"Insomma Kim ti ha presentato Mr Punk Rock?" Eddie rideva dell'amico che lo guardava con un sorriso mentre scuoteva la testa.
"E' stato un caso, più che altro colpa di Luke"
"Ora sei inguaiato bello mio" avvisò Dan mentre tirava dalla sigaretta, erano ben nascosti nel giardino, il coach si sarebbe arrabbiato a vederli fumare.
"Che idiota..."
"Don't wanna be an american idiot" si mise a cantare Eddie.
"Fammi correggere: sei un coglione" rise.
"Non ti sarai davvero innamorato di Kim vero bello?"
In quel momento Dan non seppe rispondere all'amico, non lo sapeva, non se l'era mai chiesto. Gli piaceva Kim? Sicuramente non era come tutte le altre, questo in tutti i sensi, Kim era diversa e secondo lui aveva qualcosa di speciale ma non sapeva ben spiegarlo, ad ogni modo ci si trovava davvero bene.
"Hey Dan.." lo richiamò preoccupato l'amico.
"Non so Eddie, non ne sono sicuro" disse piano poi. Il labbro era stretto fra i denti e gli occhi guizzavano a destra e sinistra.
"Amico io scherzavo, voglio dire, non sei il tipo che si innamora tu... insomma non vorrai davvero attaccarti ad una ragazza, una come Kim poi..."
"Perchè cos'ha Kim che non va?" subito si scaldò.
"No niente, ma non pensavo fosse il tuo tipo"
"Beh neanche Emily sembra proprio la ragazza adatta a te" Dan seppe come pareggiare i conti.
"E' diverso, io non mi sto facendo prendere dai sentimenti, mi calo nelle mutande e poi ciao!" gli spiegò lui. Dan arricciò il naso leggermente infastidito. Per carità, lui non aveva certo la coscienza pulita, ma fare una cosa del genere ad una ragazza come Emily era di poco gusto anche per Eddie. Di certo lui non avrebbe fatto niente del genere a Kim.
"Credo che venerdì ci proverò, sai dopo la partita..."
E Dan sapeva cosa intendesse, molti di loro dopo le partite portavano le ragazze nel parcheggio e lo facevano nelle loro macchine.
"Kim ci viene alla partita venerdì?" gli chiese poi quando finì di fumare.
"Non lo so, io gliel'ho detto ma non sembrava molto entusiasta" il ragazzo moro calciò qualche sassolino.
"Beh, anche se Kim non viene tu non rimani mai a bocca asciutta" gli mise la mano sulla spalla e Dan lo guardò scocciato "sai, mi hanno detto che una delle cheerleader impazzisce per te e che ci starebbe..." gli fece un occhiolino mentre Dan scosse la testa.
"Andiamo Dan... Kim ti ha proprio fuso il cervello!"
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"Sei una schiappa Clifford!" Jakob e Michael erano attaccati allo schermo del televisore da qualcosa come due ore, Fifa era una dipendenza comune.
"Abbassate il tono per favore?" gridò Adrienne dal divano del salotto.
"Io esco!" annunciò Luke.
"Hey dove vai?" Michael mise in pausa la partita guadagnandosi un lamento dal ragazzo più piccolo per raggiungere il migliore amico sotto la porta.
"A prendere Kim a scuola" disse Luke come niente fosse, come se non avesse fatto altro durante quelle settimane.
Michael lo guardò confuso, sorrise e aggrottò le sopracciglia come per dire "che mi sono perso?" e il biondo rise.
"Dai Mikey, altrimenti faccio tardi, la conosci Kim..." chiuse la porta di casa e andò verso la macchina.
Mise su un cd di Ed Sheeran, chissà mai perché, era un po' che non lo ascoltava, forse era solamente un po' più romantico quel pomeriggio, stava facendo qualcosa di carino per una ragazza.
"Ora che ci penso, non sono mai andato a prendere a scuola nessuna" pensò fra sè e sè, e la cosa lo fece sorridere teneramente.
"Lukey credo tu sia cotto!" si disse da solo mentre alzava il volume della radio, The A-Team suonava e lui ricordava ancora le parole di quella canzone che gli piaceva tanto, una delle sue cover più famose.
Arrivò con fatica davanti a scuola, le strade ancora non gli erano familiari, parcheggiò poco lontano dal cancello poi scese dall'auto, mettendo il cappuccio per nascondersi un po'. Mentre vedeva i primi ragazzi uscire dall'istituto si mordicchiava il piercing nervoso, non vedeva Kim.
"Ciao Luke!" una voce delicata lo richiamò.
"Oh, ciao Emily" i due si scambiarono due baci.
"Aspetti Kim?" alla ragazza brillavano gli occhi, le piaceva Luke e sapeva che in fondo, anche Kim ci teneva a lui e li trovava teneri.
"Ehm, si" il ragazzo avvampò "vuoi un passaggio per caso?"
"No no, tranquillo, sono col mio ragazzo, grazie comunque, ci si vede" la ragazza lo salutò con una mano mentre l'altra teneva qualche libro, il suo sorriso era semplice e solare, la sua camminata poco decisa che, a confronto con quella di Kim, doveva notarsi poco. Lui la salutò ugualmente e la osservò raggiungere un ragazzo muscoloso con la carnagione scura e qualche tatuaggio. Si sorprese quando lo baciò, Luke avrebbe immaginato il ragazzo di Emily come uno di quei tipi perfetti e figli di papà con tanto di gilet a quadri e capelli laccati.
"Luke!" la voce di Kim rieccheggiò nell'aria, era forte e opposta a quella delicata di Emily.
"Dannazione Kim!" posò una mano sul cuore e lei ridacchiò.
"Sei venuto davvero.." constatò lei, lui annuì e le sorrise.
"Beh si.." con una piccola spinta di bacio si alzò dalla sua macchina al quale si era appoggiato e si avvicinò a Kim, guardandola con uno sguardo malizioso per poi lasciarle un bacio sulla guancia.
Si sarebbe aspettato un commento poco carino da lei o che si spostasse da quel contatto eppure non fece nessuna delle due cose, rimase ferma a fissarlo con la bocca leggermente schiusa.
"Ciao" sussurrò lui ancora con gli occhi nei suoi.
"Ciao" rispose incantata lei. Non avevano mai avuto un rapporto così avvicinato, le sembrò una persona diversa Luke quel giorno, in un certo senso lo vedeva sotto un'altra luce.
"Andiamo?" le aprì addirittura lo sportello della vettura di colore scuro e sicuramente di qualche anno fa, a Luke piaceva il vintage.
Lei salì in macchina, non pensando a niente, incurante di Emily, non sapesse dove fosse, tanto meno Dan. Riusciva solo a guardare Luke e ad analizzare ogni suo piccolo movimento mentre accendeva la macchina e partiva.
Una cosa sfuggì però alla ragazza: Dan era nel cortile e l'aveva vista andare via con un altro ragazzo.

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Rage and Love
FanfictionKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...