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Kim era seduta davanti allo specchio e si spazzola i capelli neri che da lì a poco la parrucchiera le avrebbe acconciato.

"Pronta?" Le chiese la donna preparando pettini e spazzole.

"Più o meno..." Kim sospirò.

"Cosa ti preoccupa?" Le chiese la bionda cominciando a pettinare Kim.

"Non sento la mia famiglia da un po', ho solo paura che non si presentino, chissà perché solo ora comincio a stimare le parole di mio padre" Kim confessò guardando il fermaglio che aveva fra le mani.

"Non sono d'accordo?"

"Non proprio" Kim scosse la testa.

"Non avrai mica intenzione di lasciare Luke sull'altare?" La donna mise le mani sui fianchi e la guardò attraverso lo specchio.

"Certo che no" Kim rise "non è lui il problema, infondo lo adorano, è che per loro è stato difficile lasciarmi andare dall'altra parte del mondo per sempre e in più siamo molto giovani, ho chiuso un po' i rapporti con la mia vecchia vita per me stessa" Kim aveva le lacrime agli occhi ma si ripromise di non piangere per una volta che aveva il suo make up fatto per bene.

"Kim sei una ragazza adorabile e so che Luke ti ama da morire, secondo me state facendo la cosa giusta" la consolò in fine la donna.

"Grazie"

Una volta finita l'acconciatura Kim aveva i capelli raccolti per metà e fermati con dei ferrettini con le perle e la frangetta per una volta le lasciava il viso scoperto.

Così Kim andò verso il vestito che era appoggiato sul letto e cominciò a uscirlo. Lo accarezzò sorridendo pensando a cosa ne avrebbe pensato Luke vedendola, non l'aveva mai vista con un abito elegante o con addirittura qualcosa di completamente bianco.

Bussarono alla porta e si fece avanti Michael. Era così splendente e raggiante che fece sorridere Kim.

"Principessa sei un incanto" le disse togliendosi gli occhiali da sole "che dici lo mettiamo questo abito?" Michael le indicò il suo vestito sul letto.

"Sisi certo" Kim continuò a fissare sul letto.

"Kim tutto ok?" Gli chiese lui prendendole una mano.

"Sì, è solo che mi mancano, spero davvero tanto che almeno qualcuno di loro venga" confessò la ragazza.

"Te l'ho detto ok? Verranno, e se così non fosse sarò io il tuo testimone ok piccolina?" Lei annuì contenta e abbracciò il ragazzo.

"Ora sbrigati che il mio migliore amico sta morendo di ansia nel suo smoking"

Kim rise e Michael la lasciò sola per prepararsi, era arrivato il momento.

Luke intanto camminava su e giù per la navata da quando erano arrivati, Calum sbuffava per l'agitazione del suo amico e alzava gli occhi al cielo ogni volta che gli chiedeva l'orario.

C'era abbastanza gente lì per essere in quella città da poco tempo. Si facevano adorare da molti quei cinque ragazzi.

La mamma di Luke continuava ad aggiustargli la cravatta e gli diceva di calmarsi.

"Giuro che se è colpa di Michael..." cominciò Luke. Michael doveva andare a prendere Kim una volta pronta.

"Amico sono donne, si fanno aspettare" disse Ashton.

"Sì diciamo che so che Kim non è mai in ritardo e che conosco Michael" Luke si morse ancora il labbro.

La chiesa era in un silenzio tombale quando si sentì aprire il portone.

Rage and LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora