Capitolo 51

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Dan era sempre lo stesso ragazzo della settimana scorsa, lo stesso ragazzo che aveva lasciato con rabbia, lo stesso che aveva amato per tre anni circa. Era solo un po' meno falso perché in quel momento erano soli e lui non era il giocatore di football popolare, era solo Dan e aveva i cappelli più lunghi di quello che si ricordava Kim, il vento li muoveva e sembravano morbidi, forse non aveva messo la lacca. Kim spesso lo prendeva in giro per quanto ci tenesse al suo ciuffo. Sorrise al ricordo di lui che se lo aggiustava di fronte alla finestra in corridoio.

Se ne stavano sotto la quercia come se fossero stati vecchi amici, come se niente fosse successo. Erano sempre Kim e Dan solo che Kim aveva un altro tipo di dolore dentro che copriva addirittura la rabbia.

"Non ti dirò che non volevo tradirti Kim, perché era mia intenzione ma quello che devi sapere è che ero cieco di gelosia. Sapevo che passavi del tempo con Luke e vedevo quanto lui fosse diverso da me e simile a te, sapevo che lui poteva renderti felice al contrario mio. Credevo mi tradissi perciò come uno stupido invece di parlarne con te ho agito e ti ho ferita. Tu non puoi capire quanto mi dispiace, adesso non chiedo che tu mi perdoni, non mi interessa, voglio solo che tu sappia che io ti amavo sul serio, mi ero affezionato davvero tanto e ci sono stato male." Dan uscì fuori questo discorso dal nulla, Kim lo sentiva suonare nel vento, comprendeva ogni parola e no, non era per niente arrabbiata con lui, non più. Conosceva bene Dan e sapeva distinguere una bugia dalla verità. Era sincero, sapeva che lui ci era stato male e che ci teneva davvero a lei.

"Sei uno stupido Dan" lo disse ridendo, lui aveva un'espressione confusa.

"Forse hai ragione quando dici che Luke è più simile a me, e ci passavo del tempo insieme perché mi incuriosiva come persona. Ma sei completamente fuori strada quando dici che ti tradivo, non è così perché io non vedevo nessun altro se non te ed è stato così per un sacco di tempo anche prima che tu te ne accorgessi. Quando stavamo insieme ero la persona più felice di questo mondo."

"Mi dispiace che sia finita così" Dan sentiva l'amaro in bocca mentre lo diceva.

"Beh ci siamo chiariti no?" lei gli sorrise. Lui ricambiò annuendo. Era contenta di vederlo sorridere, aveva un sorriso stupendo ed era sicura che avrebbe trovato una ragazza più adatta a lui per tenere quel viso luminoso.

"Allora, ho sentito che sono partiti, quindi domani torni a scuola?" Lui si alzò dal prato e aiutò anche Kim.

"Si, mio padre mi ha concesso un paio di giorni per stare con Luke e i ragazzi ma adesso farei meglio a venirci, almeno mi distrarrò." cominciarono a camminare sulla strada fredda, erano entrambi stretti nei cappotti.

"Allora ci vediamo a scuola?" disse lui, andava nella direzione opposta, casa sua era dall'altra parte rispetto a casa Armstrong.

"Certo, a domani" lei fece un cenno con la mano mentre si allontanava.

Poi si girarono entrambi a guardare davanti al loro il cammino. Erano sempre andati in direzioni diverse, cercando di raddrizzare la rotta verso un unica navigazione ma a quanto pare non era quello il loro destino.

Kim sorrise e pensò che Dan era un bravo ragazzo, aveva sempre saputo che era diverso da Eddie e da tutte quelle persone false che c'erano a scuola e che lei odiava. Dan infondo era come lei sotto quel punto di vista.

Lui mise le mani nelle tasche dove trovò un vecchio pennarello giallo, uno di quelli che usava per i fumetti suoi e di Eddie. Kim gli aveva insegnato che a volte ribellarsi era anche la cosa giusta per essere sé stessi, doveva allontanarsi da Eddie, era sempre stato il braccio di quella mente da idiota e soprattutto doveva smettere di ascoltare suo padre e cominciare a fare quello che gli piaceva perché lo doveva a sé stesso. Aveva già perso Kim, non avrebbe perso nient'altro di raro.

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"Sei già tornata?" Jimmy ed Emily erano sul divano a guardare un film e anche Jakob era lì, guardò in cucina: Billie Joe era seduto alla penisola e parlava con sua moglie. Tutto come prima.

Ma non era tutto ok. Niente era più lo stesso per Kim eppure per loro era come se niente fosse successo. Non c'erano le carte delle schifezze che mangiava Luke sulla penisola in cucina. Non c'era Ash che lo rimproverava perché dovrebbe mangiare meglio, non c'era il russare fastidioso di Michael e la puzza tremenda di tinta, non c'era Calum mezzo nudo in giro e Luke che le copriva gli occhi perché era geloso. Niente FIFA e niente canzoni dei 5 Seconds of Summer.

Kim presa dalla malinconia salì le scale ed entrò in camera, si stava per buttare sul letto quando vide un cd posto sul suo cuscino. Era un dvd, in una custodia dal coperchio trasparente. Dentro c'era un bigliettino e riconobbe il titolo di quella canzone.

"Questo è tutto quello che non ho detto" c'era scritto. Lo lesse ad alta voce anche se nessuno la sentiva.

A Kim salì un nodo in gola, il fiato era smozzato e le tremavano le mani. Era di Luke, ne era certa.

Andò verso la televisione della sua camera, l'accese insieme al lettore dvd. Fece il tutto con una calma lenta, come se andasse a rallentatore, aveva paura o forse voleva smettere di stare male.

Mise play ma vide solo uno sfondo grigio, poi si resse conto che era asfalto, vide una paio di converse nere enormi. Erano di Luke, lo sentiva farfugliare "come si usa questa cosa?" ce l'aveva con la videocamera.

Cominciò a parlare e inquadrò la strada anziché il suo viso, come se fosse un documentario.

"Hey Kim, per favore se hai trovato questo video non piangere per me e se proprio vuoi farlo almeno sorridi nel mentre, puoi anche darmi dello stupido sai, oggi ti concedo un po' tutto" poi si vide una macchina e lui che ci entrava dentro, mise una canzone alla radio. Era il cd di Ed Sheeran.

"Te la ricordi questa canzone? Abbiamo ascoltato Ed Sheeran quando sono venuto a prenderti a scuola e siamo andati a farci un giro con la macchina. Dan ha rosicato e non te l'ho detto ma quando vi siete lasciati io sono stato meglio" scoppiò una risata e Kim sorrise intenerita.

Il video si bloccò poi ripartì con altre immagini di sfondo.

"Green Day Lakeee!!!" urlò lui "o forse non dovrei gridare, è top secret" continuò a camminare in riva al lago.

"Mi ricordo quando ci avete portati qui, credo di averti guardata per davvero per la prima volta, avevi un bel fisico e mi piacevi quando correvi ridendo verso il lago, non te l'ho detto ma non mi andava giù che i ragazzi ti guardassero" Kim rise sta volta e il video cambiò di nuovo posto.

Era casa sua.

"Kim lì ci siamo baciati per la prima volta" si vide la mano di Luke oltre la videocamera e indicò il punto esatto. "e qui..." camminò un po' fino ad arrivare alla base delle scale "qui ci siamo baciati di nascosto a Natale e Ashton ci ha visti, era vestito da Babbo Natale" questa volta risero insieme, la loro risata era unica.

"E non te l'ho mai detto ma loro lo sapeva forse anche prima di noi, non potevo nasconderlo, dovevo condividere queste cose"

Il video si bloccò un ultima volta, finalmente comparì Luke, era seduto sulla veranda.

"Questo è tutto quello che non ti ho detto e ti amo è quello che invece che vorrò dirti per sempre" sorrise con le guance leggermente rosse, Kim non sapeva se fosse per l'imbarazzo o per il freddo ma era tenero.

Non si mosse da lì quando il video finì, si mordeva un labbro ma sorrideva. Prese il cellulare e controllò Twitter, Luke aveva twittato.

This is everything I didn't say.

♥♥♥♥♥♥

Alloooora

Il capitolo è già lungo di suo quindi mi limito con l'angolo autrice.

Voglio sperare che capirete la scelta di questo "chiarimento" di Dan e Kim perché ci tenevo tanto.

Parliamo del dvd, l'idea mi è venuta quando ho visto quella foto su tumblr e visto che Kim aveva lasciato qualcosa di suo a Luke, toccava a lui.

Sfortunatamente la storia sta per finire ma continuate a seguire ♡

Mar

Rage and LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora