Gabriel p.o.v.
<ma dimmi, ti si è fuso il cervello?> mi rimproverò Noah quando tornai di sotto. In salotto c'eravamo soltanto io, lui e mio fratello. Io non risposi nulla, rimasi in silenzio con lo sguardo basso.
<è stato solo un momento> gli dissi dopo qualche secondo.
<lo spero per te> mi puntò un dito al petto. Sospirò e si mise le mani sui fianchi.<ho delle novità. Prima di parlarne con lei lo dirò a voi> guardò me e mio fratello <prima cosa, Dunn sei riammesso. Ricominci a lavorare. Tu> guardò Jesse <tra 10 giorni torni nella tua squadra, giusto il tempo di cambiare casa>
<ma siamo appena arrivati> gli feci notare
<lo so, ma è ora che Eryn torni alla sua vita. Tornerà a fare il suo lavoro, tornerà in pubblico e agli eventi. Questo sarà necessario anche a trovare la signora Miller e i suoi complici. È di vitale importanza, anche per il paese stesso. Suo padre è un funzionario del governo e sconosce delle informazioni molto segrete> mi porse alcuni fascicoli da leggere <e questi documenti li ha nascosti insieme a delle vecchie cose in suo possesso. Per trovare tutte le informazioni è necessaria Eryn e so, tramite suo padre, che si sono messi alla ricerca di questo fantomatico "tesoro"> io annuii facendogli presente che ciò che sapeva era giusto. <quindi dobbiamo trovare sua madre prima che trovi lei stessa certe informazione. Se capitassero nelle mani sbagliate, il nostro mondo cambierebbe radicalmente, da un giorno all'altro><d'accordo> iniziai io <cosa dobbiamo fare ora?>
<prima di tutto, cambierete residenza, andrete in un attico di proprietà della ragazza. Sarete circondati dalla squadra, me compreso. E, mi dispiace dirtelo, ma Cole...> non terminò
<lo so> sospirai <lo so. Sistemerò subito la cosa. Gli devo ancora dire che dovrà tornare da sua madre> mi misi le mani nei capelli disperato, i gomiti sulle ginocchia e la testa in giù.<ehi, Gabriel?> mi chiamò mio fratello <ci darò un occhio. Andrò tutti i giorni a vedere come va e appena vedo qualcosa non esiterò a intervenire. I giorni che dovrà trascorrere a casa, beh se tu vuoi, può venire da me. Quando non ci sono potrà andare da nostra madre> mi appoggiò una mano sulla spalla.
<si. Poi penseremo ai dettagli> gli dissi
<bene, ora chiamate Eryn>disse Noah
...
Eryn p.o.v.
Mentre con Brandon parlavo del test che feci vedere, in camera entrò Jesse. Mi affrettai a passarglielo senza farmi vedere e lui lo rispose all'interno di un cassetto.
<puoi scendere?> mi chiese.
<certo> gli sorrisi <ora arrivo> lui annuì e tornò giù. <tu stai qui con Mason?> chiesi al ragazzo che aveva già provvisto a stendersi vicino al figlio. Lo prese e se lo mise sul petto.
<si> io allora scesi di sotto. Appena arrivata in salotto vidi Jesse vicino Gabriel, gli diceva qualcosa all'orecchio e il biondo fece subito volare il suo sguardo su di me e mi fissò. Mi strinsi nella felpa e mi avvicinai ai ragazzi, consapevole della figuraccia che avevo fatta davanti a Noah.<ciao> dissi con un sorriso imbarazzato.
<ciao, Eryn> ricambiò lui. <siediti, abbiamo delle novità> mi indicò il divano. Scelsi un posto lontana da Gabriel, tanto che lui si alzò e prese uno sgabello dalla cucina per poi riavvicinarsi a noi.
<bene, ora che ci siamo tutti> posò le sue mani sulle sue gambe, entusiasta di darmi le notizie. <puoi tornare alla tua vita> io sorrisi subito alle sue parole <o quasi. Puoi tornare a fare tutto quello che facevi prima, ma con la differenza che avrai sempre intorno a te la squadra e l'agente Dunn. Potrai tornare agli eventi, alle sfilate, a lavorare come più desideri. Ho pensato che puoi tornare nel tuo attico ad Atlanta>
<si> gli dissi felice <ne sarei davvero entusiasta>
<molto bene. Tra 5 giorni potrete iniziare a trasferirvi>
<d'accordo, grazie>
...
<possiamo parlare?> mi si rivolse Gabriel. Io annuii e gli dissi che saremo andati di sopra per farlo. Lui annuì e insieme ci avviammo su per le scale. Arrivati in stanza mi sedetti sul letto, mentre lui chiuse la porta. <Jesse vi ha visti>
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Dal tramonto all'alba
Roman d'amourAvere Gabriel al mio fianco era una cosa ovvia, una certezza per me. Era buono, gentile, comprensivo ed eseguiva perfettamente il suo lavoro. ma nonostante tutto ciò io non lo amavo, eppure lui mi dimostrava i suoi sentimenti riguardo me e li accett...