Capitolo 52

436 34 25
                                    

Maggio

Kim cominciava a non sopportare il caldo, a sopportarlo ancora di meno quando era a scuola e le sue magliette con le stampe delle band si appiccicavano alla pelle. Era l'ultima ora della mattina e poi sarebbe andata a pranzo, moriva di fame.

Guardava scocciata il professore di matematica che la costringeva a sedersi in prima fila perché voleva tenerla "sott'occhio". Lasciava ai ragazzi sempre un paio di minuti di svago prima della campanella e quei due minuti Kim di solito li usava per scarabocchiare o per perdersi nel suo mondo.

Quando la campanella suonò fu la prima ad alzarsi e lasciare la classe sotto lo sguardo contrariato del professore. Non gliene importava comunque di quel che pensava.

Si precipitò in corridoio dove tanti ragazzi come lei, si dirigevano in mensa o all'armadietto.

"Kim" una voce sovrastò il caos del corridoio e lei si voltò per vedere chi la chiamasse. Dan le correva contro con un sorriso enorme, aveva una lettera in mano e la bretella dello zaino nell'altra.

"Dan, ciao" lo salutò lei ridendo "che succede?"

Lui sventolò davanti al suo viso una lettera, lei lesse qualcosa sopra, era dell'università a cui aveva fatto domanda.

"Non mi dire!" gli tolse la busta dalle mani e la aprì ma era stata precedentemente letta.

"Caro signor McCay siamo lieti di informarla che..." a Kim si illuminarono gli occhi.

"Oh mio Dio Dan! Ti hanno preso!!!" gridò Kim mentre lo abbracciava e lui rideva. Era davvero contento, glielo si leggeva in faccia. Avrebbe fatto quello che amava, disegnare, avrebbe studiato in un college con una borsa di studio e si sarebbe trasferito a Los Angeles.

"Si, è arrivata stamattina e per l'euforia mi hanno cacciato dalla classe alla prima ora addirittura hahaha" si grattò la nuca in imbarazzo.

"Su, andiamo a dirlo a Jimmy ed Emily!"

Così raggiunsero i due in mensa ed ebbero più o meno la stessa reazione di Kim.

Ultimamente Dan era una persona diversa, migliore. Era il vero Dan su 24h. Aveva lasciato il football con tutto il dolore possibile da parte della squadra, del coach, di Eddie ma soprattutto di suo padre. Aveva litigato con Eddie un paio di volte perché adesso diceva quello che pensava e non aveva una buona reputazione del suo ex migliore amico. Nonostante tutto Jimmy ci mise molto ad accettarlo quando all'inizio Kim lo invitava a uscire con loro, forse ci mise più tempo rispetto a quando arrivò Calum a casa di suo padre.

Emily e Jimmy erano ancora super innamorati come il primo giorno e la vita andava avanti liscia. Jimmy si era completamente tolto dai casini ed andava più spesso a trovare suo padre e la sua famiglia.

Kim si era messa sotto con lo studio per il suo ultimo anno al liceo e si preparava agli esami finali. Cercava di non pensare la maggior parte del tempo, se pensava tornava la depressione e non se lo poteva permettere. Si era legata molto a Dan ma sta volta in modo diverso, aveva scoperto una nuova persona e continuava a pensare a Luke insistentemente.

Ogni giorno c'era Skype, Facetime e tutto il resto ma gli mancava da morire e il pensiero che fra un paio di settimane sarebbe andata a trovarlo a Londra e che sarebbe rimasta con loro per giorni la faceva sorridere di continuo. Faceva il conto alla rovescia per la partenza.

Rage and LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora