Capitolo 1

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I'm the son of Rage and Love, the Jesus of Suburbia

Capitolo 1

Kim continuava a togliere le cuffiette dalle orecchie di Jimmy, era euforica, voleva parlare con qualcuno. Suo padre sarebbe tornato a casa in serata, il tour dei Green Day era finito.

Chi è suo padre? Perché c'entra il tour dei Green Day? Una sola risposta. Billie Joe Armstrong è suo padre.

"Jimmy dai non fare lo stronzo!" Lo ammonì e lui cercò di nascondere una risatina perché adorava farla impazzire e ci riusciva bene.

"So che sei contenta che stasera tornino a casa ma sai che odio quando interrompi le mie canzoni e di conseguenza i miei pensieri" disse sbuffando e mettendo da parte la sua musica. Neanche le forti note dei Nirvana avrebbero potuto coprire la voce stridula e allegra di Kim.

"Jimmy anche tuo padre torna, e zio Tré! Non sei contento?" il ragazzo dai capelli castani pieni di gel, figlio dell'amico di data di Billie, Mike Dirnt, annuiva mettendo un braccio intorno alla ragazza affianco a lui e più bassa. Erano cresciuti insieme proprio come Billie, Mike e Tré. Erano come fratelli. E si capivano meglio di chiunque altro. Jimmy capiva Kim meglio dei suoi fratelli e sicuramente meglio dei suoi genitori.

Kim lo abbracciò per poi respirare una fresca quantità di aria autunnale. Era ottobre da un pò ma quella stagione non era mai stata così triste per lei. Si sentiva sola, era sola con Jimmy. Spesso. Troppo spesso.

Joey, suo fratello maggiore era tornato al college e suo padre mancava da Maggio, entrambi lasciavano un vuoto nella grande casa che abitavano gli Armstrong.

Erano sulla strada di casa, tornavano da scuola, avevano appena iniziato l'ultimo anno. Emily non c'era come di solito, era perché la mattina non si era sentita bene, Jakob, il fratello minore di Kim, era rimasto a parlare fuori a scuola con i suoi amici. Estelle, la gemella di Jimmy, studiava in un istituto di moda femminile da un anno e aveva lasciato la casa per vivere nel campus.

Kim e Jimmy erano soli, erano diversi, per loro era bello essere diversi. Per gli altri era un problema. Forse era un problema per Jakob che spesso evitava di dire che era figlio di una rockstar punk in una scuola per figli di papà perché non voleva che gli altri lo guardassero come guardavano la sorella e il fratello maggiore.

Per i genitori perfettini di Emily era un problema perché la figlia, come dicevano loro, aveva un promettente futuro come ballerina e loro erano solo una distrazione.

Emily ha sempre adorato stare con Kim fin da quando, da piccole, giocavano nel giardino comunicante fra le loro case.

"Ci vediamo stasera?" Propose Jimmy.

"Figurati se non si cena da noi tutti insieme" disse con una risata la ragazza.

"Giusto, a stasera, ciao casino!" Disse lui andando verso casa sua

"Ciao rifiuto!" Gridò lei in risposta.

Il loro rapporto era così, scherzavano sulla loro brutta situazione. Perché a scuola era così. Li evitavano, ma a loro non importava. A loro andava bene essere strani se significava essere sé stessi.

Kim si ritrovò a pensare a cosa dire per prima cosa al padre. Avrebbe voluto sicuramente sapere della sua estate e di come stava andando a scuola...

"Papà quest'estate io e Jimmy siamo scappati per un viaggio in macchina senza degnare nessuno di una telefonata e a scuola faccio ancora più schifo del solito" Sarebbe andato su tutte le furie. Ma insomma che si aspettava?

I suoi fratelli erano più o meno tranquilli, Joey al college e Jakob non faceva esasperare la madre come lei, erano bravi ragazzi. C'era bisogno di qualcuno che movimentasse la situazione, quando lui non c'era era tutto così piatto.

"Beh papà lo sai, ho il tuo carattere ribelle io!" Era la scusa a cui il padre non aggiungeva parola perché era vero, Kim era ribelle almeno quanto Billie Joe.

Ok...
So che magari una storia che mischia Green Day e 5 Seconds of Summer è un po' azzardata ma volevo provarci, mi sembra carina come idea.

Mi chiamo Mar, sono una grande fan di entrambe le band ed è la terza storia che scrivo. Se vi piace lasciate un voto o un commento, ci tengo. Gli spazi autrice saranno rari :)

Buona lettura...

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