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Kim e Jimmy stavano camminando per le strade innevate, stretti nei loro cappotti. La frangetta di Kim era bloccata dal berretto nero e gli stivaletti scalciavano i sassolini. Non sembrava passato un giorno. Eppure erano passati tre anni dal matrimonio di Luke e Kim e loro si amavano ancora come il primo giorno.

"Grazie dell'aiuto Kim, con queste cose sono un disastro" Jimmy guardò con la coda dell'occhio la sua amica sempre vestita di nero, il nero che l'aveva accompagnata durante la sua adolescenza e che continuava ad indossare perchè ormai era il suo colore e poi le donava.

"Tranquillo Jimmy, hai fatto bene a chiedere aiuto a me, la conosco almeno quanto te Emily" lei sorride con la testa bassa e pensò a quanto Luke e Jimmy fossero diversi.

All'apparenza Jimmy era il ragazzo sicuro di sé e senza paura e Luke quello più debole. Ma bastava guardare il modo in cui il ragazzo dagli occhi tempestosi stringeva la scatolina dell'anello per capire quanto fosse nervoso. Luke aveva fatto la proposta a Kim per conto suo, aveva fatto tutto solo, Kim ne era sicura perché i ragazzi non sapevano niente.

"Allora, ci sentiamo stasera?" Jimmy si grattò la nuca una volta davanti casa Hemmings.

"Ehm, certo, credo che mi chiamerà prima Emily" scherzò lei.

"Sempre se andrà tutto bene..." Jimmy piegò la testa di lato.

"Ma zitto, Emily ti ama da matti, non aspetta altro" detto questo, Kim entrò in casa ridacchiando.

"Hey Kimmy! Allora, avete fatto?" Luke era seduto sfinito sul divano, ma sorrideva.

Da quando avevano avuto il bambino si dormiva poco in casa. Jeremy aveva dei polmoni forti quando piangeva si sentiva per tutto il vicinato, tanto che Emily ogni tanto si presentava a casa dei ragazzi per aiutarli col figlio. Lei e Jimmy si erano trasferiti anche loro a Londra da un anno, Emily aveva una nuova compagnia di ballo e Jimmy era entrato nel mondo della musica grazie anche ad un aiuto di Luke.

"Il mio piccolino dorme?" Kim si affaccio sulla culla e vide il figlio succhiarsi il pollice in modo tenero.

"Che dici papino, andiamo a farci un bagno caldo?" Kim si avvicinò a Luke e lo baciò.

"Mh, caldo eh?"

E proprio quando la situazione si faceva intensa, squillò il telefono.

"Rispondo io" disse la ragazza.

"Pronto papà"

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"Sono così emozionata Emily!" Kim fece finta di essere commossa.

"Oh, risparmiati stronzetta, sapevi tutto, Jimmy ti dice sempre tutto" Emily le diede una spinta giocosa e Kim rise.

"Vero" la mora fece spallucce "Ma direi che era anche ora"

"Te la senti di andare in America con il bambino così piccolo?" le chiese la sua migliore amica dondolando la culla di Jeremy.

"Si, poi i miei devono assolutamente vederlo, anche i miei fratelli non vedono l'ora e poi sono così contenta che veniate anche tu e Jimmy, faranno un gran casino per il vostro fidanzamento, non vedo l'ora" Emily scosse la testa e continuarono a pranzare.

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"Ma guarda questo giovanotto, tutto suo nonno" da quando Kim e Luke erano arrivati a casa dei suoi con il bambino, Billie Joe non lo aveva lasciato un attimo. In effetti ricordava molto la famiglia di Kim come aspetto, la testa era ricoperta da un vortice di capelli neri e gli occhi erano chiari ma ancora non si capiva bene se verdi come Kim o azzurri come Luke.

"Papà dio santo lo farai diventare scemo" si lamentò Joey.

"Gli piaccio!" il padre esultò quando il bimbo gli sorrise. Lo faceva raramente.

"Luke, come stanno gli altri ragazzi?" chiese Jakob al ragazzo.

"Oh, va tutto bene grazie. Stiamo lavorando al prossimo cd" lui sorride fiero del suo lavoro.

"Quindi Emily e Jimmy si sposano, non mi sembra vero" la mamma di Kim era commossa "Mi sembra ieri che avevate 8 anni e giocavate sulla casa sull'albero"

"Già, a me sembra ieri che io e Luke eravamo seduti su quel divano e voi che ci dicevate che il nostro matrimonio non sarebbe stata una buona idea. Guardateci adesso, siamo una famiglia" rispose Kim.

"Si fanno degli errori, ci siamo ricreduti tutti" le disse Billie Joe.

"I genitori di Emily come l'hanno presa?" le chiese Joey.

"Diciamo che l'hanno presa meglio di quel che pensassimo" rise lei e anche Luke.

"Sarà un matrimonio diverso" Luke fece spallucce.

"Un po' come il nostro" gli fece notare Kim.

"Sono contenta che alla fine quei due si siano trovati"

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"Ti va di fare una passeggiata?" Luke lanciò a Kim il suo berretto di lana. Lei sbuffò quando le cadde sulla faccia.

"Sei odioso come il primo giorno Luke" Kim si alzò e si infilò le scarpe e il cappotto e uscirono di casa.

Camminarono per quelle vecchie e grige strade, erano innevate e l'aria era fredda ma non fastidiosa. A Kim piaceva, le piaceva ancora di più avvicinarsi al corpo di Luke per trovarci calore. Così si strinsero mentre avanzavano sul marciapiede.

Sembrava impossibile per lei trattenere i flashback che le proponeva la sua mente, venivano automaticamente. Il primo bacio con Luke sotto la veranda di casa sua, i giri in macchina con Ed Sheeran e Long Way Home, quando Luke era via e lei guardava in continuazione il suo dvd, quando piangeva di nascosto nella casa sull'albero, quando usciva con Dan e Jimmy non lo sapeva, il suo ultimo Natale qui, i baci rubati, le uscite in piena notte per andare a trovare Jimmy. Tanti ricordi che si accavallavano senza senso logico. Venivano così man mano che si guardava intorno.

"Mi è mancato questo posto" disse improvvisamente.

"Sai per te questa è casa ma sarà sempre speciale anche per me, ho passato fra i mesi più belli della mia vita qui" Luke le sorrise e lei lo strinse di più.

"Spero che Jeremy prenda da te" scherzò Kim.

"Perché scusa?"

"Beh immagina se uscisse fuori col mio caratteraccio. Credo sia una cosa genetica: io, papà, Joey, Jakob..." gli spiegò.

"Oh cielo, poi crescerà con Jimmy" Luke fece finta di essere terrorizzato.

"Tu scherzi..." Kim alzò gli occhi al cielo.

"Kim dimentica quella vita una volta per tutte ok? Sei completamente diversa, sei finalmente cresciuta, siamo sposati, abbiamo un bambino e una vita felice a Londra."

"Già, Londra rimane la mia vita attuale ma questa rimarrà sempre un pezzo di vita che non si può cancellare. Almeno spero di essere presente per Jeremy quando ne avrà bisogno e se ne avrà bisogno perché io non avevo nessuno fino a quando non sei arrivato tu"

I due si presero per mano e continuarono a camminare. Li affiancava un muro pieno di vecchi graffiti.

"Da dove vieni devi sempre saperlo, per ricordati chi eri prima. Ma questo non è tutto, si fanno delle scelte nella vita" Luke le mise un braccio intorno e Kim si sentì di nuovo presa dal suo calore.

"E io sono contenta di aver scelto te Luke" gli lasciò un bacio veloce.

"Non avrei potuto chiedere di meglio Kim"





THE END

Rage and LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora