Capitolo 42

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Throwing rocks at your window at midnight... You met me in your backyard that night.

-Wrapped around your finger

Capitolo 42

Capodanno era passato, Kim era chiusa nella sua camera a pensare, era tardi. L'indomani Joey sarebbe ripartito e sicuramente lui ed Estelle si sarebbero portati via la serenità di quei giorni che avevano passato insieme anche perché domani sarebbe dovuta andare a scuola ma non riusciva comunque a dormire.

Pensò a quello che le aveva detto Joey, "hai Jimmy, sai che finché ci sarà lui non avrai da temere".

Era vero, Jimmy si era sempre occupato si lei e viceversa ma anche lui aveva i suoi problemi e Kim non credeva fosse giusto fargli pesare anche i suoi.

Si mise a sedere sul letto, sfilò via le cuffiette dalle orecchie e provò a mettersi sotto le coperte per dormire.

Guardava le tre foto sue e di Joey che erano sul comodino, gli sarebbe mancato ma forse stavolta di meno. Improvvisamente pensò a Luke e a come era dolce con lei, era sempre il solito odioso Luke Hemmings che le rubava tempo col padre ma sotto un certo punto di vista, era una persona diversa.

Mentre la sua testa si stava alleggerendo e gli occhi socchiudendo, sentì un rumore, veniva da fuori al giardino. Il primo istinto fu quello di scattare in piedi per andare a chiamare Billie Joe oppure uno dei suoi fratelli. Poi sentì una pietrolina colpire la sua finestra.

"Ma che diavolo?" La ragazza si strofinò un occhio credendo di essere addormentata.

Si affacciò alla finestra e trovò Luke con il suo bellissimo sorriso e una giacca di pelle che usava per uscire di solito, le piaceva con quella giacca.

"Luke che fai?" Sussurrò al ragazzo sporgendosi dalla finestra al piano superiore.

"Throwing rocks at your window at midnight" lui si mise a cantare un pezzettino di canzone e sapeva che lei la conoscesse.

"Tu sei pazzo!" Kim rideva e scuoteva la testa "Sei fortunato che non ci sia un componente maschile della mia famiglia con una mazza da baseball in giardino, credevo fosse un ladro" Luke cominciò a ridere e lasciò le pietre che aveva in mano.

"Mi sei mancata oggi e volevo vederti, non riesci a essere un po' romantica per una volta?" Luke allargò le braccia.

"Va bene, devo scendere dalla finestra oppure posso uscire dalla porta?" Rise.

"Come preferisci"

Kim uscì in giardino dalla porta principale pochi secondi dopo. Si fiondò fra le braccia di Luke che trovava il posto più accogliente al mondo, specialmente quando le mancava tanto. Il suo profumo era così inconfondibile e il suo viso era sempre all'altezza del petto del ragazzo, l'orecchio sul cuore pulsante.

Lui lasciò un delicato bacio fra i suoi capelli neri raccolti in una coda, le scostò dolcemente la frangetta e poi le diede un bacio rovente sulle labbra.

"Sai di pericoloso Lukey" mormorò.

"Ormai sanno tutti di noi, mi mancava baciarti di nascosto, è più eccitante." I suoi occhi azzurri risplendevano sotto la luce lunare, erano più profondi e scuri.

"Non scordarti chi è il cattivo qui" lei gli morse le labbra sorridendo.

"Eri sveglia?" Le chiese, sotto sotto sapeva che lo era. Sapeva il perché.

"Si" abbassò lo sguardo e cominciò a giocare con la maglietta di Luke. "E sai anche perché" i suoi occhi erano lucidi ma non voleva mostrarglieli in quello stato. Non quella notte.

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