Capitolo 31

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Justin Point Of View

Quando finalmente il mio cervello accetta il fatto che sia arrivata l'ora di svegliarsi e obbligo i miei occhi ad aprirsi, sorrido inconsciamente nel vedere Cassidy dormire.

Il suo piccolo e fragile corpo è appiccicato al mio mentre la sua testa è appoggiata al mio petto. Cerco di rimanere immobile per la paura che qualsiasi mio movimento possa svegliarla. Non posso evitare di inclinare la testa su di lei, quando la sento mormorare il mio nome nel sonno. Aveva già parlato nel sonno sull'autobus e in albergo ma non aveva mai detto il mio nome.

«Justin!» Piagnucola e si agita sul mio corpo. So che sta avendo un incubo e sto lottando con me stesso, sullo svegliarla o no.

«Cassidy...» Sussurro. «sono qui, piccola.»

«Justin...» Ripete senza smettere di muoversi. In condizioni normali, i suoi momenti avrebbero fatto svegliare la parte "bassa" del mio corpo ma l'unica cosa a cui riesco a pensare è all'espressione di dolore sul suo viso. «No, per favore, no!»

No, per favore, no? Sta sognando che le faccio del male?

«Cassidy, piccola, svegliati.» Scuoto la sua spalla con dolcezza.

«Justin!» Urla aprendo gli occhi bruscamente. Il suo petto inizia a salire a scendere in maniera irregolare e immediatamente, la stringo a me cercando di rassicurarla.

«Va tutto bene, Cassidy.» Sussurro sentendola singhiozzare un po' sul mio collo. «È stato solo un brutto sogno, va tutto bene.»

Le sue mani mi stringono le spalle con forza, quando alza il viso e mi guarda con gli occhi pieni di lacrime.

«Baciami.» Mi chiede facendo in modo che il mio stomaco e il mio cuore facciamo un salto. «Per favore, per favore, baciami.»

«Cassidy» La chiamo prendendole il mento con la mano e avvicinando il suo viso al mio. «cosa hai sognato?»
Non capisco come qualcosa che mi riguarda abbia potuto sconvolgerla tanto.

Lei nega con il capo e si inumidisce le labbra, mentre qualche lacrima scorre sulle sue guance. Le asciugo le lacrime con il pollice mentre la guardo preoccupato.

«Baciami e basta.»

E senza farmelo ripetere un'altra volta, lo faccio. Non so cosa abbia sognato ma sono sicuro che me lo racconterà più tardi e poi muoio dalla voglia di baciarla da ieri, quando Madeline ci ha interrotti e un paio di volte durante la torta e la notte.

Ricambia il bacio muovendo le sue labbra contro le mie con disperazione, come se cercasse di convincersi di essersi svegliata. Con un movimento agile, si posiziona sopra di me e nonostante mi abbia già chiesto di baciarla una volta, sull'autobus, questa è la prima volta che prede il controllo della situazione.

Lei sta controllando il bacio, i nostri movimenti e il ritmo.
Lei sta controllando me.

Cerco di darle tutto quello che ho e di farle capire che sono lì per lei, ma i suoi movimenti mi stanno mandando in un altro mondo. È a cavalcioni su di me mentre morde le mie labbra e gioca con la mia lingua, spettinandomi i capelli e sfiorandomi le spalle. Dio, mi sta facendo gemere e mi sta solo baciando.

Passa le mani sul mio addome e picchietta le dita su di esso, mentre le stringo i fianchi facendo pressione sul mio bacino.
Sto per scambiare le nostre posizioni, affinché io sia sopra di lei quando la porta della stanza si spalanca e qualcuno entra senza bussare.

Teach me how to be imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora