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Dopo la pausa pranzo le lezioni continuarono e finalmente la giornata finì, ma non potevo tornare a casa perché dovevo stare con mia sorella alle sue attività pomeridiane, lei era la manager del club di pallavolo maschile. Prima di entrare nella palestra mi fermai alle macchinette vicine per prendere qualcosa da sgranocchiare.
"Oh guarda chi si rivede!" Sentii una voce familiare dietro di me. Mi girai e c'era il ragazzo alto che avevo mandato a quel paese stamattina. Era insieme ad un altro ragazzo un po' più basso con i capelli di un verde scuro e gli occhi marroni che ridacchiava insieme a lui.
"Il nano da giardino." Continuò con un sorriso compiaciuto nel vedere la mia espressione schifata.
"Ah ma non era un'allucinazione quella di prima, non sapevo che il brontosauro non si fosse ancora estinto." Risposi con un sorriso snob. Il ragazzo ritornò serio e se ne andò insieme al suo amichetto.
Kiyoko arrivò, mi prese per il braccio delicatamente e mi portò da qualche parte che non mi ricordo.
"Mi serve una mano a portare delle cose in palestra dai ragazzi." Disse con la sua solita voce pacata e calma. Io la seguii perché ormai ero là e poi cos'altro potevo fare?
Prendemmo tutto quello per i membri del club e tornammo verso la palestra, per trovare la porta chiusa con due ragazzi davanti che urlavano.
"Scusate?" li interruppe Kiyoko, i due si girarono e, come succede sempre, si incantarono davanti alla bellezza di mia sorella.
"Potremmo passare?" Continuò.
"Hey ma tu sei quello seduto vicino a me in classe mia." Dissi sorpresa al ragazzo con i capelli arancioni.
"Ah vero, ma non mi sono presentato, mi chiamo Hinata Shoyo!" Esclamò mentre mi stringeva la mano molto nervosamente. I due ragazzi ci fecero entrare e subito un ragazzo pelato si mise davanti a noi per salutare Kiyoko.
"Aspetta ti do una mano con quelle cose-" disse prima di essere interrotto da mia sorella dicendo che ce la faceva da sola insieme a me, solo lì quello pelato mi notò.
"E tu chi sei? Sei la nuova manager?" Chiese sorridente.
"Manager? Io non sono una manager, mia sorella lo è."
"No, Kiyoko è la manager, io sono qui solo perché dobbiamo tornare a casa insieme." Risposi imbarazzata.
"Chi era quello?" Bisbigliai.
"Lui è Tanaka, è del secondo anno. È molto... particolare diciamola così."
"Ciao Shimizu!" Sentii una voce dietro di noi e ci girammo allo stesso tempo, davanti a noi c'erano due ragazzi, uno dai capelli grigi e l'altro dai capelli castani.
"Ciao Daichi, ciao Sugawara." Rispose tranquillamente mia sorella. I due ragazzi mi guardarono.
"Tu devi essere la sorella della nostra manager, piacere di conoscerti io sono Daichi Sawamura, il capitano del club di pallavolo." Disse quello castano.
"Come fai a sapere che sono sua sorella?" Chiesi confusa.
"Bhe si capisce abbastanza, vi assomigliate molto, ma Shimizu mi aveva avvisato che oggi saresti rimasta qui con noi."
"Ah, ha senso."
"Io invece sono Sugawara Kōshi, sono il vice capitano." Disse quello coi capelli grigi. Mi presentai anch'io e poi, finito di mettere le cose apposto, andai a sedermi sul pavimento a guardare i ragazzi giocare a pallavolo.
"Che figo però sarebbe giocare un po' con questi, non son bravissima però mi piace giocare a pallavolo." Pensai mentre mi alzavo e mi avvicinavo a Kiyoko, che guardava i ragazzi allenarsi.
"Hey, non è che posso prendere un pallone e far qualche palleggio?" Le chiesi.
"Non saprei, dovrei chiedere ai ragazzi, se andasse la palla in campo qualcuno potrebbe non vederla e inciamparci. Ragazzi? Non è che mia sorella può prendere un pallone? Si annoia."
Tutti e tre i ragazzi mi guardarono. Finché a Sugawara non venne un'idea.
"Ma perché non le facciamo ricevere i palloni che schiacciamo, Daichi?" Propose girandosi verso il capitano.
"Non saprei, non sono bravissima." Fermai il ragazzo.
"Bhe allora ti alleni no?" Si intromise Tanaka. Ci girammo tutti verso Daichi, che disse di sì, allora andai dalla parte opposta del campo e mi preparai a prendere i più palloni possibili, sorprendentemente non feci troppo schifo, però ero molto stanca.
"Che stanchezza, mi fan male gli avambracci..." mi lamentai con mia sorella.
"Immagina i ragazzi del club che fanno il triplo di quello che tu hai fatto oggi come si sentono." Rispose ridacchiando mentre uscivamo dalla palestra. Davanti a me trovai ancora i due ragazzi di prima.
"Ma siete ancora qui? Che avete fatto tutto questo tempo fuori dalla palestra a guardare la porta?" Chiesi confusa.
"Non ci hanno fatto entrare perché abbiamo fatto salta-" spiegò Hinata prima di essere fermato improvvisamente dall'altro ragazzo.
"Nessuno deve saperlo idiota!" Gli urlò arrabbiato.
Salutai il mio compagno di banco e me ne tornai finalmente a casa. Appena salita sul bus presi il telefono avevo un messaggio da Kenma.
-"Com'è andato il primo giorno al Karasuno? :)"
-"Tutto bene, ma c'era un ragazzo un po' scassa palle, poi ti racconto tutto. A te com'è andato il primo giorno in seconda superiore?"
Il mio migliore amico rispose subito.
-"È andato bene."
Chiusi il telefono e guardai il finestrino per guardare cosa c'era fuori dal bus.
"Allora, hai visto qualcuno di carino in giro per la scuola?" Chiese Kiyoko, che era seduta vicino a me. Io arrossii a quelle parole.
"Kiyoko! Mi sono appena lasciata! Comunque no non penso abbia visto nessuno di carino se non quello alto e biondo con gli occhiali di cui ti parlavo, quello con cui ero andata a sbattere contro stamattina, ma è molto scortese."
Finalmente tornai a casa e appena entrata in camera mia chiamai Kenma per raccontargli tutto del primo giorno di scuola.
-"Certo che come primo giorno di scuola non è la migliore delle cose andare a sbattere contro un ragazzo." Disse il ragazzo attraverso il telefono.
-"Già, però anche lui stava guardando da tutt'altra parte quando ci siamo scontrati."
-"Bhe ma chissà, magari ci farai amicizia e forse vi innamorerete." Disse ridacchiando.
-"Kenma! Anche tu con questa storia? Ti sei messo d'accordo con mia sorella per caso? Mi sono appena lasciata con Oikawa!"
-"Sì ma così fai prima a dimenticare quello là. Comunque devo andare perché è ora di cena, ciao T/n."
-"Ciao, ci sentiamo domani."

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora