24- liti e pace

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Salimmo in macchina e iniziammo a caricare i regali. Cioè... i ragazzi caricavano, io dicevo "piano che è fragile" e Jasmine mi chiedeva quale fosse il suo, tutta entusiasta. Per fortuna l'auto era grande, e le sporte loro le misero sopra alle scatole più grandi che avevo preso io, per esempio la chitarra, che era stata messo dentro la custodia e la custodia dentro uno scatolone, e i libri.

<dai, Eryn, mi dici cosa mi hai preso? Io sono troppo curiosa, non resisto fino domani mattina> mi fa gli occhi dolci Jasmine. Io ridacchio e le dico che non glielo avrei detto. Saliamo in macchina mentre i ragazzi finiscono di sistemare le sporte e ci allacciano già le cinture quando vediamo uscire dalla porta Brandon che teneva tra le braccia una scatola di medie misure. Ci raggiunse, ci salutò, sistemò la scatola impacchettata insieme alle altre cose e aprì lo sportello posteriore. SI sedette al mio fianco dicendo a Michael che avete guidato lui o Aaron. Si allacciò la cintura e mi guardò.

<tutto bene Eryn?> chiese piano. Sembrava più calmo e rilassato rispetto prima, ma comunque c'ero rimasta male per come mi aveva trattata: scorbutico e arrogante.

<sì, io tutto bene. Tu?> chiesi fingendo un sorriso. Rispose con un "abbastanza" mormorato. Mi girai per non vedere più il suo volto e vidi Jasmine con le sopracciglia sollevate. Osservava il telefono, più precisamente un'immagine che le aveva mandato un suo amico. <lui è molto carino, J>. Lei si voltò verso di me e sorrise maliziosa.

<hai proprio ragione. Lui è molto bello, e ovunque> sospirò <solo che sono indecisa tra lui e un altro. E voglio essere sincera con lui, e dirglielo.>

<non so che rapporto avete, e nemmeno con l'altro. Ma secondo me, se provi questo forte impulso nel dirgli la verità è perché in fondo, almeno un minimo, ti importa>

<hai ragione. A me importa di lui e ci sto bene insieme. E' come quando guardi per la prima volta il mare e ti senti a casa> mi guardò. Le sorrisi comprendendo quella sensazione

<allora sei già innamorata>

<lo pensi davvero, Eryn?>

<sì. Per me è stato lo stesso. L'amore non è una cosa che puoi scegliere, viene e basta. Spesso non te ne accorgi subito del suo arrivo, è silenzioso ed entra in punta di piedi, cercando di non farsi vedere. Ma poi quando te ne accorgi ti stravolge la vita. E' rumoroso e caotico, ti cambia tutti i punti di vista, è meraviglioso, ti fa sorridere e fa sembrare che tutto sia più bello. Ma sa anche farti soffrire, soffrire molto, come non hai mai fatto. E' in grado di farti passare la voglia di mangiare, di alzarti dal letto la mattina e vorresti solo piangere. Ma se trovi l'amore, ah, tutto il dolore passato non sarà più nulla> parlai sognante e finii con il guardarla negli occhi. Mi stava ascoltando e cercava di memorizzare ogni mia singola parola. Intanto Brandon guardava fuori dal finestrino e mi posò una mano sulla coscia. La ragazza al mio fianco rimase in silenzio. <J, sai chi mi ha fatto vedere per la prima volta il mare, l'oceano?>, lei negò <Brandon, è stato Brandon qualche mese fa>

<e com'è stato vederlo per la prima volta?>

<è stato bello, non volevo più andare via. E' stato stupendo sentire il suo suono, le onde che si muovevano, la luna che gli donava le sue sfumature. Il suo profumo, dolce e salato al tempo stesso. Me lo ricordo come se fosse stato ieri>

<ci vorresti donare?> chiese questa volta il fratello della ragazza, al mio fianco

<sì, Brandon, ci vorrei tornare>

<allora domanisera ti ci porto>

<ma farà freddo>

<basta coprirsi, E>

Dal tramonto all'albaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora