Scusate il ritardo ma sto scrivendo una storia, You Need Love, su Michael, magari passate a leggere :)♡
Quando tornarono a casa Luke era tornato e stava videochattando con i ragazzi che erano in Australia.
"Ciao ragazzi, vi godete il sole? Qua nevica!" Li salutò lei e Michael per poco non uscì dallo schermo quando vide Kim.
"Kim molla Luke e vieni in Australia" scherzò Calum.
Dopo mezz'ora di chiamata i due chiusero il computer.
"Ciao eh" disse Luke vicino al viso di Kim. Lei si avvicinò e lo baciò con dolcezza.
"Perché sei uscito di casa così stamattina?" Mise il broncio la ragazza.
"Scusa hai ragione dovevo avvisarti, ma ieri me ne sono scordato e dormivi così bene..." tirò un sorriso "comunque Emily mi aveva chiesto di accompagnare lei ed Estelle a fare le ultime compere per natale"
"Che cosa? E io e il suo ragazzo allora?"
"Scusala amore ma dice che non sapete tenere un segreto voi hahahaha" Kim non poté che dargli ragione visto che lo scorso anno aveva involontariamente detto a Jimmy cosa gli stesse regalando Emily per il compleanno.
"Allora non ti spiffero nemmeno il tuo di regalo" si era indispettita.
"E daaaai" lui fece labbruccio.
"No no no scordalo" rise la ragazza.
"Senti pensavo che magari oggi pomeriggio potrei andare a vedere dei vestiti con Emily, sai per il matrimonio, insomma non ho proprio idea di cosa mi piaccia e non so..." Kim aveva cambiato discorso e si era anche abbastanza vergognata. Parlava con la testa bassa e la frangetta le copriva gli occhi.
"Mi dispiace non poter venire con te sai..." lui spostò i capelli di lei dal suo viso.
"Sai potremmo anche fare uno strappo alla regola, insomma non siamo una coppia normale" scherzò lei.
"Non fa niente, sono cose da ragazze e voglio che passi del tempo con la tua migliore amica finché sei qui"
"Grazie" lo disse piano.
"E di cosa? In fondo non vedi tutte queste persone da mesi, a Londra hai dovuto ricominciare da capo e credimi io so di cosa parlo, l'ho vissuto anche io" Luke tirò un sorriso debole e Kim baciò quelle belle labbra.
"Sto entrando in salone per favore staccateviiiii" Kim cadde affianco a Luke sul divano sentendo la forte voce di suo padre.
"Oh, menomale non siete incollati" sospirò lui.
"Papà ti rendi conto che ormai viviamo insieme e che presto ci sposeremo?" Gli fece notare Kim.
"Sì lo so ma non lo voglio vedere comunque grazie, ero solo venuto a chiedervi se sapete cosa fa Jimmy a Natale? Viene qui?"
"Credo di si" la ragazza alzò le spalle. Guardò Billie come per dire che con Jimmy era tutto ok, era fiduciosa e credeva in lui.
"Va bene, continuate pure..." Billie Joe sventolò le mani e andò via. Kim scosse la testa e Luke rise.
"Il mio papà..."
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Jimmy aveva freddo, gli inverni erano rigidi da quelle parti ma non si mosse da quella panchina gelata. Era troppo curioso.
Così si strinse di più alla sua vecchia giacca di pelle e batté fra loro le nuove converse nere che gli aveva regalato Emily per Natale.
Vide arrivare il ragazzo da dietro l'angolo, emerse dal buio come stava emergendo dal suo passato. Il cappello copriva la testa, i guanti con le dita tagliate non mostravano i tatuaggi sulle mani. Gli occhi erano sempre quelli spenti di sempre. Sorrise sfacciatamente come una volta, era una vita che a Jimmy non veniva voglia di dare un pugno in faccia a qualcuno semplicemente guardandolo. Eppure non si mosse, rimase con le mani in tasca, gli occhi azzurri fissi su di lui. Kim non avrebbe approvato...
"Saint Jimmy quanto tempo...." Will gli diede una pacca sulla spalla.
"Poteva benissimo passarne altro"
"Oh, andiamo amico non dirmi che porti rancore!? Ma mi spieghi cosa ti ho fatto?" Will cominciava già a lamentarsi.
"Non mi hai fatto niente, ma non ho più voglia di fare il tuo tipo di vita" spiegò al ragazzo con tranquillità. Era sincero, provava a buttarsi tutto alle spalle, le risse, la droga, tutta quella merda.
"Jimmy non mi guardare come se fossi un sacco di rifiuti, una volta eri esattamente come me"
"Sì cambia nella vita Will" disse con convinzione. Lui era cambiato. Era già seccato da Will così si alzò e iniziò a camminare.
"Può essere che sia cambiato anche io no?" Gli gridò da dietro le spalle Jimmy si fermò e si girò piano.
"Non mi sembra da come ti comporti" fece spallucce.
"È cambiato tutto Jimmy, i vecchi amici sono tutti spariti, non girano più i soldi come prima, io sono stato dentro per un periodo"
"Cos'è successo?" Chiese lui. Era Will, faceva quelle cose da una vita, com'era possibile che l'avessero sbattuto in galera? E tutti gli altri brutti tipi che conosceva Jimmy non erano spacciatori di 15 anni, erano davvero spariti nel nulla?
"Ci siamo fidati delle persone sbagliate"
"Io sono stato il primo a fidarmi di te" gli occhi di Jimmy erano così scuri, a Will sembrò solo per un momento il ragazzo che non vedeva da tempo.
"Jimmy ho perso perfino Roxy"
Will lo disse con un tono sottile, abbassò lo sguardo, Jimmy lo guardò incredulo. Lo sapeva cosa avesse scelto Roxy, una vita migliore, esattamente come lui e Kim. Kim stava per sposarsi e studiava in un prestigioso college, lui ormai aveva messo la testa a posto con Emily e Roxy era tornata a scuola e aveva un ragazzo che la faceva sentire amata.
"Roxy ha semplicemente fatto la scelta migliore per lei" gli spiegò Jimmy gentilmente.
"Lo so, in fondo ne sono contento, vorrei solo farmi perdonare" Will mise le mani in tasca come segno di resa.
"Fortunatamente per te, non è mai stata una ragazza che porta rancore"
"Tu invece sembri ancora odiarmi" fece un paio di passi verso il ragazzo.
"Sai, sarò anche cambiato, magari nn faccio più le stronzate da ragazzino che facevo sempre con te, ma il carattere rimane quello. Me lo dicevi anche tu Will, te lo ricordi?"
Will mise su un sorrisetto furbo.
"Jesus of Suburbia" Will lo sussurrò vicino al suo viso.
Jimmy lo guardò negli occhi, i suoi si accesero come una volta e Will aveva ragione, infondo non si poteva cambiare la vera natura di Jimmy
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Rage and Love
FanficKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...