Il giorno dopo passai tutto il tempo libero con Kenma e Kuroo, colazione pranzo e cena. Mi chiedevo quando Kei sarebbe venuto per parlarmi.
"Magari da come gli ho risposto ieri sera ha capito che non voglio più parlargli." Pensai nei dormitori con i miei due amici del Nekoma. Bussarono alla porta.
"Avanti." Disse il capitano.
Spuntò Kei.
"Ti stavo cercando. Dobbiamo parlare." Mi disse entrando.
"Sì." Mi alzai e uscii con il ragazzo per chiarire la situazione. Chiudemmo la porta.
"Ho esagerato." Facemmo entrambi in coro.
"No, è colpa mia." Continuammo, sospirai.
"Inizio io." Mi fermò. Restai in silenzio.
"Penso di avere esagerato con la gelosia l'altro giorno. Hai toccato un tasto dolente per me, però non era un buon motivo per urlarti addosso e dirti che non volevo vederti. Sono stato un idiota e avrei dovuto pensare prima di dirti quelle cose."
"Non sei un idiota, avevi un buon motivo per arrabbiarti con me, non avrei mai dovuto dire quella cosa su Hinata in bus, sapevo che ti rendeva geloso ma l'ho realizzato dopo e non pensavo ti saresti arrabbiato così tanto con me." Risposi mentre camminavamo verso i dormitori del Karasuno.
"No, no. È colpa mia."
"No, la colpa è mia. Non avrei mai dovuto lamentarmi tanto con te sulla pallavolo e del perché per te è solo un sport. Davvero, non volevo farti arrabbiare così tanto. Mi dispiace." Lo interruppi.
"Diciamo che abbiamo sbagliato entrambi, anche se non la penso così. Mi dispiace." Rispose sospirando.
"Ti prego però, non farti del male per colpa mia. Non riuscirei a sopportare sapere che la ragazza che amo si fa male per colpa del sottoscritto." Continuò prendendomi delicatamente le braccia. Arrossii, ma poi mi venne da piangere.
"Hey, non piangere."
"Perché dobbiamo sempre litigare?" Singhiozzai.
"Succede quando hai una relazione con qualcuno, poi se sei con me che sono geloso fino al midollo ce ne saranno un po' di litigate." Ridacchiò abbracciandomi. Sprofondai la faccia nel suo petto e lui mi baciò la testa tante volte velocemente.
"Dobbiamo lavorare sulla tua gelosia."
"Lo so, lo so." Rispose tra un bacio sulla fronte e l'altro. Restò attaccato a me.
"Ok, forse dovremmo staccarci o qualcuno ci vedrà."
"Non mi interessa." Rispose stringendomi più forte. Mi prese per le guance ed iniziò a baciarmi tutto il viso.
"È inutile che provi a farmi compassione così, e sei lo stesso perdonato." Sbottai cercando di allontanarmi fallendo miseramente. Lui continuò, anche se eravamo in un posto dove potevano facilmente vederci tutti, sembrava quasi che aspettasse qualcuno accorgersi di noi, così che capissero che stavamo insieme.
Per quanto inaspettato, era molto carino da parte sua.
Andai a dormire sollevata ma allo stesso tempo mi sentivo molto strana, era come se un po' mi fossi allontanata da Kei dopo questo, non sapevo perché. Lo amavo con tutto il mio cuore quindi non sapevo cosa fosse andato storto, forse il fatto che mi ha urlato mi ha fatta stare un po' troppo male? Cercai di non pensarci molto e mi addormentai.
Il giorno dopo fu l'ultimo del ritiro, saremmo tornati ad allenarci per i campionati primaverili, eppure i ragazzi erano migliorati sempre di più in questi giorni. Avevano imparato nuove tecniche di attacco e difesa, mi sentivo molto orgogliosa di loro. Hinata e Kageyama finalmente avevano fatto pace e non c'era più tensione nell'aria.
Appena tornati a casa il resto andò normale, ci fu solo una cosa che mi passò per la testa per tutta la vacanza.
"La festa di inizio periodo di cui Yamaguchi mi aveva parlato." Pensai mentre Kei mi scriveva che sarebbe arrivato a casa mia tra pochissimo. Infatti dopo qualche minuto arrivò per stare un po' con me a casa mia, dato che non c'era nessuno al momento.
"Gli chiederò se vuole venire con me alla festa di inizio periodo, ma non so se accetterà." Pensai salendo le scale verso camera mia col ragazzo. Appena seduti sul letto gli feci la fatidica domanda.
"Ecco, sai che ci sarà una festa di inizio periodo a breve, no?" Iniziai la conversazione timidamente. Il mio ragazzo mi lanciò un'occhiataccia.
"Se pensi di chiedermi di venire la risposta è no, T/n. Odio le feste."
"Oh, ma perché? Neanche per la tua ragazza lo fai?" Mi lamentai divincolandomi come una bimba di cinque anni. Kei scosse la testa con un'espressione molto infastidita.
"Ma Yamaguchi ha detto che dobbiamo andare in coppie."
"Quindi?" Domandò confuso.
"Pensaci bene. Se tu non vieni altri ragazzi mi chiederanno se ho qualcuno con cui andare." Il ragazzo sospirò tra le mie parole. "Non posso andare da sola, e se te lo chiedi Yamaguchi ha già qualcuno. Sicuramente non ci andrei con Hinata, ti farebbe infuriare quella cosa, no?" Il ragazzo mi interruppe con un 'Esattamente.' "Ecco, io ci voglio andare ma non ci voglio andare da sola." Finii di parlare.
Kei sospirò. Non sapeva cosa fare, l'avevo messo all'angolo. O sarebbe venuto anche lui o sarei andata con un altro ragazzo, che non era Yamaguchi.
"Ci penso." Sbottò girandosi dalla parte opposta. Lo ringraziai molto compiaciuta.
"Brava T/n, sei stata molto intelligente almeno stavolta." Mi dissi soddisfatta. Restammo in silenzio.
"Ci hai pensato?" Chiesi inclinando la testa cercando di farmi guardare in faccia.
"No T/n, non ci ho pensato." Sbuffò arrabbiato.
"E dai, non arrabbiarti. So che le feste non sono il tuo tipo di divertimento, ma almeno con la tua ragazza puoi provare, no?"
Un altro sbuffo annoiato uscì dalla sua bocca, la testa tenuta su dal suo palmo cadde a peso morto.
"Hai vinto, ma se non mi piace me ne vado subito e ti lascio lì." Esclamò strizzandomi le guance con una sola mano.
"Oh certo, così altri ragazzi potranno provarci con me."
Una specie di grugnito arrabbiato si sentì nella stanza, era il ragazzo che accettava la sconfitta. Gli sorrisi soddisfatta e felice allo stesso tempo. Un calmo e pacato 'grazie' uscì dalla mia bocca, mentre Kei si avvicinava a me molto infastidito e mi faceva star zitta con un veloce bacio a stampo.
"Non mi aiuta molto a controllare la mia gelosia il fatto che tu mi provochi così tanto, sai?" Mi sorrise nervoso.
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La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfiction🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...