Capitolo 21

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Fuori fa un freddo terribile ma Harry ha insistito poiché uscissimo. L'unica cosa buona nello stare in giardino è che posso guardare le stelle e ignorare il resto del mondo.

«Bene, sono le 11:58 pm, Cassidy.» Harry stringe la mia mano. «Mancano due minuti al tuo compleanno.»

«So contare.» Sputo velocemente senza rendermi conto di quando suoni scortese.
Sono nervosa da morire e il corpetto è così stretto da farmi pensare che scoppierà tra qualche secondo.

«Cassidy, non ho idea di come fare tutto questo.» Sussurra ed io mi volto a guardarlo.

«Non farlo allora.» Lo guardo con occhi supplicanti.

«Puoi sempre rifiutare.» Inclina la testa di lato ed io mi mordo il labbro.

«Oh, non posso farlo. Se lo facessi non sopravviverei fino a domani.» Lo sento ridacchiare nonostante io sia seria.

«Non essere così drammatica, Cass.» Non mi ha mai chiamato con quel nomignolo. Alzo gli occhi al cielo e nego con il capo.

«Non sto drammatizzando, Harry.» Rispondo semplicemente. Mi prende per il polso mentre con l'altra mano si gratta la nuca.

«Oh mio Dio.» Mio porto una mano davanti alla bocca quando lo vedo mettersi in ginocchio ed uscire dalla giacca una scatolina in velluto blu.

Cerco di respirare profondamente quando mi prende la mano.

«Cassidy Parker...» Inizia ed io mi sento morire. «vuoi sposarmi?»

Sento tutti gli sguardi degli invitati puntati su di me e non riesco a muovermi. Harry mi guarda aspettando una risposta ed io mi volto a guardare mia madre, che mi intima di dire di sì. Chiudo gli occhi per qualche secondo e poi annuisco forzando un sorriso. Harry mi infila l'anello sorridendo e si alza, avvicinandosi a me.

«Non respiro.» Sussurro.

«Non è facile neanche per me, Cassidy.» Risponde lui ed io cerco di respirare senza riuscirci.

«No, Harry. Io-» Provo a dire con un filo di voce, sentendo la mia vista appannarsi e delle forti braccia avvolgermi per poi perdere i sensi.

[•••]

Il forte odore di alcol mi riempie le narici costringendomi ad aprire gli occhi. La prima cosa che vedo è il viso di Harry, che mi guarda con uno sguardo pieno di preoccupazione. Appena nota che sono cosciente mi sorride.

«Si è svegliata.» Le voci attorno a me si fanno man mano più alte e mi inondano la testa, ma la voce di mia madre supera tutte le altre.

«Era ora!» Sussurra verso di me. «Sarebbe stato un peccato interrompere la festa per una piccola debolezza.» Sorride agli invitati.

Debolezza? Come se fosse facile rovinarsi la vita accettando una proposta di matrimonio quando non si ha mangiato nulla per tutto il giorno.

«Stai bene, Cassidy?» Una voce roca e preoccupata mi fa voltare.

Justin è di fronte a me, seduto su una poltrona. Pensavo che lo sguardo di Harry fosse pieno di preoccupazione, ma cavolo, il suo è proprio terrorizzato. Mi guarda come se invece di essere svenuta avessi appena avuto un attacco di cuore o stessi per morire.

Annuisco lentamente e mi guardo attorno, notando che gli invitati si sono allontanati, così come i miei genitori. Harry continua ad essere al mio fianco e lo stesso vale per Justin, che nel frattempo, si è avvicinato.

Rivolgo lo sguardo alla mia mano e quando vedo l'anello gigante sul mio anulare, le mie labbra si spalancano e un gemito esce dalle mie labbra.

«Dovremmo cercare un dottore.» Justin fa in modo che distolga lo sguardo dalla mia mano.

«Sto bene, davvero.» Lo rassicuro.
Non voglio che mezzo mondo sappia che mia madre non mi ha permesso di mangiare per farmi entrare in questo stupido vestito. «Harry, puoi aiutarmi a mettermi seduta?»

Harry mi prende per mano e mi spinge leggermente la schiena. Noto Justin arricciare il naso. «Vuoi qualcosa da bere, Cassidy?» Mi chiude dolcemente ed io annuisco. Lancia un'occhiataccia a Justin e si allontana.

«Stai bene vestito così.» Sembra un principe in piena regola, nonostante la sua mascella contratta e i pugni serrati.

«Anche tu.» Si avvicina. «Sei bellissima, nonostante tu sia pallida.» Mi accarezza la guancia ed io socchiudo gli occhi.

«Bel modo di passare i miei primi minuti da diciottenne, no?» Faccio spallucce.

«Sicuramente il più originale.» Ridacchia ed io sorrido. Mi mordo il labbro e mi porto una ciocca di capelli dietro all'orecchio; la mia acconciatura sarà un disastro.

«Bell'anello comunque.» Contrae nuovamente la mascella e abbassa lo sguardo.

«Oh.» Fisso il mio anello. «Sì, è molto bello.»

«Spero che ti piaccia anche questo.» Dice prendendo una scatola allungata e blu da dentro la sua giacca.

Mi mordo l'interno della guancia pensando a cosa potrebbe essere. Mi assale l'idea che possa essere una collana ma quando apro la scatola, sto per collassare di nuovo.

Vedo due biglietti per non so dove e chiudo la scatoletta velocemente.

«Sono quello che penso che siano?» Gli chiedo con gli occhi spalancati. Annuisce ed io aggrotto le sopracciglia. «Sei paz-» Mi interrompo accorgendomi di star parlando a vice troppo alta e sorrido ad una signora che si è voltata a guardarmi. «Sei pazzo Justin. Per dove sono?» Sussurro.

«Te lo dirò solo se accetterai di scappare con me.» Si inumidisce le labbra.

«Suona tanto come un ricatto.»

«Non lo è, Cassidy.» Si avvicina. «Non ti sto chiedendo di sposarmi, anche perché penso che una proposta a sera basti e avanzi, ti sto offrendo la possibilità di essere libera.» Mi prende la mano accennando un sorriso ed io ridacchio debolmente.

«Justin...»

«Di' solo sì o no, Cassidy.» Mi mordo il labbro e mi fermo per un po' a guardarlo.
Mi sta offrendo la possibilità di essere libera. Per una volta, potrei davvero essere libera.

«Insegnami a dire di sì, Justin.» Scherzo avvicinandomi a lui.

«Non è stato difficile dire di sì ad Harry...» Sbuffa ed io alzo gli occhi al cielo. «Va bene.» Sospira e mi prende entrambe le mani. «Guardami negli occhi, sospira profondamente e poi dimmi di sì.» Lo guardo negli occhi e sospiro profondamente. «Dimmi che vuoi scappare con me, Cass.»

Stringo le sue mani e sorrido. «Sì, Justin.» Scandisco le parole molto lentamente. «Voglio scappare con te.»

Teach me how to be imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora