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I giorni passarono finché nom arrivò sabato, ovvero la partita 3 contro 3 tra i primini insieme ai più grandi, Hinata, Kageyama e Tanaka contro Tsukishima, Yamaguchi e Daichi. La partita iniziò e vinse la squadra di Hinata.
"Allora T/n, hai pensato alla mia proposta sul club?" Mi chiese Kiyoko mentre prendeva uno scatolone.
"Quale proposta?" Ci interruppe Daichi.
"Bhe, dato che i nostri genitori vogliono che entriamo in un club e dato che Kiyoko mi conosce molto bene e sa che mi piace molto la pallavolo, ha proposto che mi unissi a voi come manager, ma devo schiarirmi ancora bene le idee..." risposi imbarazzata.
"Davvero? Sarebbe fantastico avere un'altra manager!" Esclamò Sugawara.
"Anch'io le avevo detto che sarebbe stato bello se fosse anche lei manager." Intervenne Hinata.
"Mi sento abbastanza aggirata in questo momento."
"Ah che cavolo cosa penso tanto a fare? Va bene, accetto la tua proposta Kiyoko." Dissi buttando le mani in aria.
"Bene, benvenuta nel club di pallavolo!" Esclamò il capitano sorridendo. Improvvisamente sentimmo un professore entrare urlando in palestra.
"Faremo un'amichevole! Affronteremo il liceo Ahoba Johsai, tra i migliori quattro della prefettura!" Esclamò agitando un pezzo di carta.
"Lui chi è?" Bisbigliai a Kiyoko.
"È Ittetsu Takeda, il responsabile del club di pallavolo."
"Ahoba Johsai, anche conosciuta come Seijoh." Farfugliò Kageyama.
"Il Seijoh? La scuola di Oikawa? E lui fa pure pallavolo lì. Oh cavolo..."
Tirai il tessuto della maglietta di mia sorella ansiosamente.
"Lì ci va Tōru..." borbottai. Kiyoko rimase un po' perplessa, ma poi spalancò gli occhi.
"Hm... sono sicura che non sarà un problema, al massimo puoi ignorarlo. Se la cosa ti mette in ansia puoi sempre invitare Kenma per cena per parlarne, tanto mamma e papà non ci sono stasera." Rispose accarezzandomi la spalla. Annuii esitante.
"Non va bene tutto ciò, non voglio incontrare quello scemo di nuovo..." Pensai mentre tutti parlavano continuamente della partita, che si sarà tenuta martedì questo. Andai a prendere il telefono per scrivere a Kenma.
-"Hey Kenma, come va? Stasera vuoi venire a cena da noi? Devo dirti una cosa che è successa oggi, è importante :/"
Lui non rispose subito, perché ovviamente anche lui aveva le sue attività del club, anche lui era in quello di pallavolo. Posai il telefono e tornai dal gruppo.
"Bene, è ora di mettere apposto." Disse Daichi iniziando a raccogliere i palloni in giro per la palestra.
"T/n, mi aiuti a smontare la rete, per favore?" Mi disse Kiyoko. La aiutai, presi la rete e andai verso il magazzino a posarla. Entrai e dentro era buio pesto, c'erano un sacco di cose, non sapevo dove mettere la rete.
"Hey ragazzi dove metto la re-" esclamai girandomi per trovare davanti a me Tsukishima con uno spazzolone tra le mani. Lo guardai negli occhi, iniziai a sentire caldo come l'ultima volta.
"Ehm..." borbottai.
"Sì?" Chiese lui.
"Sai dove mettere la rete, per caso?" Chiesi a testa bassa.
"Dammela pure, la metto apposto io." Disse poggiando lo spazzolone al muro e prendendo la rete dalle mie mani.
"Ah- grazie." Farfugliai.
"Come hai detto che ti chiamavi?" Disse riprendendo l'oggetto che prima teneva in mano e andando a metterlo apposto.
"T/n Shimizu."
"Bene, piacere di conoscerti."
"Strano che tu non mi abbia presa in giro stavolta." Dissi guardandolo male.
"Mi diverte provocare gli altri ma non lo faccio sempre." Disse pulendosi le mani sulla felpa per poi appoggiarle sui suoi fianchi, mi stava guardando.
"Ah- bhe sì... vero." Borbottai come una stupida, mi coprii la bocca con le mani.
"Riprenditi T/n! Smettila di emettere suoni."
"Stai bene?" Chiese Tsukishima. Annuii nervosamente iniziando a sentire sempre più caldo, soprattutto sulle mie guance. Il ragazzo emise una specie di risata trattenuta.
"Se lo dici tu." Disse confuso.
Uscii dal magazzino velocemente per poi prendere le mie cose e andarmene con mia sorella verso la fermata del bus.
Presi il telefono e Kenma aveva risposto al mio messaggio.
-"Ciao, io tutto bene. A me fa piacere cenare da voi stasera, è grave quello che è successo oggi?"
-"Ok, ora io son salita sul bus, tra poco dovrei essere a casa. Comunque sì, la cosa è grave."
-"Va bene, a dopo :)"
-"A dopo :)"
"Ok, Kenma stasera c'è da noi per cena." Dissi a Kiyoko.
"Perfetto, comunque non devi preoccuparti tanto per Oikawa. Invece dovresti preoccuparti di trovare qualcun altro a scuola, così lo dimentichi per smepre quello." Rispose con il suo solito sorriso sereno.
"Tipo Tsukishima. No cosa? No assolutamente no."
"Eh... non Tsukishima..." bisbigliai.
"Cosa?"
"Niente!"
Appena tornate a casa io iniziai a preparare la tavola e Kiyoko si mise subito a cucinare. Il campanello suonò. Aprii la porta e salutai Kenma. Ci sedemmo a tavola e il ragazzo mi chiese cosa fosse successo.
"Oggi sono entrata a far parte del club di pallavolo maschile come manager e subito dopo aver accettato la proposta, che per la cronaca me l'aveva fatta Kiyoko, un professore è entrato in palestra dicendo che faremo un'amichevole con il Seijoh."
"Ma quella non è la scuola di Oikawa?" Chiese Kenma spalancando gli occhi.
"Esatto! Cosa faccio adesso?" Esclamai sbattendo la testa sul tavolo.
"Puoi sempre non andarci."
"A meno che T/n non sia malata non può mancare, ma io so come lei si comporta se fa finta e anche se fosse non sono brava a mentire." Intervenne Kiyoko.
"Anche perché prendersi un raffreddore a settembre con questo sole non è credibile." Aggiunsi.
Calò un silenzio tra me e il mio migliore amico dove entrambi pensavamo a cosa fare in caso il mio ex ragazzo venisse a parlarmi, dato che quando ho rotto con lui me ne sono andata subito, senza che lui spiegasse, ma non doveva dire nulla. L'avevo visto baciare un'altra, mi stava tradendo, punto e basta.
"Cerca di essere molto fredda se cerca parlarti." Suggerì Kenma mentre mia sorella metteva la cena davanti a noi.
"Come faccio io quando sto con persone con cui non ho un rapporto fantastico." Continuò mentre io iniziavo a mangiare.
"Potrei dirgli una cosa come 'hai già detto abbastanza' e poi me ne vado, secondo me lo lascerebbe senza parole." Dissi a bocca piena.
"T/n non parlare a bocca piena e comunque non iniziare con le tue fantasie." Disse Kiyoko ridacchiando.

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora