Quelle strade erano casa, a Kim tornarono in mente tutte le storie passate, tutti quei ricordi oscuri che Londra aveva seppellito con la neve candida e il profumo del tè.
Si strinse di più nel suo cappotto e al braccio di Emily che era accanto a lei. La ragazza più chiara appoggiò la testa sulla spalla dell'amica.
"Da quando sei andata via le cose sono rimaste più o meno uguali sai" disse a Kim che guardava i suoi anfibi solcare l'asfalto.
"E questo ha solo reso tutto più difficile, sentivamo come se mancasse una parte di noi"
"Oh Emily..." si fermò per abbracciare la ragazza.
Emily non era più la ragazzina fragile e indifesa che era un anno prima ma era sempre e comunque tanto sensibile.
"Dai, basta, ora sono qui, godiamoci questa vacanza" sorrise.
"Certo" Emily si asciugò l'ultima lacrima.
"Stasera tu e Luke uscite con noi, come ai vecchi tempi" avvertì Kim che rise.
"Peccato che i ragazzi non siano venuti"
"Già, sono tornati dalle loro famiglie in Australia" ripresero a camminare.
"Hey aspetta un attimo" Kim stava riflettendo sulla serata.
"Ci sarà anche Dan?" Chiese ad Emily.
"Oh, ehm, credo di si, di solito esce con noi..."
Kim prese un respiro profondo che si condensò in una nuvoletta.
Era contenta da un lato e preoccupata dall'altro.
Lei e Dan erano rimasti in un buon rapporto, era cambiato da quando aveva lasciato i suoi vecchi amici, il football e le idee di suo padre alle spalle. Era un ragazzo d'oro, quello che Kim aveva sempre visto ma che continuava a essere nascosto sotto tutto quello schifo che lo circondava.
D'altro canto Luke era rimasto al vecchio Dan, quello che aveva spezzato il cuore a Kim, quello che andava dietro a Eddie, Dan che era sempre stato la cotta di Kim.
"Quell'idiota?" Luke alzò il tono, il che sembrò dare fastidio a Jimmy.
"Non dirmi che non sapevi che uscisse con noi anche quando Kim era ancora qui" Il ragazzo continuò a fumare la sua sigaretta con tranquillità sotto la veranda di casa Armstrong. Guardava il fumo che tanto amava.
"Sì lo sapevo ma direi che è un po' diverso ora, giuro che se si avvicina a Kim gli combino un casino" strinse le mani in due pugni.
"Hey calmati Rambo, ci ho già pensato io a metterlo in guardia, secondo te gli avrei mai potuto rendere le cose facili?" Jimmy guardò Luke furbo.
Luke a sua volta rimase quasi ipnotizzato dallo sguardo cattivo di Jimmy.
Poteva anche essere cambiato, capelli più in ordine, niente trucco, niente droga e sentimenti veri ma restava comunque il ragazzo protagonista di quelle storie terribili che gli aveva raccontato Kim.
Jesus of Suburbia.
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Era come un flashback, la stessa discoteca dell'ultima volta, la discoteca che aveva visto protagonisti di una rissa quei ragazzi e la squadra di football.
A Kim vennero i brividi solo a pensarci.
Scese dalla macchina con Luke e i suoi fratelli. C'erano Jimmy, Emily e Estelle ad aspettarli. Quasi si era scordata di come si facessero le cose qui nella sua città, dove tutti si conoscevano da una vita, i luoghi di ritrovo erano sempre gli stessi.
"Oh, eccovi finalmente" disse scocciato Jimmy.
"Manca comunque Dan no?" Disse Jakob e Kim sentì la mano di Luke stringersi di più alla sua.
Lo guardò, lui però non si mosse. Kim continuava a guardarlo fino a quando non lo trascinò poco lontano dal gruppetto.
Dall'altra parte del marciapiede Luke si sedette su una panchina fredda e si strofinò nervoso le mani sui jeans neri.
"Amore" sussurrò lei mettendo una mano sul suo viso tirato accarezzandolo sopra la sottile barba.
"Luke guardami" disse di nuovo.
Il ragazzo aveva gli occhi grandi, il piercing fra i denti e le spalle che tremavano per il freddo.
"Dovrei essere io quella nervosa no?" Rise la ragazza "e poi sai quanto ti amo, non c'è bisogno che fai così, per favore, mi fai solo sentire in colpa, voglio passare una piacevole serata in compagnia delle persone alle quali tengo di più, puoi fare questo piccolo sforzo per me?"
Luke guardò Kim negli occhi che quella sera erano più scuri stranamente, era sincera, lo era praticamente sempre. Le sorrise e annuì. Le prese la mano e la fece sedere su di lui.
Kim sussurrò un piccolo grazie vicino alle labbra di Luke che poi baciò.
Lui aveva ancora stretta la mano di lei che portò fra di loro. Guardò l'anello.
"Lo ha detto qualcuno a Dan?" Le chiese.
"Non credo, preferisco farlo io. Ma capirà, mi ha sempre appoggiata in tutto quello che faccio" neanche finì la frase che vide arrivare il ragazzo dal fondo della strada.
Dan era tale e quale, il suo ciuffo nero perfetto, un cappotto grigio e il sorriso luminoso.
Kim sorrise a sua volta vedendo uno dei pezzi del suo passato aggiungersi al puzzle mentre questo salutava Emily.
"Dai andiamo" tirò Luke per un braccio e andò a salutare Dan.
Il ragazzo non appena la vide intensificò il sorriso, si abbracciarono come due vecchi amici.
Emily sorrise divertita con Jakob vedendo Luke e Jimmy uno più innervosito dell'altro.
"Cavolo, quanto tempo" disse lui.
"È bello rivederti" disse lei sorridendo timida.
"Ciao Luke" disse Dan poi vedendo il ragazzo dietro Kim. Luke fece un cenno con la testa.
"Kim" la ragazza era così presa che neanche si accorse che con Dan era arrivata anche un'altra persona del suo passato.
Osservò la ragazzina dai capelli rossi e i vestiti scuri che le sorrideva con quel viso tenero.
"Roxy?"
HEEEEEYYY
Sì, sono viva.
Dopo una settimana sono riuscita ad aggiornare yay. Ma guardate che bel capitolo pieno di feels e Lukim♡
Spero di riuscire ad aggiornare presto, ALL THE LOVE.
Mar.
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Rage and Love
FanficKimberly Mary Armstrong, 17 anni e un carattere decisamente forte. Carattere ereditato dal padre, il famoso cantante/chitarrista dei Green Day, Billie Joe Armstrong. Ne va fiera, ma odia chi lo loda davanti a lei. E se a lodarlo fossero quattro rag...