Damon p.o.v.
Fare sesso con Lucas era sempre stato stancante. Scopava forte, era ambizioso e irrequieto. Non si abbandonava a gentilezze e carinerie, a malapena aveva riguardo per l'altro.
<non voglio più farlo, Lucas> gli dissi dopo che entrai. Incrociai le braccia e mi tenni a distanza da lui che era seduto sul divano con una birra in mano. Mi guardò e mi fece un cenno con la testa per prendere posto di fianco a lui mentre spostò la sua attenzione di nuovo sulla TV.
<cosa vuoi da bere?> mi domandò alzandosi <o da mangiare. Non so, quello che vuoi> mormorò
<hai sentito cosa ti ho detto, Lucas?>
<si che ho sentito. Ed erano solo puttanate. Prima di convincere gli altri devi convincere te stesso, Damon. E tu non sei convinto> sparì in cucina per poi tornare con un'altra bottiglia in mano che mi porse dopo averla stappata.
<devo guidare, non bevo>
<non sarà necessario guidare. Non dovrai farlo> si sedette di fianco a me e riprese a bere.<tu non mi ascolti> sbuffai e mi alzai <è inutile allora tentare una conversazione>
<io ti ascolto> mi disse lentamente, chiaro e tondo. Prese il telecomando e spense la TV.
<non lo fai mai, Lucas!> esclamai alzando la voce <io cerco sempre di parlarti, ma tu non mi ascolti e non rispondi nemmeno in modo argomentato alle mie richieste o sentenze. Sei solamente capace di ignorare ciò che ti viene detto e di far valere solamente il tuo volere, senza mai dar conto agli altri>
<si, forse hai ragione> storse la bocca
<sai dire solo questo?> lo accusai.
<che cosa ti devo dire?> strinse gli occhi e mi guardò di scatto <che abbiamo fottutamente scopato e che ti voglio fottere tutto il giorno? Che mi piaci dannatamente perché non sei solo bello ma anche intelligente?> aveva ormai il viso attaccato al mio e il suo corpo mi sovrastava <ecco, si. Questa è la verità. Non è vero che non ti ascolto, perché lo faccio benissimo> alzò una mano e mi accarezzò il volto.
<non mi toccare, dannazione> scacciai via la sua mano <sto parlando di una cosa seria>
Lui addolcì la sua espressione, disse che lo sapeva, e mi baciò.
<Lucas> mormorai indietreggiando appena la testa e allora lui scese al mio collo <Lucas, dannazione!> lo spinsi via
<fidati> mormorò <fidati di me, penserò solo a te questa volta> chiusi gli occhi facendomi convincere e baciò delicato le mie labbra.SCENE ESPLICITE. SCORRERE FINO "FINE" SE NON SI DESIDERA LEGGERE.
Mi disse seguirlo e lo feci, mi alzai e andammo in camera. Mi accompagnò a sedere sul bordo del letto e mentre mi baciava mi spogliava. La mia camicia venne strappata, i bottoni saltarono e presto i miei addominali vennero scoperti. Accarezzò la leggera peluria sui miei pettorali e la seguii fino all'inguine. Spostò le mani sulla mia cintura e la slacciò mentre io mi sfilavo le scarpe. Mi stesi e alzai il bacino per fargli sfilare i pantaloni i sieme ai boxer e così venne fuori il mio pene, bello dritto per l'eccitazione che sentivo crescere, come una fiammella nel mio stomaco.
<dimmi cosa vuoi, Damon. Ed esautdirò ogni tuo desiderio> mormorò salendo su di me percorrendo il mio corpo con le dita.
<voglio che lo prendi in bocca> gli risposi <tutto, fino l'ultimo centimetro. Voglio che lo senti e assaggi il suo seme> pronunciai a voce alta alzandomi lentamente senza distogliere gli occhi dai suoi mentre lui scivolava piano con le ginocchia a terra. Afferrò la mia asta e ne portò la punta sulle sue labbra. Afferrai i suoi capelli e non gli tempo di fare qualsiasi altra cosa perché schiacciai la sua testa contro il mio pube, lasciando che il mio sesso gli riempisse la bocca e la gola. Alzò le sue mani fino il bacino, poco dopo una la fece scendere ai miei testicoli. Rimasi fermo rilasciando un gemito, poi diedi una spinta non sentendomi ancora sazio. Ma più di così non potevo entrare nella sua bocca. Lo sentii soffocare un colpo di tosse e spinse leggermente con la mano al mio bacino. Allora indietreggiai e iniziai a muovermi scopandogli la bocca.
<ooh, Lucas> cacciai un lungo gemito roco, grattandomi la gola, e lo evocai. Portai la testa indietro e rilasciai il respiro avanzando il bacino. Sentii la sua mano stringersi sulla mia pelle e le sue unghie conficcarsi. Tornai giù con la testa e lo guardai mentre ripresi a scopare la sua bocca. Sentivo come il mio cazzo veniva accolto dalle sue labbra. Quando mi fermai strinsi ancor di più i suoi capelli e costrinsi la sua testa a muoversi sulla mia lunghezza, e quando lui prese il ritmo da solo lo lasciai. Intanto giocava con i miei testicoli, il che accelerò la velocità che impiegato a raggiungere l'orgasmo. Abbassai una mano e afferrai il suo polso che era appoggiato al mio bacino e lo tirai, facengoli toccare con le dita i miei muscoli. Scorreva la mano palpando il mio corpo con la mia mano sulla sua.
<Lucas> gemetti di nuovo il suo nome, e lo feci altre volte, l'una sempre più vicina all'altra, finché non venni in un unico gemito gutturale. Avanzai il bacino e gli fermai la testa spingendola di nuovo e venni riempendogli la bocca di sperma. Presi la sua mano quando finii di eiaculare.
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Dal tramonto all'alba
RomanceAvere Gabriel al mio fianco era una cosa ovvia, una certezza per me. Era buono, gentile, comprensivo ed eseguiva perfettamente il suo lavoro. ma nonostante tutto ciò io non lo amavo, eppure lui mi dimostrava i suoi sentimenti riguardo me e li accett...