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2 months later

<Eryn?> mi chiamò Gabriel. Rivolsi a lui la mia attenzione <ti dobbiamo dire una cosa. Siediti per favore> e mi sedetti sul divano della nostra nuova casa. Amy venne al mio fianco e mi prese la mano. Gli altri agenti non si sedettero ma rimasero in piedi con il volto serio. Gabriel invece prese una sedia e si mise di fronte a me.
<cosa succede?> chiesi preoccupata.
<ascolta, Eryn> sospirò Gabe. <noi sappiamo il rapporto che avevi con gli agenti Taylor e Hill> iniziò il discorso non centrando bene il punto. Gli feci cenno di continuare. <loro... sono scomparsi, Eryn> i miei occhi si fecero lucidi e iniziai a piangere, mentre Amy mi stringeva le mani. <ma non è la cosa peggiore>
<cosa puoi dirmi peggio di questo, Gabriel?> chiesi con il groppo alla gola.
<abbiamo trovato ieri un corpo. Appartiene a Travor Hill, Signorina Morgan> mi disse Harry. <abbiamo bisogno che tu venga con noi a identificarlo>
<mi... mi serve un momento> mi alzai e mi girò la testa. Amy mi mise un braccio attorno alla vita e mi tenne.
<vieni, tesoro. Andiamo di sopra> mi disse. Non risposi e mi feci portare con lei. Entrammo in camera, e iniziai a piangere.

Gabriel p.o.v.
<davvero avete trovato l'agente Hill morto?>
<si Gabriel> mi rispose Will <pensiamo che abbiano trovato sia lui che il collega e per avere delle informazioni abbiano torturato i due agenti. Ma dobbiamo ancora trovare Taylor>
<non è che... voi sapete no che avevano entrambi una relazione con Eryn, vero?> mi venne un dubbio, ma speravo non fosse così
<non penso che Taylor abbia fatto tutto ciò. Hill è stato brutalmente torturato e un compagno d'armi non farebbe mai una cosa del genere. Poi perché proprio ora che la Signorina Morgan non è con loro?> rispose questa volta Lucas.
<non lo so, ma se c'è una persona che ci può dare delle risposte è sicuramente nella stanza di sopra>
<d'accordo, allora procederemo anche con delle domande. Ora dobbiamo prenderla e portarla con noi. Gabriel, tu ci puoi aiutare?>
<lo farò, agente>
<te la senti ancora di continuare questa copertura o vuoi rinunciare?>
<non rinuncio> dissi fermamente.
<d'accordo. Grazie Dunn> e mi diede una pacca sulla spalla <ora vai a prendere la ragazza e partiamo> io annuii.
Salii le scale e arrivai nella nostra stanza.
<Eryn?> bussai
<vieni pure, Gabriel> disse Amy. Così aprii la porta e vidi la Morgan stesa con la testa sulle gambe della mia collega che la coccolava. Coraline era stesa sul letto con la testa appoggiata al ventre di Eryn.
<Eryn, alzati. Dobbiamo andare> dissi duro e veloce. Presi una valigia e ci misi abbastanza capi per due, massimo tre, giorni. Poi preparai il beautycase e lo infilai dentro la valigia che chiusi. Ma la Morgan non era ancora su. Amy le parlava piano per cercare di farla alzare. <Eryn, forza> mi avvicinai e mi piegai sul letto.
<io intanto porto giù la valigia e preparo Cora> disse Amy. Io annuii e lei se ne andò con il cane.
<Eryn?> la chiamai. Le spostai i capelli dalla faccia e le feci alzare il busto.
<lasciami qui, Gabriel> mi pregò sussurrando.
<non posso. Devi venire con noi, riconoscere il corpo e rispondere ad alcune domande. Poi tra qualche giorno saremo di nuovo qui e avrai tutto il tempo che ti serve. Va bene?> lei annuì con la testa e si alzò. Io le rimasi al fianco e quando le cedettero le gambe ero lì per sorreggerla.
<non ce la faccio, Gabe> pianse. Allora la sollevai ed uscii dalla stanza. Arrivammo di sotto, sotto lo sguardo degli altri agenti, e la posai sul divano portandole le scarpe. Quando uscimmo, Amy ci aspettava accanto alla macchina. Guidò Will e io, Eryn e Amy eravamo dietro. Gli altri agenti in un'altra auto che ci stava dietro.
La ragazza al mio fianco appoggio la testa sulla spalla di Emy che continuava a confortarla e dopo mezz'ora circa si addormentò. E d'un tratto la fresca bellezza di Eryn divenne un semplice aspetto consumato.
Dopo circa 10-15 minuti mi spostai nei sedili davanti in modo che Amy potesse far stendere la Morgan nei sedili.

Un'ora dopo arrivammo in obitorio e ci entrammo insieme a Noah che ci aspettava all'entrata. Eryn si trascinava al mio fianco e inciampava spesso, ed io ero sempre al suo fianco per evitarle una caduta. Salutò con voce appena udibile il sergente, che comprese la situazione.
<tu l'hai visto?> chiesi a Noah quando Eryn si allontanò con Amy
<si Gabriel. E non so come farà a riconoscerlo>
<è così terribile?> gli chiesi
<è irriconoscibile> raggiunsi Eryn che era già all'interno della stanza. Stavano tirando fuori il cadavere che era ancora coperto da un lenzuolo bianco.
<voi... voi siete sicuri che sia travor?>
<si, Eryn, abbiamo usato il DNA. Ma tu devi confermare. Dovrai guardare il corpo e ricordare se aveva segni particolari, come cicatrici o tatuaggi> rispose Lucas. Will, che è sempre stato quello con le palle, scoprì il corpo.
Pensavo di aver visto di tutto in guerra, e probabilmente fu così fino a quel momento.
Travor Hill era stato privato degli occhi, il naso e la bocca cucite, in alcune parti del corpo era stato scuoiato e nel ventre era presente un buco, probabilmente fatto con dell'acido, che permetteva di vedere alcuni organi interni. I capelli gli erano stati bruciati e alcune dita, di piedi e mani, tagliate, quelle che invece erano ancora presenti vennero private delle unghie.
Eryn vomitò a terra e la trascinai in un bagno mentre gli altri si occupavano di ripulire. Io appena vidi il corpo dovetti chiudere un attimo gli occhi per prendermi un momento. Noah invece sussultò mentre Amy uscì dalla stanza.
La Morgan si chinò sul wc e continuò a vomitare mentre io le tenevo i capelli.
<Eryn mi dispiace, non sapevo che fosse ridotto così> lei negò con la testa alle mie parole per dirmi di non parlare e che non dovevo scusarmi. Quando si riprese tornammo nella stanza e avevano ricoperto il corpo.
<Signorina Morgan, lei sa se aveva dei segni particolari in corpo?> le chiese Lucas. Lei annuì e tremando andò verso il corpo. Prese il il lato del lenzuolo e lo sollevò fino a scoprire la cresta illiaca, dove indicò con un dito. Era presente una piccola cicatrice sull'osso. Poi si coprì la bocca e iniziò a singhiozzare.
<Eryn, basta così, allontaniamoci> la raggiunsi e la presi per un braccio delicatamente e la feci allontanare.
<voglio uscire, Gabriel> pianse.
<si, ora andiamo> ci avvicinammo alla porta e la portai fino l'esterno di quel posto. Fuori si sedette a terra con la schiena appoggiata alla parete. <Eryn, ascoltami. Ti dico quello che succederà da ora in avanti, va bene?> lei annuì con la testa e continuai a parlare <appena usciranno anche loro andremo in centrale perché di dovranno fare delle domande. La cosa importante è che non mentirai perché sarò costretto a dirlo se lo farai. Se ti servirà del tempo basta che lo dirai. Poi andremo a casa mia che ci riposeremo e ci fermeremo lì per la notte. Domani incontrerai una persona che ti aiuterà in questo periodo e poi ce ne torneremo a casa e avrai tutto il tempo e tutto ciò che ti servirà>

Dal tramonto all'albaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora