Appena scesi dal taxi Kim inspirò profondamente l'aria fresca di Londra che sapeva di pioggia.
Il cielo era grigio ma non cupo, la rilassava. Prese la sua valigia e insieme ai ragazzi entrò dentro casa. Il lieve profumo di lavanda la fece sorridere, si sentiva finalmente in pace. Lasciarono i bagagli all'entrata e Calum e Michael si buttarono sul divano.
"Stupido jet leg" si lamentò Calum strofinandosi le tempie con stanchezza.
Kim camminava lentamente per casa loro, come se non sapesse dove andare. Le venne d'istinto sedersi allo sgabello del pianoforte e accarezzare i tasti bianchi e neri.
"Ti mancava vero?" Luke si mise dietro di lei col viso fra i capelli scuri.
"Si" sussurrò lei con un sorriso.
"Suona" la incitò Luke.
"I ragazzi sono stanchi, avranno mal di testa..." disse girandosi verso il viso sorridente di Luke. Anche lui era stanco.
"Dai, giusto un po', per me" la supplicò.
Kim si morse un labbro e ci pensò un po', non diceva mai di no a Luke. Così si mise più vicina al pianoforte lucido, arrivato subito dopo la ragazza in quella casa londinese, e pensò a cosa suonare. Le dita erano a mezz'aria, sfioravano i tasti.
Istintivamente delle note si proiettarono nella sua testa, come se le stesse recitando e le posò sul pianoforte, erano note che ben conosceva, era una delle sue canzoni preferite.
"Kim.." sussurrò Luke dopo che lei si bloccò, aveva subito riconosciuto la melodia.
Kim non si mosse. Guardava le sue mani, avevano automaticamente suonato Last Night On Earth.
"Luke!" Disse improvvisamente e poi lo abbracciò. Il ragazzo la strinse forte prima ancora che glielo chiedesse lei. Le accarezzava i capelli e sentiva che tremava ma non stava piangendo.
Gli altri ragazzi li raggiunsero e provarono a far calmare anche loro Kim che fece un timido sorriso.
"Scusate ragazzi ma ho bisogno di dormire" disse lei ai quattro.
"Ti raggiungo fra poco" le disse Luke mentre saliva le scale.
Luke si sedette stanco sul divano. Si passò le mani sul viso e guardò i suoi amici.
"Le manca casa, forse tornare in America non è stata una buona idea..." disse Ashton mettendosi affianco all'amico.
"Sì le mancherà di più adesso ma non credo ci tornerà facilmente" Luke lo guardò preoccupato e i ragazzi capirono subito.
"Dai vai su, secondo me sta piangendo" gli disse Michael così Luke non ci pensò due volte per raggiungere Kim.
Era sotto le coperte con le finestre chiuse e in silenzio.
"Hey piccola" sussurrò il ragazzo ma lei non sembrò muoversi così lui si stese affianco a lei e la strinse al suo petto.
"Kim ci sono io con te" la rassicurò.
"Sto b-bene" disse lei singhiozzando.
"Va bene" Luke sorrise capendo che non voleva ammettere che stava piangendo ancora. La solita Kim...
"No davvero, ho solo bisogno di calmarmi" lei si girò e si trovò il viso perfetto di Luke di fronte. Aveva un piccolo sorriso.
"È ok piangere piccola" disse lui mentre la guardava giocare con le loro mani. Il diamante dell'anello luccicava nonostante la poca luce, esattamente come il loro amore era sempre stata l'unica cosa visibile anche nei momenti più bui. Quasi stonava in mezzo a tutto quell'uragano.
"Non per una come me" lei non alzava lo sguardo per paura di crollare nell'azzurro di Luke.
Aveva il coraggio di affrontare la tempesta di Jimmy ma non l'amore di Luke.
Jimmy era da battersi.
Luke era da arrendersi.
Arrendersi davanti ai suoi occhi dolci, alle sue belle e vere parole, davanti al suo amore immenso.
"Domani andiamo in quella pasticceria che ti piace per scegliere la torta ok?" Le chiese.
Kim sorrise e annuì.
"Dopo però andiamo a vedere anche le bomboniere"
"Kim..." Luke sembrava terrorizzato.
"Dai dai dai! Prima o poi dobbiamo scegliere"
"E va bene" lui roteò gli occhi e si mise sotto le coperte "basta che ora dormiamo"
"Va bene" lei gli prese la mano e ci fece più vicino.
Nel frattempo in America Billie Joe era con i suoi amici storici a casa sua, una serata tranquilla senza figli.
"Billie!" Lo richiamò sua moglie "è arrivata" la donna entro in salotto con in mano della posta.
"Che?" L'uomo era confuso.
Adrienne si sedette affianco al marito. Con mani tremanti aprì la busta bianca che Billie Joe ancora non riuscì a intestare data la scritta delicata.
"È quello che pensavo" la donna girò per far vedere ai tre "la partecipazione al matrimonio" disse con le lacrime agli occhi.
"Di già?" Mike non sapeva che dire per far togliere quella espressione sconvolta dal viso dell'amico.
"Cosa devo mettermi?" Se ne uscì Trè che si procurò più di un'occhiataccia.
Mike si alzò dal divano a quel punto, fece un po' su e giù e tutti i presenti sapevano a cosa stesse pensando...
"Verrà a Londra per il matrimonio Jimmy?" Billie diede voce ai pensieri.
"Emily lo trascinerà di forza, e anche io" Mike sorrise leggermente "Solo che non so quale sarà il suo stato d'animo..."
Poco dopo si sentì suonare il campanello. Jimmy era arrivato con Emily.
"L'avete ricevuta anche voi la partecipazione?" Disse tutta contenta la ragazza entrando in salotto.
"L'abbiamo appena aperta tesoro" la informò la madre di Kim.
"Ancora non ci credo" commentò Billie Joe.
"Non dirlo a me" Jimmy aveva lo sguardo perso nel muro di fronte a lui.
"Quindi ci andrete?" Mike chiese conferma a suo figlio a cui venne difficile rispondere.
"Lei mi è sempre stata accanto e mi ha sempre aiutato anche quando avevo torto o era incazzata, posso non essere d'accordo ma ho capito che non importa, è una scelta e io le voglio bene, ho deciso di esserle vicino nonostante tutto perché lei c'è sempre stata per me"
Jimmy lasciò tutti senza parole, nessuno riusciva a credere alle proprie orecchie. Emily sorrideva orgogliosa di lui e gli accarezzò la spalla.
"Ci ha scelti come testimoni" la ragazza ruppe il silenzio dicendo questo.
Era così felice, la sua gioia faceva illuminare anche Jimmy.
"Fra due settimane partiamo per Londra per il matrimonio." Disse Jimmy alzandosi dal divano, consapevole che stava facendo la cosa giusta anche se gli richiedeva un grande sforzo. Per Kim questo e altro.
SCUSATEEEE
Non potete capire cosa è successo in questi giorni, ho iniziato a scrivere il capitolo tipo una settimana fa ma non riuscivo mai a finirlo.
Spero comunque vi stia piacendo e volevo dirvi che molto probabilmente la storia arriverà fino al +10.
Nel prossimo capitolo vedremo il matrimonio Lukim e pronte con i feels mi raccomando♥
Mar.
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Rage and Love
FanfictionKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...