Kim prese la mano fredda di Luke per sentirla stretta alla sua, sapeva che lui fosse lì ma essendo in America e non a casa loro le cose erano diventate più complicate, erano come piacevano a Kim, gli errori facevano solo maturare le persone come lei ma sotto un certo punto di vista i tempi dove ci si ubriacava alle feste e si vagava per strada erano finiti. Non poteva più permettersi tutto questo perché aveva un vero fidanzato, una fantastica carriera in previsto per il suo futuro e qualcosa le diceva che anche se aveva lasciato la sua vecchia casa a malincuore era la scelta giusta perché aveva finalmente ritrovato sé stessa.
"Qualcosa mi dice che stai pensando troppo" Luke scherzò dandole una leggera spinta giocosa per risvegliarla dai suoi pensieri. Kim annuì-
"Ieri Jimmy ha incontrato Will, la cosa non mi piace" Luke rimase un po' spiazzato, non se lo aspettava, si ricordò improvvisamente di quando accompagnò Kim nel pieno della notte a prendere Jimmy a quella festa, la casa sembrava un bordello e Jimmy era irriconoscibile.
"Stai tranquilla, ha messo la testa a posto no? Lo hai detto tu stessa" provò a incoraggiarla ma Kim era fatta così, per esperienza personale sapeva che di Jimmy non ci si poteva fidare al 100% perché ci era ricaduto più volte.
"Emily ha etto che non ha fatto niente, si sono solo visti per parlare ma conosco Will, e so che non è un tipo da chiacchierate cuore a cuore, inoltre tutto è appena uscito dal carcere..."
"Ah" Luke non seppe cosa dire e continuò a camminare sentendo Kim vicina al suo corpo.
"Sapevo che non era una buona idea tornare" disse dopo poco Kim.
"Che dici?"
"Adesso sarà ancora più difficile allontanarmi di nuovo" la ragazza si fermò e si passò la mano sul viso lasciando quella di Luke.
Lui ebbe subito una fitta al cuore. Che Kim stesse provando a dirgli che adesso sposarsi non era la cosa migliore? Voleva tornare a vivere in America? Non riuscì a dire niente, era paralizzato ma avrebbe rispettato qualsiasi decisione della ragazza che amava.
"Non è giusto, perché riescono sempre tutti a intrappolarmi nei loro problemi? Nessuno è stato davvero contento per il nostro matrimonio, pensavano tutti "Che bello Kim è tornata!" nessuno ci ha davvero chiesto qualcosa su di noi, sul nostro stile di vita, della mia scuola, della tua carriera, sono solo contenti che ci sia di nuovo qualcuno che si occupa di loro!" la ragazza mora scoppiò a piangere e lui subito la strinse a sé.
"Shh Kim, dai ci sono io con te" provò a calmarla ma lei ormai piangeva.
"Lo so Luke, andiamocene per favore" lo supplicò lei.
Luke in un primo momento non sapeva cosa dire, dovevano rimanere ancora qualche giorno ma infondo poteva capirla, stava solo cadendo nel passato che aveva cercato di archiviare per così tanto tempo. Se era quello che Kim davvero voleva, sarebbero partiti anche il mattino dopo.
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Emily guardava la sua migliore amica preparare la valigia e le prese uno strano senso di deja vu. Kim era frettolosa e nervosa, faceva fatica a trattenere le lacrime, Luke prendeva le sue cose con più calma, era preoccupato per la sua ragazza.
"Kim perché devi fuggire? Sai che puoi risolvere tutto" Emily stava provando a convincerla ma non c'era niente che l'avrebbe fermata e lei lo sapeva.
Kim chiuse la valigia con un movimento solo poi la mise da parte e abbracciò Emily.
"Lasciami andare Emily" le disse all'orecchio "devo voltare pagina prima o poi"
La ragazza mora lasciò l'altra e le asciugò le lacrime. Poi bussarono alla porta.
"Ci lasciate soli per favore?" Billie Joe fece capolinea nella camera di Kim e Luke ed Emily uscirono.
Lui chiuse la porta e poi si sedette affianco alla figlia sul letto, le accarezzò i capelli.
"Quanto ti capisco Kim" le disse.
"No papà, non puoi"
"Tu dici? Io invece credo sia uguale, non riuscivo più a sopportare di occuparmi di tutto, avevo paura di non poter dare un buon esempio ai miei figli, scappavo in continuazione e poi tornavo e scappavo ancora, non è molto diverso, io partivo per il tour e tu vai a Londra per studiare musica, ci nascondiamo entrambi nella musica, non trovi?"
La ragazza rimase senza parole davanti al discorso del padre, a volte si scordava di quanto fossero simili.
"Kim se è quello che ti serve per essere felice allora non tornare più" le consigliò.
"Papà..." non riusciva a credere che glielo stesse dicendo davvero.
"Ho sempre saputo che tu eri diversa dai tuoi fratelli e tua madre anche, eravamo pronti" le sorrise e l'abbracciò.
"Io però tornerò per voi" gli assicurò.
Billie Joe sorrise e poi le disse semplicemente "ci vediamo al matrimonio"
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"Sydney? Luke io ti ammazzo" Kim non riusciva a credere a quello che c'era scritto sul suo biglietto aereo.
"Dammi retta Kim, è la scelta migliore, devi conoscere la mia famiglia, i miei nipotini, poi lì ci sono i ragazzi per le vacanze, c'è bel tempo e ci rilasseremo, a Londra ci saremmo annoiati soli" provò a convincerla e lei roteò gli occhi, un po' di tranquillità non le avrebbe di certo fatto male dopo tutto il caos di casa.
"E va bene" d'altra parte ammise a se stesa che non vedeva l'ora di conoscere la famiglia di Luke e di andare in Australia.
"Kim" la richiamò lui mentre andavano all'aeroporto in taxi.
"si?" gli rispose ancora con lo sguardo perso fuori.
"Non hai salutato Jimmy vero?"
No, in effetti no, pregò Emily di non dirgli niente fino alla sera, disse solo a lei e ai suoi che stavano lasciando l'America. Se avesse parlato con Jimmy non sarebbe riuscita di sicuro a dirgli addio, c'erano fin troppe storie nei suoi occhi che lo legavano a Kim e lei non poteva e non voleva dimenticare i bei tempi passati col suo migliore amico ma doveva. La sua vita doveva cominciare a essere diversa.
La canzone che aveva nelle orecchie come al solito non aveva molte attenzioni, usava le cuffie principalmente per isolarsi ma quando Jesus of Suburbia giunse agli ultimi secondi e alle ultime note capì perché aveva incoscientemente messo proprio quella canzone.
"Oh, you're leaving home..." faceva la fine.
Ed era così, Kim stava ufficialmente lasciando casa, Jesus of Suburbia era finita.
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Rage and Love
FanfictionKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...