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"E se pensi che Hinata sia migliore di te allora potrebbe essere anche vero. Tu continui a dire che per te la pallavolo è solo uno sport, metti il minimo sforzo in ogni azione che fai, è per questo che lui ti sta superando, devi impegnarti di più." Continuai.
"Tu non sai perché io dico che quella sciocchezza di sport è solo uno sport, cosa ne vuoi sapere tu di perché lo penso, T/n?" Quasi mi urlò addosso, era molto arrabbiato. Restai in silenzio a testa bassa.
"Per me la pallavolo è solo uno sport, nient'altro, e tu non sai cosa ho passato per pensarlo. E per carità, è vero quello che hai detto sul mio minimo sforzo e quant'altro vuoi, ma la verità è che non mi interessa della pallavolo." Continuò con lo stesso tono di voce.
"Non ce la faccio, devo graffiarmi le gambe altrimenti non resto calma."
Cercando il più possibile di non farmi vedere, feci scivolare la mia mano all'estremità dei miei pantaloncini ed iniziai a fare su e giù con le mie unghie lentamente, ma molto violentemente.
"Perché allora sei in questo club se non ti interessa?" Risposi con la voce che iniziava a tremarmi.
"Ci eravamo detti che non volevamo più litigare e invece eccoci qua."
"Sai una cosa? Tu non sai nulla di cosa mi è successo e non puoi neanche permetterti di chiedermi il perché io sono in questo club. Ora, se non ti dispiace, vado da qualche altra parte così non devo sentirti, o vederti." Sbottò andando verso la porta della stanza.
"O vederti, questa ha fatto male." Mi risuonò l'ultima frase che mi disse Kei. La porta si aprii con un rumoroso cigolio.
"Avevamo detto che non volevamo più litigare." Borbottai graffiandomi la coscia sinistra sempre più velocemente. Lui non disse nulla, sentii solo uno sbam che mi fece leggermente sobbalzare.
"Non posso neanche dire che si è arrabbiato per una cosa inutile, ha un complesso di inferiorità molto incasinato. La mia era solo un'osservazione però.
Sì, ma dovevo per forza fare quell'osservazione davanti a lui?" La mia testa rimbombava sentendo la mia voce interna parlarsi.
Neanche aveva notato che mi stavo facendo del male.
"Non gli interessa più di me? Si è stancato, come Tōru. Non ne vuole più sapere di me. Questa volta l'ho davvero fatto arrabbiare, non l'avevo mai visto così incazzato."
Le lacrime iniziarono ad offuscarmi la vista. Corsi nel dormitorio del Nekoma per cercare il mio migliore amico, ormai la cena si era conclusa. Bussai timidamente.
"Avanti." Sentii la voce di Kuroo. La porta scorrevole fece un rumore scomodo mentre la aprivo di qualche centimetro per far spuntare solo la testa.
"Per caso c'è Kenma?" chiesi con la voce che mi tremava sempre di più. Nella stanza c'era solo il suo migliore amico.
"No, è a farsi la doccia con gli altri, T/n. Ma stai bene? Hai gli occhi molto lucidi." Chiese aprendo tutta la porta e facendomi entrare, scossi leggermente la testa.
"Ho bisogno di Kenma ora." Borbottai.
"Arriverà tra poco, ma che è successo?"
Feci due respiri profondi.
"Ho litigato con Kei, penso di averla fatta grossa stavolta."
"Oh no T/n, vuoi parlarne con me mentre aspetti Kenma?" Chiese chiudendo la stanza dove dormivano quelli del Nekoma. Il mio respiro si appesantì sempre di più.
"Hey. Hey, hey, T/n. Tranquilla." Mi chiamò Kuroo ansiosamente.
"Guardami." Continuò schioccando le dita davanti al mio viso, come faceva Kei. Alzai la testa.
"Andrà tutto bene."
"No, non andrà tutto bene."
Kuroo aprì le braccia e mi fece segno di avvicinarmi. Lo strinsi forte.
"So che non sei attaccata a me come lo sei con Kenma, però sai che semmai litigherai di nuovo con quel quattrocchi e avrai bisogno di consigli, io ci sarò sempre. Non sarò a fare la doccia." Scherzò accarezzandomi la testa. Ridacchiai alla sua battuta.
"Vedi? Sembri già star meglio, vedrai che si sistemerà tutto. Quando ho visto come Tsukishima si comportava con te avevo già capito che voleva solo te. Lui ti ama e sai che anche lui sta male quando litighi con lui." Continuò.
"Io spero che si sistemerà tutto, perché lo amo tanto anche io." Borbottai con la faccia sotterrata nel petto del ragazzo. Sentii la porta aprirsi.
"Kuroo Tetsurō! Cosa stai facendo abbracciato ad una di quelle manager divine del Karasuno?" Esclamò il ragazzo coi capelli alla moicana del Nekoma.
"Yamamoto! Vattene, non è il momento adatto per prendertela con me perché sono con la mia amica ora. E Kenma vieni subito qui!" Urlò Kuroo indicando il mio migliore amico, aveva ancora i capelli bagnaticci dalla doccia ed era molto preoccupato nel vedermi con gli occhi rossi, gonfi e stracolmi di lacrime. Si fece strada fra i ragazzi e chiuse fuori tutti.
"Che è successo?" Chiese molto allarmato.
Raccontai tutta la storia ai due mentre Kenma rimaneva abbracciato a me, era una cosa che mi serviva davvero in quel momento, un abbraccio lungo quasi un'ora.
"Non sono il migliore a dare consigli sulle relazioni, però so che si sistemerà tutto. E se si comporterà male con te come Oikawa ha fatto, sappi che chiamerò Kuroo per menarlo." Sbottò irritato.
"Non andrai direttamente tu?" Chiesi ridacchiando.
"Ma ti pare, mi metterebbe a tappeto l'istante che lo tocco."
"E comunque in questo caso solo io posso aiutarti T/n, il tuo secondo migliore amico Kuroo, non Kenma, lui non sa nulla di relazioni." Intervenne il ragazzo dai capelli neri accarezzandomi i capelli.

Tsukishima's Pov:
Dopo essermi fatto una bella camminata calmante dopo quella situazione, decisi di tornare al dormitorio per andare a letto.
"E dai ragazzi, fateci entrare." Sentii da lontano alcuni del Nekoma bussare al loro dormitorio, non erano fatti miei, quindi continuai a camminare finché non gli arrivai accanto.
"Avete visto come Kenma era preoccupato per quella ragazza? Non ho mai, mai visto i suoi occhi così vivaci." Disse un altro.
"Staranno parlando di T/n?" Pensai sorpassandoli a malapena.
"Hey, tu! Tu del Karasuno, vieni a riprenderti una delle vostre manager, vogliamo anche dormire!" Esclamò un ragazzo diverso. Mi girai verso di loro, il ragazzo con il taglio alla moicana mi si avvicinò.
"E se riesci magari passami anche il suo numero, voglio vedere se le piaccio. È così bassa, ma quei capelli corvini la fanno sembrare così misteriosa e, d'altro canto, assomiglia un sacco a sua sorella del terzo anno."
"Che idiota, T/n non lo vorrebbe mai. Questo qua non avrebbe mai una chance con lei, assomiglia troppo a Tanaka. Magari fosse come Hinata le piacerebbe, dato che lo ammira così tanto." Pensai stringendo i pugni.
"Stai parlando della mia ragazza, sai?"

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora