Jimmy era costretto ad indossare quella felpa che davvero non gli piaceva. Più che obbligato, sentiva il dovere di farlo, gliel'aveva regalata Brittney un giorno che era andata a fare shopping con la piccola Ryan. Era di un azzurro scuro e c'erano tante scritte su cui non si era mai soffermato per leggere. Gliel'aveva comprata con tanto amore e diceva che gli risaltava gli occhi così si limitava ad indossarla poche volte quando andava a stare da suo padre tra uno sbuffo e l'altro. L'unica cosa che non gli dispiaceva era andare a casa degli Armstrong e stare con i suoi fratellini, almeno non quando le cose andavano bene fra lui e Kim. La situazione era un po' scivolata tra le dita magre e rovinate del ragazzo che in questo momento stava passando tra i capelli biondi della sorellina che cantava qualche stupida canzone dei cartoni animati seduta di fianco a lui in macchina.
"Papà ma Estelle quando tornerà?" chiese improvisamente la bimba troppo impegnata a giocare con le cose nella sua borsetta rosa per alzare lo sguardo.
Jimmy anche pensava spesso a lei, mancava tanto anche alla madre che si ritrovava spesso sola, lui era sempre fuori casa; gli mancava il fatto che Estelle riuscisse sempre a calmare Kim quando si arrabbiava con lui per qualche stronzata che aveva fatto e come avesse con Joey l'amicizia che lui ha (o aveva?) con la ragazza dagli occhi tossici.
"Non lo so tesoro, sai che studia molto lontano e che quella è la sua vita, verrà quando potrà piccola" rispose Mike dopo aver dato un'occhiata fugace al figlio più grande. Brittney cercava invece di distrarre i gemelli con altri argomenti.
Arrivati davanti la casa, Mike parcheggiò al solto posto, Jimmy aiutò i fratellini a scendere dalla grande macchina. Jimmy si sentiva scomodo sotto la soglia della porta, aspettando che qualcuno aprisse e forse avrebbe preferito non fosse stata proprio Kim.
"Jimmy" uscì come un soffio dalle labbra sottili della ragazza e Mike subito lo guardò, come per dire "dì qualcosa diamine!" ma Jimmy non disse più di un "ciao" prima che i suoi occhi si posarono sul ragazzo in piedi nel salotto.
"Kim! Che ci fa lui qui?" chiese perdendo tutta quella improvvisa e strana timidezza di pochi secondi prima. Entrò con poche e ampie falcate nel salotto anche lui scostando delicatamente la ragazza mora.
"Jimmy calmati, dovevamo studiare, e poi non sapevo dovessi venire da me, come mai sei qui? Dopo ieri soprattutto, mi sorprende che tu sia in piedi e lucido"
"Ora non stiamo parlando di questo" ribattè il ragazzo.
"No infatti, adesso scusami ma ho da fare, d'altronde hai compagnie migliori della mia vero? Dov'è la tua ragazza/giocattolo?" Sussurrò l'ultima domanda in modo che sentisse solo lui.
"Kim smettila per favore" era lamentoso e a Kim dava fastidio, sapeva di avere torto e continuava a comportarsi come se nulla fosse.
Allora lei si limitò a girarsi, prendere Dan per un braccio e a trascinarlo fino in camera sua per poi chiudercisi dentro.
"Insoma qualche volta mi piacerebbe se studiassimo da te senza tragedie prima" Dan si mise a ridere ricordando l'episodio del Luke rumoroso della precedente volta.
"Mi dispiace, sono tutti così..." Kim sbuffò senza concludere la frase, solo fece un gesto molto nervoso con la mano, come se volesse spremere la testa a qualcuno per la rabbia.
"Hey scherzo" si avvicinò alla ragazza piano, forse per paura di quella rabbia esplosiva, poi la prese per i fianchi e la baciò dolcemente.
"Su, ci aspettano i poeti dell'800" scherzò ancora lui per alleggerire la situazione mentre lei cominciava a sorridere.
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"Daaai Lukey lasciami dormire" Michael continuava a lamentarsi mentre si rigirava nelle coperte ma Luke non voleva saperne, aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi. Così dopo essersi stropicciato un po' gli occhi ed essersi spettinato i capelli si mise seduto sul letto affiancato dall'amico biondo.
"Cioè, io pensavo di averlo messo nei casini con Billie e invece no, ha solo acquistato punti, beh l'unica cosa che mi consola è che Jimmy odia anche lui" ridacchiò un po' pensando che poi, in realtà, Jimmy odiasse un po' tutti.
"Luke non arriverai a Kim mettendo in cattiva luce Dan" lo riprese Michael, trovandolo un po' meschino da parte sua.
"Forse hai ragione tu... Ad ogni modo non c'è niente che possa infamarlo quindi farò meglio a rinunciare" disse sconfitto buttandosi a peso morto sul letto poi.
Hey heyyy
Sono tornataaaa e ho avuto delle giornate pesanti quindi non ho scritto moltissimo in oltre sto lavorando su qualcos'altro che penso piacerà a molte di voi.
Vi auguro una splendida serata,
Mar🌸
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Rage and Love
FanfictionKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...