Capitolo 35

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"Che dici mamma? Va bene?" Kim continuava ad aggiustare il suo vestito, insicura del suo aspetto.

"Sei davvero elegante tesoro, stai proprio bene" la madre la guardava amorevolmente mentre piegava qualche indumento precedentemente provato dalla figlia, seduta sul suo letto.

"Sono nervosa, è importante, Emily ci tiene e poi a teatro non ci vado mai e..."

"Kim"

"Sì mamma?"

"Stai tranquilla, non vedo il motivo di tale agitazione" confessò sua madre.

Ma il motivo c'era, ed era valido. Non sapeva se ci sarebbe stato Dan, se lui ed Eddie lo avevano detto a Emily e soprattutto se Jimmy sarebbe stato presente e cosa avrebbe fatto se glielo avessero detto.

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"Kimberly? Kimberly Armstrong?" Una voce anziana pronunciava dubbiosamente il suo nome. Il suo nome per intero.

"Maestra!" La ragazza dai capelli scuri quasi strillò. Si alzò per abbracciare la donna un po' più anziana di quel che lei ricordasse, mrs Dorin era sempre stata molto buona con Kim, era una peste ma e poco portata per la danza classica ma lei non glielo faceva pesare e la istruiva a pari livello con le altre.

"Anche lei qui?" chiese con occhi luccicanti Kim.

"Potevo perdermi la nostra Emily che si esibisce per la prima volta come prima ballerina di una compagnia tanto prestigiosa?" disse molto fiera di lei "e poi non potevo neanche perdermi l'occasione di essere stata la sua prima insegnante" la donna fece ridere la ragazza.

"Ma parliamo di te... Gesù Kimberly! Sembri una donna, come sei bella!" le sfiorò delicatamente il viso con le sue mani curate.

"Mi creda, mi è costato molto vestirmi così, l'ho fatto per Emily e poi sono la stessa peste che faceva volare il gesso nella sala da ballo" la corresse subito.

"Con chi sei?" chiese poi mrs Dorin, si guardava intorno facendo muovere i lunghi orecchini d'oro.

"Sola!" disse poi Kim constatando che Jimmy non c'era e che sarebbe stato meglio che Dan e il suo amico non si fossero avvicinati.

"Bene anch'io!" la donna aprì le braccia e poi prese posto affianco a quello di Kim.

"Son contenta di averla incontrata... Non mi andava di stare in mezzo a sconosciuti..."

"Kim" la sua voce era sottile, diversa dai solito, a malapena riconoscibile, ma comunque inconfondibile.

Jimmy era strano. Decisamente stretto in quell'abito nero e così ben stirato, la camicia non abbottonata del tutto e le scarpe lucide. I capelli aggiustati con del gel e ilviso pulito, senza la matita nera che metteva spesso.

"Jimmy sembri..." Kim quasi rise "non sembri tu" gli sorrise.

"Ehm si, mia madre mi ha detto che sarebbe stato elegante perciò..." fece spallucce mentre guardava a terra.

"Neanche al matrimonio di tuo padre eri vestito così" gli ricordò.

"Beh, al matrimonio neanche ci volevo venire a essere sinceri" si sedette affianco ala ragazza. "Parli tu poi, da quanndo ti pettini i capelli in quel..."

"Kim è il tuo ragazzo?" chiese curiosa la donna.

"No no" risposero entrambi frettolosamente.

"oh allora sei il fidanzato di Emily" sorrise speranzosa lei.

"Ma magari..." disse sottovoce Kim " è un nostro caro amico veramente, si chiama Jim... Benjamin"

"Kim che caz.."

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