"Dai Jimmy tranquillo, sei un figurino" Ashton cercava di tranquillizzarlo ma Calum che rideva non aiutava molto. Jimmy era un fascio di nervi ed era strano vederlo così, era sempre così freddo.
"Ok siamo arrivati" disse Calum e gli occhi di Jimmy si spalancarono, il tragitto in macchina verso casa di Emily era stato breve.
Jimmy scese dalla macchina esitante e i due ragazzi dietro. Si sentiva scomodo in quella maglietta che gli aveva prestato Ashton, i suoi capelli erano meno spettinati del solito e gli occhi puliti dal trucco scuro che spesso metteva. Con i ragazzi si era preparato un bel discorso lineare, quasi avessero composto una canzone per lui. Una canzone che parlava di un ragazzo punk e agitato che era innamorato di una ballerina fragile, ma questi due nonostante il loro amore cresciuto da anni, avevano paura di stare insieme perché troppo diversi.
"Allora? Non suoni?2 chiese op" gli chiese Calum quando Jimmy si bloccò davanti alla porta di casa.
"Si si, ora suono..." presse il bottone del campanello e dopo pochi secondi la porta si aprì, fortunatamente era solo Kim, Jimmy era sollevato di saperla lì.
"Ciao.... ti vedo... diverso" le disse lei un po' stranita dalla figura di Jimmy.
"Oh, beh si" lui fece spallucce e si tolse la giacca di pelle per lasciarla all'ingresso.
"Emily?" le chiese. Kim gli indicò il salotto dove era seduta con Michael e Luke. Calum e Ashtin si stavano aggiungen'do.
"Jimmy ma che hai?" gli chiese Kim mettendo una mano sulla sua spalla, era strano.
"Devo parlare con Emily" rispose. Kim aveva benissimo capito quali fossero le sue intenzioni solo che adesso non era il caso, non davanti a tutti loro, dovevano stare soli.
"Jimmy" Emily era affianco a loro senza che neanche se ne accorgessero.
"Hey ciao" disse piano lui.
"Volevo ringraziarti per quello che hai fatto oggi e volevo anche scusarmi per come mi sono comportata ultimamente, sono stata assente." disse lei. Kim capì che era quello il momento adaatto per lasciarli soli.
"Non dirlo neanche Emily, era il minimo e poi ho avuto un brutto periodo anche io lo sai, oggi poi è stata una giornata di merda sotto ogni punto di vista." si passò una mano sul viso, decisamente stanco di quello che continuava a ripetersi nella sua vita.
"Tutto ok?" gli chiese lei con occhi sinceri e lui si intenerì subito.
"Vieni, parliamo un po'" la prese per mano e andarono nel giardino sul retro.
Calum e Ashton si guardarono complici.
"Io pretendo spiegazioni" disse Kim. Loro risero.
Jimmy fece sedere Emily sulla panchina di quello che sua madre definiva il suo "piccolo giardino botanico" pieno di piante e fiori di tutti i colori.
"Come stai?" Le chiese Jimmy.
"Molto meglio, grazie" lei provò a sorridergli, era così debole che anche i suoi sorrisi lo erano.
"Hai mangiato qualcosa?" Lui era preoccupato per la sua salute.
"Jimmy ho già Kim e mia madre che si preoccupano abbastanza tranquillo" lei provò a ridere ma lui rimase serio.
"Jimmy che hai?" Emily si accorse del suo stato.
"Scusa, è stato una giornataccia anche per me." Disse.
"Cos'è successo?" Chiese lei preoccupata a sua volta.
"Prima cosa tornare a scuola è stato traumatico, poi quell'idiota di Eddie contro te e Kim e per finire..." lui fece una pausa e lei per calmarlo posò una mano sulla sua.
"Poi anche Jane" disse sbuffando.
A Emily si strinse lo stomaco, odiava sentir parlare di lei.
"Ci siamo lasciati definitivamente, sempre se ci fosse qualcosa"
Emily si sentì più leggera, il nodo che aveva stretto sullo stomaco svanì. Voleva sorridere ma non le sembrava rispettoso, alla fine Jane era stata importante per lui e doveva stare male.
"Mi dispiace Jimmy" provò a dire ma lui scuoteva la testa. Lei era confusa.
"Ultimamente ho avuto modo di pensare Emily, avevo bisogno di Estelle, lo ammetto, e anche Joey mi ha aiutato ad aprire gli occhi" cominciò a parlare. "Ho capito quanto mi stessi perdendo. Stavo perdendo Kim, uscivo di nuovo con Will e Roxy e a frequentare quelle persone, sono tornato a litigare con Jane ogni giorno ma cosa più importante... tu non mi parlavi quasi più." aveva le mani sudate e continuava a strofinarle sui jeans consumati mentre si mordeva l'interno della guancia.
"Beh, credo che per quello non devi temere, lo sai. Ero arrabbiata con te perché litigavi con Eddie ma ora so che e Kim aveva più che ragione." lei aveva la voce bassa ma inn qualche moodo riusciva a rassicurare Jimmy.
"Ad ogni modo, Will l'ho praticamente mandato a farsi fottere, con te e Kim è tutto ok e Jane l'ho lasciata" cominciò a spiegare tutto piano ma le parole si accavallarono mentre le parlava secondo il copione di Calum e Ashton.
"Oh, fanculo il discorso e fanculo quei due! Adesso ascoltami seriamente Emily" la ragazza quasi si spaventò a quel cambiamento di tono. Era quello il suo Jimmy, quello vero. Aveva capito da come stava parlando prima che si era preparato un discorso.
"So che sono un casino e tu puoi benissimo essere contraria perché dannazione se non sei perfetta e meriti di più di me o di qualsiasi altro coglione in giro, ma posso dirti che se non ci ho mai provato con te è proprio perché ho paura di rovinarti e non lo meriti, sei stupenda! E io, io sono solo unn idiota ma ti posso assicurare che si, ti amo. Io ti ho sempre amata e so che anche tu provi qualcosa per me, l'ho sempre saputo piccola, ma promettimi che se accetti di provare questa nuova avventura che posso essere per te sarai prudente. Emily esci le palle, mandami a fanculo, gridami contro, chiedimi perché sono sbagliato, tutto. Ma non escludermi mai più dalla tua vita, per favore"
Emily rimase impietrita davanti alla dichiarazione di Jimmy, pensava a cosa dirgli ma c'erano troppe cose, come scegliere quella giusta? Aveva avuto così tanto tempo per rassegnarsi all'idea che non sarebbe mai potuta stare con Jimmy ma in un angolo del suo cuore c'era sempre stato un lume di speranza che adesso illuminava tutto lì dentro.
"Sei un idiota Jimmy" disse prima questo, con voce bassa.
"Si, lo so" rispose lui con la testa bassa.
"Perché hai aspettato tutto questo tempo?" le si buttò fra le braccia di Jimmy che era sorreso, non si aspettava una reazione del genere . Emily lo stringeva e piangeva di gioia.
"Mi stai dicendo che va bene? Cioè staresti davvero con me?" lui quasi non ci credeva che fosse stato così facile.
"Certo che si" lei gli sorrise.
Jimmy prese il suo viso delicato con le mani, le asciugò una lacrima e restò a guardare tanta dolcezza che era Emily. Si avvicinò piano e poi la baciò, il bacio era piccolo e delicato, non aveva mai dato un bacio del genere, aveva paura di ferirla.
"Adesso ti avviso: vacci piano con me, non sono tipo da appuntamento alla pista da pattinaggio a quattro specialmente se gli altri due sono Kim e quel biondo australiano che si crede punk rock" Emily rise e scosse la testa, in fondo era pur sempre Jimmy.
"Tranquillo, vai benissimo così"
♥♥♥♥
Aaaaah l'amour
Onestamente aspettavo questo capitolo da una vita e in più devo scusarmi con voi per il ritardo ma sono stata in vacanza a Roma e in più ho avuto da fare :(
Spero di poter aggiornare più presto, vi amo♡♥
Mar.
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Rage and Love
أدب الهواةKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...