Il vento era caldo e accarezzava la pelle dei due ragazzi, mangiavano un ghiacciolo all'amarena come quando erano piccoli e contemplavano il silenzio di quel parco stranamente deserto.
"E' qui che Jakob ti ha fatto cadere dallo scivolo?" chiese Kim a Jimmy, non ricordando bene quel pomeriggio di tanti anni fa.
"Si, era proprio quello lo scivolo" Lui indicò l'oggetto giallo e verde in lontananza "Gli diedi un pugno in faccia subito dopo" Kim rise, il carattere di Jimmy era ben riconoscibile fin dalla tenera età.
"Joey rideva come un pazzo e Estelle ti gridava contro"
Sorridevano entrambi e avevano tanti altri ricordi che gli tornavano in mente, tutti troppo simili e accomunati.
"Mi mancherà questo posto" disse poi Kim.
"A me farà schifo senza di te" confessò Jimmy, non ce la faceva neanche a guardarla negli occhi.
"Preferirei avere Calum a casa di mio padre per sempre e Michael e Luke a casa tua piuttosto che vederti partire per raggiungerli" Kim in un altro momento avrebbe riso, eppure adesso gli piangeva il cuore.
"Jimmy, finalmente faccio qualcosa di positivo per la mia vita, devo farlo, oltre a stare con Luke più spesso adesso ho anche la possibilità di avere un futuro decente, un futuro che mi piace e che potrà darmi qualche soddisfazione"
"Si lo so, e non puoi capire quanto io sia contento per questo ma..." il ragazzo smise di parlare, si alzò e prese un respiro profondo.
"Kim nella nostra vita tante persone sono entrate ed uscite, soprattutto uscite e tu eri l'unica costante che io abbia mai avuto, ora il pensiero di perderti mi fa sentire perso. Non ti vedrò tutti i giorni, non avrò qualcuno che si accerti che non faccia soffrire Emily, qualcuno che abbia le palle di dirmi che sono un coglione ma soprattutto Kim, non avrò la mia migliore amica, la mia sorellina, la mia confidente e compagna di avventure e stronzate varie"
Se Kim non avesse conosciuto bene Jimmy avrebbe detto che stava per scoppiare a piangere. Avevano entrambi gli occhi pieni di lacrime, lei non sapeva cosa dire, lo capiva benissimo e ci aveva pensato per giorni interi a come doveva essere vivere dall'altra parte del mondo senza Jimmy, Emily e perché no, anche Dan, Jakob la peste.
"Jimmy so come ti senti, tu stai lasciando me ma io sto lasciando tutti! E poi sono la prima, proprio come te, a sapere come ci si sente essere abbandonati, quindi non fai altro che farmi venire i sensi di colpa, so che stai male ma pensa anche a me"
Lo disse tutto d'un fiato, il cuore le batteva forte e i ghiaccioli di entrambi erano sull'asfalto a sciogliersi. Jimmy rimase in silenzio e la guardava con amarezza, nessuno aveva il coraggio di parlargli così, neanche suo padre, e sapeva che nessuno sarebbe mai stato come Kim.
"Scusa, è solo che ho troppa paura di perderti Kim" la strinse a sé e gli sfuggì una lacrima, Kim invece piangeva a dirotto ormai.
"Neanche io voglio perderti idiota"
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"Quindi torni a luglio?" Emily era seduta sul letto di Kim affianco all'enorme valigia che stava preparando. Ripiegava qualsiasi cosa uscisse dall'armadio di quella stanza disordinata.
"Già, io e i ragazzi stiamo qui un mesetto poi io torno a Londra e comincio il college mentre loro tornano dalle loro famiglie in Australia" spiegava Kim mentre prendeva le ultime cose che le servivano.
"Sei felice di vedere Luke vero?" Emily aveva uno di quei sorrisi romantici da film.
"Non sto nella pelle" Kim si morse un labbro mentre sorrideva.
"Sono così contenta per te Kim"
"Già, lo so, ma Jimmy lo è un po' meno sai..."
"Si che lo so, ho notato che è diverso ultimamente e preferisce non parlarne, non ci vuole un genio per capire che non vuole mostrare la sua sofferenza, è troppo abituato alla rabbia"
"Credimi, mi dispiace lasciare tutti ma in un certo senso so che lui ce la può fare senza di me mentre per te sono un po' più preoccupata" il viso di Emily si incupì.
"E perché dovresti? Insomma adesso c'é Jimmy che si occupa di me, non andiamo più a scuola quindi niente Eddie e con la danza va tutto a gonfie vele" Emily provò a fingere un sorriso ma non era brava come Kim con certe cose. Voleva davvero far partire Kim tranquilla ma in quel momento in suo piano sembrava crollare.
"Emily... è ok essere tristi, anche io lo sono, puoi piangere se vuoi, non devi mostrarti forte, so che lo fai per non farmi preoccupare" a Emily scese una lacrima che si asciugò in fretta.
"Starò bene anche se mi mancherai, solo non ci pensare troppo a noi, vivi la tua vita ma non ti dimenticare da dove vieni, noi saremo qui ad aspettarti a braccia aperte" si strinsero in un abbraccio forte.
"Bada a te stessa e attenta a Jimmy e se fa lo stronzo chiamami anche di notte che a lui ci penso io"
"Grazie di tutto Kim"
"Grazie a te, migliore amica"
IO STO PER PIANGEREE
Kim e Jimmy sono qkdbejdidnw
Poi Emily è troppo carina dai.
Non posso credere che manchi così poco alla fine della storia, spero di non farvi saltare all'aria i feels.
Siete le migliori,
Mar.
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Rage and Love
FanfictionKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...