La solita strada che percorreva tutti i giorni, era strano farla sola però, ancora più strano se ci andava di venerdì sera tutta ben vestita e per andare a vedere il suo ragazzo giocare.
Era strano, ci voleva dannatamente andare ma allo stesso tempo le sembrava che non dovesse farlo.
"No è impossibile, Luke ha ragione, a Dan farà piacere" si trovò a pensare.
Prese il cellulare e lo chiamò, nessuna risposta. Forse era già in campo, d'altronde lei era sempre in ritardo...
Così decise di chiamare Emily che sarebbe stata già lì.
"Emily sei alla partita?"
"Kim, come devo fare con te? Sempre in ritardo..." rispose la ragazza ridendo.
Qualche minuto dopo Kim era arrivata ed era quasi bello vedere tanta gente unita sugli spalti a fare il tifo per la squadra. La loro scuola stava vincendo.
Kim riconobbe Emily fra la folla e notò che era con delle ragazze che non conosceva.
"Hey" disse all'amica.
"Ciao Kim" si abbracciarono.
"Loro sono Jenna e Sophie" disse Emily presentando le ragazze all'amica.
"Sono delle amiche di Eddie e Dan" spiegò poi.
"Ah, non lo sapevo..." disse sorpresa.
Kim in quel momento ebbe l'impressione che le due la stessero squadrando da capo a piedi e forse era così. Non era una ragazza che passava inosservata, era diversa e a molti non piaceva, molti la prendevano in giro. Le due tipe dai vestitini dai colori pastello si procurarono un'occhiata di dissenso da Emily che sapeva in fondo che la feriva essere presa in giro anche se Kim non lo diceva. Le due si diedero un'occhiata complice.
"Eddie è davvero bravo" la tipa bionda elogiava il capitano e Emily sorrise.
"Ma Dan..." iniziò sempre lei "Dan è davvero grande, ha una borsa di studio assicurata secondo me, merita una grande carriera e una ragazza che gli stia accanto" finì il suo monologo aggiustandosi un boccolo dietro le spalle.
"Una ragazza che non sono io, giusto?" Chiese quasi divertita Kim, senza distogliere lo sguardo dal campo, Dan ancora non l'aveva vista.
"Non ho detto questo" rispose acida quella, Jenna...
"Però lo pensi" Kim girò la testa verso la ragazza, uno sguardo freddo ricopriva il suo viso.
"Anzi lo pensano tutti..." disse più piano poi, consapevole che le voci fossero quelle.
"Kim dai.." Emily provò a confortarla.
"No Emily, lascia stare..." la fermò.
Jenna e Sophie poi lasciarono sole le ragazze per andare altrove. Kim borbottò qualcosa come "troie" ed Emily rise.
"Sai che Dan ci tiene a te, lasciale stare, sono solo invidiose."
"Se lo dici tu.." sospirò la mora.
"La partita è finita, abbiamo vinto!" Esclamò contenta Emily, Kim si limitò a sorridere, era contenta in fondo, sapeva quanto contasse per Dan il football anche se non era quello il futuro che desiderava.
Tutti scesero dagli spalti per andare a festeggiare mentre la squadra era ancora in campo e aveva preso in braccio Eddie, Dan e altri ragazzi che Kim dedusse fossero stati i migliori.
Dan aveva un sorriso luminoso e anche Eddie, ridevano, sembravano più piccoli dell'età rispettiva.
Li portarono negli spogliatoi così, seguiti dal resto della squadra, allenatore, cheerleader e amici più stretti.
"Su Kim andiamo" Emily era stranamente esuberante, tirò la sua amica per il polso giù per le scale. Stava per perdere una delle sue ballerine ma rideva, chiamava a gran voce Eddie fra la folla chiassosa. Questo, essendo più vicino degli altri, la sentì e si fece mettere a terra.
"Hey bambola, abbiamo vinto!" Cominciò a gridare per sovrastare il chiasso. Baciò intensamente Emily e Kim quasi si sciolse, se solo non fosse stato Eddie...
Decise così di lasciarli soli e correre a cercare Dan, molto più avanti.
Nel corridoio che portava agli spogliatoi c'era poca luce e molto frastuono. Trombette, cori e applausi la stonavano più di quanto non avesse mai fatto una canzone heavy metal.
Trovò poi la porta desiderata e quando riuscì ad entrare fortunatamente vide il caos più totale.
Alcuni ragazzi erano mezzi nudi, altri che si lanciavano caschi e i pon pon delle cheerleader. Lei non vedeva Dan però.
"Scusa mi sai dire dov'è Dan?" Chiese a uno dei ragazzi con cui pranzavano di solito. Le indicò una parte meno rumorosa della camera dove c'erano armadietti e docce.
"Dan?" Continuava a chiamarlo ma nessuna risposta.
Camminava col solito passo sicuro fino a quando non le si ghiacciò il sangue vedendo il suo ragazzo ferirla.
Weeeeell
Prima cosa i 5sos sono in Italia e voi che non siete o non state andando al concerto piangete con me, avete la mia spalla♡
Seconda scusate la suspense e il capitolo lo so che era corto ma doveva finire così.
Buon sabato sera :*
Mar
STAI LEGGENDO
Rage and Love
FanfictionKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...