"Seriamente? Tu e Kim?" Ashton girava fra le mani le bacchette com'era solito fare sul palco, voleva distrarsi per non ridere in faccia a Luke.
"Seriamente forse no, non lo so, è da vedere, ad ogni modo ci proviamo"
"Fate tutto di nascosto" precisò Calum.
"Già... Dobbiamo chiarire anche questo ma è complicato, insomma, io vivo qui a casa sua" spiegò Luke all'amico.
"Però siete tanto teneri" disse Michael "il nostro piccolo Lukey è proprio cotto" lo prese in giro.
"Stupido... Ad ogni modo non fatene parola con nessuno e intendo neanche Kim, almeno finché non è sicuro"
I ragazzi diedero la loro parola a Luke che emise un sospiro di sollievo. Poi andarono nel salotto. Kim, Jakob e Jimmy erano seduti a terra, giocavano a Uno sul tavolino posato nel mezzo della sala. I gemellini invece disegnavano. C'era proprio buon umore e i ragazzi erano davvero contenti che Jimmy e Kim avessero fatto pace, non sarebbe stato così tranquillo altrimenti.
"Mi sembra di tornare indietro con gli anni" disse Billie alla moglie ma anche i 5 Seconds of Summer sentivano.
"Non vedevo Kim così spensierata da tanto tempo, il fatto che si sia riappacificata con Jimmy ha solo favorito" disse la moglie.
Luke sorrise vedendo la faccia allegra della ragazza, era diversa, non era la Kim scontrosa e nera che aveva visto la prima volta, era la vera Kim, divertente, spensierata, col viso luminoso e gli occhi accesi.
Portava i capelli tirati in una coda di cavallo, la frangetta scomposta sulla fronte, un maglione bianco e largo, un pantalone nero e stivaletti.
Lei notò lo sguardo di Luke solo dopo alcuni secondi, lui non distolse lo sguardo ma continuò a bearsi della sua gioia, mentre sorrideva forse intimidita.
Il loro contatto fu interrotto dal campanello. I gemellini stavano correndo verso la porta quando Billie e Mike li presero in braccio.
"No piccoli mi dispiace ma devono andare ad aprire Jimmy, Kim e Jakob" i tre si guardarono confusi.
"Fidatevi" li incoraggiò Billie. Aveva uno sguardo furbo e Adrienne sorrideva compiaciuta. C'era qualcosa sotto.
Kim fu la prima ad alzarsi, trascinò Jimmy e il fratello fino al portone di peso. Era curiosa. Prese il pomello in mano e tirò un sospiro.
"Non ci credo" fu tutto quello che si sentì nella stanza, emesso da Jakob.
"Joey" disse Kim in un sussurro, con le lacrime agli occhi.
"Estelle!" Gridò Jimmy notando la sua gemella dietro al ragazzo, aggrappato dalle braccia di Jakob. Kim era ancora immobile.
"Sorellina non mi abbracci?" Chiese Joey a Kim lei non se lo fece dire due volte, la prese in braccio e la fece girare, si sporcò di neve ma non le importò. Cominciò a piangere come una bambina.
"Mi sei mancato troppo fratellone" gli disse.
"Anche tu piccola peste" le tirò il naso.
Joey era raggiante, aveva un po' più di barba, era più bello di quel che Kim ricordasse ma aveva ancora il suo profumo.
Poi abbracciò Estelle, erano molto legate anche loro e chi meglio di Estelle poteva capirla? Erano le uniche due persone che avevano provato a calmare Jimmy. La ragazza sapeva quanto Kim fosse forte e quanto fegato ci volesse per tenerlo a bada.
"È proprio come me la ricordavo, non è cambiato niente" notò il fratello più grande scrutando la casa.
"O forse quasi tutto" Joey guardò i quattro ragazzi in piedi e scomodi nel salotto, tagliati fuori da quel quadretto famigliare.

STAI LEGGENDO
Rage and Love
FanfictionKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...