Capitolo 35

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9:00 a.m.

Sono ufficialmente una stalker. Come potrei non esserlo dopo aver passato più di mezz'ora a guardare Justin dormire?

Mi sono svegliata pensando che fossi da sola, invece mi sono ritrovata il mio maestro biondo a dormire per terra, coperto da una un piumino di Mario Bros, facendomi sentire in colpa.

Non solo mi aveva presa in braccio e mi aveva fatta dormire nel suo letto, ma si era persino addormentato per terra. Da quando mi sono svegliata, non ho smesso di fissarlo perché sembra quasi un angelo mentre dorme.

Respira tranquillamente e ha le labbra semi aperte, mentre i suoi capelli sono disordinati. È senza maglietta e ogni tanto lo vedo sorridere, segno che sta facendo un bel sogno.

Sono contenta che lui non abbia insistito nel voler sapere il sogno che ho fatto ieri, non voglio ricordarlo e non mi sento pronta a parlarne ad alta voce.

«Justin?» La voce di William si sente fuori dalla porta. «Posso entrare? Devo darti delle cose...»

Mi alzo dal letto senza fare rumore e apro la porta con cautela. Liam è davanti a me, indossa solo dei boxer ed ha dei disegni in mano.

Quando mi vede, fa un espressione sorpresa e fa cadere i disegni per terra, cercando di coprirsi il "pacco" con le mani.

Ridacchio mentre raccolgo i disegni da terra. «Buongiorno, Liam.»

«Cas-Cassidy, pensavo stessi dormendo.» Balbetta.

«Nope.» Ridacchio nuovamente. «È Justin quello che dorme.»

Abbasso lo sguardo sui disegni che ho raccolto, mentre Liam continua a coprirsi come se fosse completamente nudo.
«Li hai fatto tu, William?» Gli chiedo.

«Liam, per favore.» Mi supplica, assumendo finalmente una postura normale e smettendo di coprirsi. «Non sono miei, sono di Justin.»

«Wow, e dove li ha presi?» Chiedo curiosa. Sono davvero bellissimi.

«Li ha fatti lui, è bravissimo a disegnare.» Mi spiega mentre io continuo a guardare i disegni.

«Non lo sapevo.» Ammetto perplessa.

«Li ho trovati nel cestino della camera degli ospiti e volevo darglieli.»

«Lo farò io.» Sorrido.

«D'accordo.» È sul punto di andarsene, quando si ferma sorridendo e si gratta la nuca. «Io e Carly andremo in spiaggia oggi e ci chiedevamo se voleste unirvi a noi. Che ne dici?»

Mi mordo il labbro per non iniziare ad urlare. Finalmente vedrò la spiaggia! «Mi piacerebbe molto.»

«Ce ne andremo alle dieci, quindi ti conviene svegliare Justin.» Mi consiglia ed io annuisco sorridendo, un secondo prima che lui se ne vada.

Mi avvicino a Justin, sedendomi per terra e inizio a fissare il suo viso, concentrandomi sui suoi piccoli nei.
Sospiro e inclino il mio corpo sul suo, per poi depositare un bacio sul suo collo, esattamente sotto al suo orecchio destro.

Perdo un battito quando lo sento grugnire e stirare le braccia in avanti. Mi abbraccia sorridendo e mi spinge sul suo corpo, facendomi appoggiare il viso al suo petto.

«Buongiorno, piccola.» Mi da un bacio tra i capelli. «Bellissimo modo di svegliarmi, dovresti farlo tutti i giorni, però cambiando la posizione del bacio.» Sorride nuovamente e fa le labbra a pesciolino, indicandomi dove vuole essere baciato la prossima volta.

Ridacchio e senza dubitare, avvicino il mio viso a suo e lo bacio dolcemente, mentre lui mi prende per la vita e mi posiziona a cavalcioni su di lui. Assapora la mia bocca mentre la sua lingua reclama la mia, in una guerra che non sembra voler finire.

Mi aggrappo alle sue forti braccia quando sento il bacio diventare più deciso e senza controllo. Mi lascio scappare un gridolino quando Justin cambia le nostre posizioni e si mette sopra di me, per iniziare a baciarmi la mandibola e mordermi il collo.

Gemo senza volere e mi mordo il labbro per non farlo ancora. Com'è che un piccolo bacio sotto l'orecchio, sia diventato tutto questo?

Justin si concentra a lavorare sul mio collo, leccando, mordendo e succhiando un punto in particolare mentre io gli sfioro la nuca e i capelli. Soffia sul punto in questione e sta per baciare nuovamente le mie labbra, quando la voce di Lima ci interrompe.

«Cassidy, lo hai detto a Justin? Carly arriverà tra poco.» Urla da fuori la porta.

Spingo il corpo di Justin lontano da me, facendo in modo che lui si metta seduto al mio fianco. «Cosa c'è? Cosa vuole?» Mi chiede infastidito.

«Ci ha inviati in spiaggia, andiamo?» Gli chiedo sbattendo le ciglia e lui sbuffa.

«Non lo so, perché non rimaniamo qui e finiamo quello che stavamo facendo? Mi piaceva...» Si avvicina a me e sta per baciarmi di nuovo, quando gli poso le mani sul petto allontanandolo.

«Justin!» Lui ride e mi da un paio di baci sulle guance, fronte, mento e sulla punta del naso. «Justin...» Mi lamento e lo sento ridacchiare di nuovo.

«Vuoi andare in spiaggia?» Mi chiede sospirando ed io annuisco.

«Non ho mai visto il mare» Confesso. «muoio dalla voglia di vederlo.»

«Perché non me l'hai detto prima? Ti ci avrei portato il primo giorno.» Mi chiede accarezzandomi dolcemente la guancia ed io mi limito a fare spallucce. «Sì!» Urla a Liam. «Stiamo uscendo!»

Si alza da terra e quando nota i disegni sul letto, i suoi occhi diventano cupi e lo vedo serrare i pugni.

«Dove hai preso quei disegni, Cassidy?» Mi dice estremamente serio e con un'espressione che mi fa quasi paura.

Teach me how to be imperfectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora