Capitolo 30

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Consiglio l'ascolto di A team e Kiss me di Ed Sheeran ♡

"Allora, dove andiamo?" la domanda della ragazza spiazzò Luke che guidava verso quella che, forse, era la strada di casa.

"Non so, dove ti piacerebbe andare? A casa ci sono i piccoli che giocano a Fifa" i due risero.

"Me lo perdo volentieri questo torneo." ammise lei scatenando risate grosse nella gola di Luke, abituata a dolci note.

"Ti va di andare al lago?" propose lui.

"Mh non so, fa freddino" disse lei tirando di più le maniche della giacca.

"Aspetta" il ragazzo accese il riscaldamento.

"Grazie" gli sorrise e lui di ricambio.

"Posso accendere lo stereo?" gli chiese e lui rispose un "certo"

Lei contenta schiacciò un pulsante e lui strinse gli occhi dandosi dello stupido, si ricordò poco dopo del cd che stava ascoltando. A Kim sicuramente non sarebbe piaciuto Ed Sheeran.

"Puoi cambiarlo se vuoi.." lui portò la mano verso la tasca che conteneva i cd e lei lo bloccò subito.

"No, non c'è bisogno, è una bella canzone..." ammise lei con voce dolce e lui rimase sorpreso quando si girò e vide la ragazza con la schiena abbandonata contro il sedile ad ascoltare intensamente Kiss Me. Non ne era certo ma credeva stesse cantando, di certo muoveva le labbra, così la incoraggiò.

"So kiss me like you wanna be loved, you wana be loved, wanna be loved.." la voce di Luke era delicata ma era abbastanza per farla arrivare Kim che decise di seguirlo. Trovò quel momento delizioso e quando, ogni tanto, dava occhiate fugaci alla ragazza la vedeva sorridere teneramente. Era diversa, serena, come al lago, come quella sera in camera sua.

"sai prima ho visto Emily" le disse e lei lo guardava attenta "non sapevo avesse una ragazzo.."

"Oh, Eddie..." c'era un qualcosa che a Luke sapeva di noia da parte sua verso quel ragazzo.

"Non ti piace?"

"Non molto, Emily merita di meglio" disse lei mordendosi un labbro per poi cadere nei suoi pensieri.

"Anche tu meriti di meglio Kim" uscì improvvisamente dalle labbra di Luke e Kim si sentì strozzare con la stessa aria che respirava, mischiata all'odore fresco del ragazzo.

"Dan è diverso da Eddie" precisò subito. in fondo era vero, ma quanto erano diversi? Erano pur sempre migliori amici.

"Non ho detto questo" disse lui "solo non credo vada bene per te"

Lei sbuffò, la frangetta però non si mosse come sempre come piaceva a Luke, era fissa sotto il cappello.

"Ti prego non ricominciamo a litigare" lo scongiurò lei. Luke le diede ragione.

"Ad ogni modo, dov'è che stiamo andando?" chiese poi.

"Non ne ho idea" le rispose Luke, ridendo "avevo preso la strada di casa prima ma a quanto pare non era quella giusta" si grattò a nuca e Kim lo trovò buffo così portò la mano davanti alla bocca per nascondere le risate.

"Va bene allora, destinazione: nessun dove" disse Kim tirando su la schiena dal sedile per osservare la strada.

"Strada: la nostra" le rispose Luke, convinto che, forse, quel piccolo viaggio da soli avrebbe portato a qualcosa di buono.

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Tornarono in città, dopo qualche ora nel quale non avevano smesso di ridere, con i cellulari staccati e le loro cose lasciate nella macchina proprio come quello che piaceva loro era rimasto in città.

Long Way Home era suonata a palla nella macchina, cantavano a squarciagola, Kim aveva i piedi sul cruscotto e Luke si era tolto la giacca. Erano spensierati.

"Hittin' every red light, kissing at the stop signs darling..."

Mentre Kim si preparava a gridare "Green day's on the radio" luke la corresse prima del tempo.

"Kim's dad is on the radioooooooo" gridò lui con una faccia buffa che la fece ridere.

Poi tornarono più seri perché erano davvero stanchi e stettero in silenzio con le canzoni dei 5 Seconds of Summer di sottofondo.

"Luke" lo chiamò lei mentre si rimetteva la giacca.

"Si?" lui quasi spaventò percheé il suo tono era troppo serio.

"Per caso Calum è a casa?" lui la guardò confuso, non capiva.

"Credo di si perché me lo chiedi?" rispose in fretta.

"Vorrei andare da zio Mike, sai per vedere se c'è.." non c'era bisogno di soggetto, Luke sapeva benissimo che si riferiva a Jimmy e non a Calum o chiunque altro abitasse lì.

"Certo Kim, ci andiamo subito" le sorrise.

"Grazie" prese una delle mani del ragazzo che, prima sorpreso, la guardò per constatare fosse davvero la mano di Kim quella che teneva la sua. Poi la strinse maggiormente per farle capire che le era accano.

Arrivati davanti casa Pritchard, a Kim volarono via il buonumore e il sorriso che le aveva messo addosso Luke quel pomeriggio.

"Entriamo?" le chiese lui. Kim annuì.

Salirono i pochi scalini della veranda e Luke bussò. Aspettarono qualche secondo nel quale la ragazza si morse le labbra ripetutamente e Luke non faceva che guardargliele. Poi Calum aprì la porta.

"Hey" disse ai due. Era a petto nudo e aveva una tuta, Luke non si spiegava come faceva quel ragazzo a essere sempre mezzo nudo anche se fosse Dicembre.

"Una maglietta no eh?" lo rimproverò l'amico e Kim e Calum risero.

"Poteva essere un paparazzo Calum, qualche vicino o peggio una fan..." gli spiegò.

"Perché dici peggio? Non credo a loro dispiaccia" fece un occhiolino all'amico che alzò gli occhi al cielo.

"Sei solo?" gli chiese poi Kim.

"Si, facevo una partita a Fifa" maschi...

"Ah, che gioia" rispose Kim sarcastica.

"Mike e Brittney dovrebbero tornare in serata, lei aveva una visita e i gemelli sono con la babysitter" spiegò lui. Ovviamente Jimmy non c'era.

"Ovviamente sono andati loro dalla babysitter altrimenti il nostro Cal Pal avrebbe girato per casa direttamente in boxer" Luke riuscì a far ridere Kim ancora.

Dopo un po' Luke decise di abbandonarsi anche lui alla Play Station così Kim, annoiata, andò al piano di sopra, in camera di Jimmy, o quella che raramente era la camera di Jimmy. Era ordinata, sulle mensole c'erano diversi oggetti e sul mobile di fronte allo specchio il suo profumo, il gel per capelli e la matita per occhi che metteva spesso. Era la sua camera, il suo profumo, le sue cose eppure non sapeva di lui, almeno non tanto quanto la sua vera camera, quella a casa di sua madre: decine di poster, vestiti sulla sedia, la radio sempre accesa con tanti cd al lato, le tende spesso aperte perchè a Jimmy non piaceva molto la luce solare.

Dopo poco sentì il campanello suonare, non potevano già essere Mike e Brittney! Allora chi era?

ALLOOOOORAAAA

So che avevo promesso che avrei aggiornato più spesso e mi dispiace di non riuscirci.

Per sdebitarmi ho scritto un capitolo abbastanza lungo e che sono sicura che piacerà a molte di voi perché se non ho capito male ci sono numerose Kuke (?) shippers.

(Li chiamate così vero?)

Ad ogni modo vi voglio davvero bene,

Mar.

Rage and LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora