Capitolo 44

774 50 5
                                    

Justin's Point Of View*

"La settimana" diventano 17 giorni e passano così velocemente che neanche ce ne rendiamo conto. Al sesto giorno di domiciliari Carly e Liam si aggiungono a noi, quindi facciamo fare la spesa agli altri ragazzi.

In questo periodo, ho dato qualche piccola lezione a Cassidy, nonostante sia consapevole che lei non le necessiti più. Un giorno o l'altro, se ne renderà conto anche lei e se ne andrà via.

Faccio un salto sul divano, facendo in modo che i popcorn all'interno della ciotola finiscano prima in aria e poi a terra.

«Sono ancora commestibili, ce la regola dei 10 secondi.» Mi dice Cassidy, facendomi ridere. Mi avvicino per darle un bacio, ma lei si sposta perché non vuole perdersi neanche un secondo di Smallville.

Qualche giorno fa mi ha chiesto qualche fosse la mia serie tv preferita e ha voluto guardare tutte le puntate.

Stiamo guardando la prima stagione e in questo momento, i poteri di Clark sono stati trasferiti ad un altro ragazzo. Io e Liam non prestiamo molta attenzione, dato che abbiamo visto questa puntata circa un milione di volte. Cassidy e Carly, invece, sembrano due zombie incollate alla tv: non parlano, non si muovono e fanno delle smorfie e gridolini strani ogniqualvolta Tom Welling appare sullo schermo.

Rivolgo lo sguardo alla tv, quando Lana dice a Clark una frase emblematica. Lei deve dimenticarsi dei suoi genitori, per lasciarsi indietro tutto il dolore e la tristezza.

"Dimenticare è l'unico modo per andare avanti."

Chiudo gli occhi e cerco di imprimere la frase nella mia mente. Come si può dimenticare?
Io voglio farlo. Voglio vivere, voglio andare avanti e voglio poter amare Cassidy, senza sentirmi una merda.

L'unico problema è che non ci riesco.

Mi alzo e vado in camera mia, apro le finestre e lascio che i raggi del sole mi riscaldino il viso.
Dopodiché mi guardo intorno e noto che la stanza è piena delle cose di Cassidy, nel mio armadio ci sono i suoi vestiti e in bagno le sue cose da donna.

Solitamente sarei infastidito da questa cosa, ma in questo caso, mi sento felice. Mi piace condividere il mio spazio con lei, mi fa sentire come se fossimo qualcosa di più.

Come mi piacerebbe che lo fossimo, cazzo.

Mi distendo sul letto e mi metto a pensare a come sarebbe se io e Cassidy stessimo insieme, fino a quando non mi addormento.

[•••]

«Justin...» Sento la mano morbida di Cassidy accarezzarmi il viso. «Ehi, Justin.» Sussurra nuovamente.

Quando apro gli occhi, me la ritrovo davanti. «Ciao.» Dico istintivamente. Perché non le ho detto "ciao bellissima" o cose così? Di solito ci so fare.

«Ciao.» Mi risponde sorridendo. «Ieri ti sei addormentato.»

«Già è domani?» Chiedo e lei inarca un sopracciglio per poi ridacchiare.

«Sì, è mattina.» Sorride. «Penso che dovremmo mettere fine agli arresti domiciliari e uscire di casa.»

«È finito di nuovo il latte? Usate la limonata.» Sbuffo.

«Con i cereali?» Ribatte divertita.

«Piccola....» Sbuffo nuovamente. «di a Liam che ci vada.»

«Non c'entra niente il latte, stupido.» Ride. «Voglio che stasera sia il nostro secondo appuntamento.»

«Ma ancora non è sera.» Mi volto dall'altra parte, in modo tale che il sole non mi arrivi in faccia.

«Sei pigrissimo, Justin.» Mi rimprovera. «Non hai alzato neanche il lenzuolo per coprirti.»

«Mi sono addormentato perché la mia ragazza era troppo occupata a sbavare per Clark Kent.» Scherzo.

Contrariamente a quello che mi aspettavo, Cassidy non sottolinea il fatto di non essere la mia ragazza. «È che è così bello.» Dice con un'espressione sognante.

«Non so cosa tu ci veda.» Esclamo infastidito.

«Tutto!» Piagnucola. «Il viso, i suoi occhi, la sua bocca... oh, la sua bocca è così bella! Per non parlare di quando si toglie la maglietta, io-»

Alla velocità della luce, faccio in modo che Cassidy sia sotto di me e dopo averla immobilizzata, mi affretto a togliermi la maglietta.

«Justin!» Cerca di coprirsi il viso con le mani, ma glielo impedisco. È arrossita. «Che stai facendo? Copriti!»

«E quando si toglie la maglietta tu...?» Ripeto aspettando che lei continui la frase che stava per dire prima che la interrompessi.

«Puoi vestirti, per favore?»

«Sono vestito.» Rispondo.

«La maglietta.» Specifica. «Mettiti la maglietta.»

«Ti hanno già detto quanto sei carina quando arrossisci?» Ridacchio e le lascio le mani, che prontamente posiziona sui suoi occhi. Mi piego per lasciare un bacio su entrambe le sue mani, quando lei risponde.

«In molti.» Le sposto le mani dal viso e la guardo.

«Che cosa?» Domando cercando di non sembrare troppo infastidito.

«Mi hai chiesto se-» Non la lascio terminare la frase.

«So cosa ti ho chiesto.»

«Ed io ti ho risposto che-» La interrompo per l'ennesima volta.

«Va bene.» Rispondo sprezzante e mi metto la maglietta. «Contenta ora? Sai, Cassidy, prima o poi vedrai qualcuno senza vestiti. Non rimarrai vergine per sempre.» Quando finisco di parlare, mi rendo conto di quanto sia stato stronzo e cerco di scusarmi, ma è lei ad interrompermi questa volta.

«Hai ragione, Justin. Hai perfettamente ragione.» Si alza e sta per uscire dalla camera, quando mi alzo anch'io e la prendo per un braccio.

La guardo negli occhi e sospiro. «Mi dispiace, Cassidy.» Le accarezzo una guancia. «Non so cosa mi sia preso, mi sono ingelosito e...» Socchiudo gli occhi. «a volte sono impertinente, volgare e irrispettoso, lo so. Tendo a fare in modo che le persone mi odino, così non stanno con me ed io non mi affeziono.»

«Perché non vuoi affezionarti alle persone, Justin?»

«Perché finisce sempre di merda.» Sussurro. «Se mi comporto male e le persone mi odiano, evito di affezionarmi a loro e di soffrire.»

«Beh, smetti di comportarti così perché non c'è niente che tu possa fare che potrebbe portarmi ad odiarti. Niente, capito?» Mi guarda con i suoi grandissimi occhioni ed io sento il cuore fare un salto. Ma quando ricordo quello che ho fatto e che le sto facendo, sento una fitta al petto.

Quando lo scoprirà, ritirerà le sue stesse parole e avrà tutto il diritto di odiarmi. E in quel momento la mia teoria non servirà più a niente, perché io sarò già completamente innamorato di lei e soffrirò così tanto da uscirne devastato.

Teach me how to be imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora