me how to be imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora