Capitolo 78

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Il materasso si abbassa per il peso di Harry. «Non so cosa pensare.»

«Puoi giudicarmi, hai il mio permesso.» Dico, sedendomi accanto a lui. «So che quello che ho fatto non è corretto.»

«Niente affatto.» Mormora.

«Che vuoi dire?» Gli chiedo aggrottando le sopracciglia.

«Non puoi usare la stessa compassione che hai usato per perdonare tua zia e fare lo stesso con Justin?» Domanda di rimando.

«Non ho perdonato mia zia, ho solo deciso di mettere da parte il rancore per un po'.» Rispondo iniziando a giocare con i suoi lunghi capelli, mentre mi guardo attorno: prima il soffitto, poi il lampadario, i muri ed infine il pavimento. Mi soffermo poi sulle mie valigie, impilate una sopra l'altra, pronte ad essere portare via in qualsiasi momento. Pronte a partire.

Sono passati tre giorni da quando io e Justin ci siamo visti, e sì, so benissimo di avergli detto che gli avrei portato i suoi soldi il giorno dopo. Tuttavia non me la sentivo, sono ancora debilitata per quel bacio.

Oggi ho trovato il coraggio di raccontarlo ad Harry, beh una parte della storia. Ho citato un bacio con Justin, ma non tutti i sentimenti che ne sono conseguiti.

«Non hai risposto alla mia domanda.» Rilascio l'aria immagazzinata nei miei polmoni rumorosamente.

«Non riesco a perdonarlo per ora, ho bisogno di tempo.»Harry annuisce.

«Capisco che sia passato poco tempo, Cass.» Dice comprensivo. «Però lui non ti aspetterà per sempre e prima lasci andare il dolore, prima riuscirai a stare meglio.»

«Mi ha ferita ed ha giocato con me.» Lui annuisce di nuovo.

«Lo so, e so anche che se ne pentirà per il resto della vita...» Si inumidisce la labbra. «Louis qualche tempo fa mi ha tradito.» Spalanco gli occhi. «Era arrabbiato perché non uscivo allo scoperto e baciavo altre ragazze per mantenere la copertura, allora una sera è uscito, si è ubriacato ed è andato a letto con un ragazzo.»

«Oh» Sussurro. «mi dispiace...»

«All'inizio ero furioso, mi aveva spezzato il cuore e l'ho lasciato.» Sospira. «Lui mi chiamava ogni giorno piangendo e chiedendomi scusa, finché un giorno ha fatto un incidente.» Chiude gli occhi per un attimo. «Appena l'ho saputo sono corso in ospedale. Ero disperato dalla sola idea di poterlo perdere... fortunatamente si era solo rotto un braccio.» Ridacchi negando con il capo. «Quell'idiota mi aveva preso in giro, eppure mi ha fatto capire che lo amo e che la mia vita senza di lui non avrebbe senso. Allora l'ho perdonato e lui mi dimostra ogni giorno che ho fatto la scelta giusta.»

«Siete davvero una bella coppia.» Commento con un sorriso.

«Pensa a quello che ti ho detto, sbollisci un po' la rabbia e chiarisciti le idee Cass.»

«È per questo che voglio partire, io-»

Mi interrompe. «No, vuoi partite perché sai che se rimani anche solo un altro giorno, correrai da lui e finirete quello che probabilmente avete iniziato l'altro giorno.»

«Che ne sai?» Domando sorpresa arrossendo.

«Ho imparato a conoscerti.» Ridacchia. «C'erano un sacco di buchi nel tuo racconto e li ho colmati con l'immaginazione.»

«Non è una situazione facile Harry.» Sospiro.

«Anche lui ci sta male.» Sussurra ed io alzo gli occhi al cielo. «Non alzare gli occhi al cielo, sto provando a darti il mio punto di vista. Chi può darti consigli migliori sugli uomini di un uomo che esce con un altro uomo?»

Rido. «Come mai hai cambiato idea su di lui?»

«Mi ha chiamato.»

«Cosa ti ha detto?» Chiedo.

«Che soffre come un cane da quando hai scoperto la verità ed è profondamente dispiaciuto perché non avrebbe mai voluto farti del male. Mi ha detto che da una grandissima importanza al bacio, e sebbene tu ti sia scansata due volte, poi lo hai baciato. Poi mi ha detto che vuoi partire per scappare da lui ed io penso abbia ragione» Alza un sopracciglio. «Cass, lui ti ama. Me l'ha ripetuto al telefono mille volte, ad un certo punto è scoppiato pure a piangere. Se fossi stato in me, avrei riso, ma ero così assorto nelle sue parole che ho pianto anch'io!»

«Ne so qualcosa...» Mormoro. Ogni volta che lo vedo piangere mi viene voglia di farlo anch'io.

«So che lo ami anche tu, Cassidy. Pensavi persino di essere incinta di lui e suppongo, tu non gliel'abbia nemmeno detto. È una cosa importante e-» Nota il mio sguardo cupo. «Vuoi che mi fermi? Dimmi di fermarmi e smetto di parare.»

Rabbrividisco. Quelle parole mi ricordano le varie richieste di Justin: "dimmi di fermarmi" e "fermami". So che non voleva fermarsi e che l'ha fatto soltanto perché temeva che io potessi pentirmene.

«Perché non mi hai detto che era venuto a cercarmi qui?» Rispondo con un'altra domanda.

«Avevi la febbre ed eri arrabbiata. Io forse ero anche più arrabbiato di te.» È così dolce che mi fa ridacchiare. «Lui era così stressato, Cassidy. L'unica cose che riuscivo a capire tra i suoi singhiozzi era il tuo nome. Poi ha cominciato a urlare e a chiedere dove fossi, ed io non ho risposto. Anche se ero tentato, lui stava così... male, Cass.» Sospira. «Sembrava distrutto e sul momento ho pensato che se lo meritasse, ma poi mi sono reso conto che quel ragazzo ti ama come nessun altro.» Una pugnalata nel petto. «Mi ha detto che sei l'amore della sua vita.»

«Non so cosa fare.» Nascondo il viso tra le ginocchi. «Perdonarlo mi fa stare male e non perdonarlo mi fa stare peggio. Ho solo voglia di piangere e Dio, ho pianto anche troppo nella mia vita...» Sospiro. «Ieri c'è stata l'udienza.» Sussurro alzando il viso ed Harry apre la bocca sorpreso. «Quando ho detto davanti al giudice tutto quello che ho subito in questi anni, ho visto ciascuno dei presenti rabbrividire ed inorridirsi. Erano quasi sorpresi che non mi fossi suicidata...» Harry mi prende la mano. «Dopo la mia dichiarazione ho chiesto di parlare con Alicia e mi è stato concesso. Penavo che l'avrei insultata e l'avrei mandata all'inferno, invece no.» Mi guarda sorpreso corrucciando al fronte. «Le ho detto che avrei lasciato che tutti i brutti momenti e le brutte parole se le portasse il vento, perché ormai lei era dietro le sbarre ed io libera come l'aria. Le ho detto che avrei vissuto la mia vita con Justin, che sarei stata felice ed imperfetta, e quello sarebbe stato il suo peggior castigo.» Strizzo gli occhi per evitare di piangere. «Nonostante tutto le ho detto che sarei stata con Justin, non so neanch'io il perché.»

«Oh beh, io lo so.» Sussurra abbracciandomi e depositandomi un bacio sulla testa.

«Perché?»

«Perché anche lui è l'amore della tua vita.»

Teach me how to be imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora