Dopo un po' arrivarono Kiyoko e i miei genitori, che impazzirono per il fatto che finalmente ero sveglia e non morta. Fecero qualche test per assicurarsi che fossi intatta senza nessun problema. Tutto sembrava essere apposto, le infermiere mi informarono che sarei potuta andarmene domani. Menomale che era sabato. Restai ancora un po' con Kei a parlare del più e del meno.
"Stavo pensando..."
"Dimmi." Risposi mentre ci tenevamo per mano.
"La sera che ti hanno investita e te sei andata in coma... ti ho detto che ti amo. Immagina se non l'avessi detto e tu fossi... bhe... morta."
"Non dirlo neanche!" Esclamai un po' innervosita.
"Non volevo farti preoccupare... però sono felice di averti detto che ti amo."
Sorrisi al ragazzo, con le lacrime agli occhi.
"Non piangere. E comunque sono felice anch'io che tu me l'abbia detto, ero al settimo cielo quando ho sentito quelle parole."
"Posso alzarmi?" Chiesi cercando di mettermi in piedi.
"Assolutamente no." Rispose Kei spingendomi leggermente indietro.
"Ma voglio farmi una passeggiata."
"No, tu resti qui, non voglio ti succeda qualcosa."
Sbuffai annoiata e incrociai le braccia.
"Non arrabbiarti, l'hanno detto anche le infermiere, devo controllarti mentre sono in visita o magari vai in giro e poi ti fai male."
"Posso almeno un bacio?" Chiesi facendo gli occhi da cucciolo.
"Non sai quanto vorrei baciarti in questo momento, ma voglio aspettare che tu esca dall'ospedale per farlo come si deve. Non è il miglior posto dove baciarsi, questo." Rispose lui sorridendo imbarazzato. Mi offesi ancora di più. Non posso farmi una passeggiata, non posso avere un bacio dal mio ragazzo, cosa devo fare?
"Ok piccioncini, tempo delle visite finito!" Esclamò una simpatica infermiera facendo segno al biondino di andarsene.
"È ora di cena signorina." Continuò mentre Kei mi accarezzava la testa.
"Hai un po' di ematoma sotto gli occhi, comunque." Mi provocò ridendo.
"Hey! Mi sono appena svegliata da un coma, non mettermi pressione!"
Salutai il ragazzo e l'infermiera simpatica entrò con un carrello con la mia cena.
"Certo che il cibo in ospedale non è dei migliori." Borbottai vedendo l'obbrobrio che avevo davanti.
"Ti devi accontentare, tanto domani mattina vieni dimessa."
"Mi manca il cibo della madre del mio ragazzo..."
"Intendi il biondino alto che se n'è appena andato?" Chiese la signora. Annuii con un grande sorriso.
"Sembra che ti faccia felice, e anche te a lui."
"Ha detto che sono la sua felicità, e ovviamente io gli ho detto che anche lui lo è per me."
"Ah, quanto vorrei avere una relazione come la tua cara, dopo due divorzi non sai più cosa fare nella tua vita." Disse l'infermiera sospirando mentre usciva dalla mia stanza. Ridacchiai leggermente. Sentii qualcosa vibrare sul comodino vicino al mio letto.
"Il mio telefono..."
Lo presi velocemente, Kenma mi stava chiamando. Risposi.
"Hey Kenma."
"T/n! Oh allora è vero che ti sei svegliata. Io e mia madre siamo andati a casa tua per portare qualcosa ai tuoi genitori e tua sorella per tirarli su, ma Kiyoko ha detto che oggi ti sei svegliata." Esclamò tutto d'un fiato.
"Sì, ma sembra che tu abbia un po' di fiatone, stai correndo per caso?" Chiesi sentendolo soffrire così.
"Sì, sto correndo con Kuroo verso l'ospedale per venire a trovarti."
"Ciao T/n! Sono felice che tu stia bene!" Sentii l'amico di Kenma urlare in sottofondo.
"Ah, sono contenta, ma ora mi hanno appena portato la cena, non so se vi faranno entrare."
"Bhe, prova a chiedere, perché io non torno indietro, siamo quasi qui."
"Ok, a dopo."
Chiusi la chiamata e schiacciai il bottone per chiamare le infermiere, tornò quella simpatica.
"Dimmi tesoro, tutto bene?" Chiese andando verso la finestra della stanza per tirare giù la tendina, il sole stava tramontando.
"Mi stavo chiedendo... due miei amici stanno correndo ora per venire a trovarmi, possono farmi una visita mentre mangio o sarebbe meglio di no?"
"Oh cara, non puoi avere visite durante i pasti, ma se finisci prima che i tuoi amici arrivino allora non ci sarà nessun problema, tanto sono io in turno reception oggi."
Iniziai ad ingozzarmi per finire la cena velocemente, ma venendo sgridata dalla signora che mi diceva di masticare lentamente, altrimenti mi sarei strozzata. Fortunatamente finii in tempo e l'infermiera fece entrare i due ragazzi, che erano sudati marci.
"T/n!" Esclamò Kenma avvicinandosi per darmi un abbraccio mentre ero seduta, sembrava stesse piangendo un po'. Kuroo fece come il mio migliore amico, ma lui sembrava più calmo. Parlammo per un po' finché non spuntò un argomento interessante.
"Sai T/n, quando sono venuto a trovarti mentre eri ancora in coma, è successa una cosa strana. C'era il tuo ragazzo, quello lì... Tsukishima. E lui era un po' arrabbiato con me per il fatto che sono il tuo migliore amico e non ero mai venuto a trovarti."
"Perché eri a Tokyo per i preliminari, vero?" Continuai la frase di Kenma.
"Sì, come fai a saperlo?"
"Vi ho sentiti litigare..." risposi imbarazzata.
"Ecco perché il tuo battito cardiaco si era alzato!"
"Ecco cos'era quel bip!" Esclamai arrabbiata, poco più in su di me c'era uno schermo, che misurava il mio battito cardiaco, continuava a fare un bip molto fastidioso.
Kuroo iniziò a ridere vedendomi così innervosita da quel coso del demonio.
"Quando ti dimettono?" Chiese l'amico di Kenma.
"Domani mattina, Kei ha detto che mi viene a prendere e... lasciate stare." Mi fermai nascondendo un sorrisetto.
"E cosa? Cosa dovete fare te e il tuo ragazzo?"
"Stavolta è il mio ragazzo per davvero."
"Non hai detto nulla quando l'ho chiamato 'il tuo ragazzo'... quindi state insieme?" Esitai un attimo, ma poi annuii emozionata. Raccontai tutta la storia ai due ragazzi.
"Spero che non farà come Oikawa..." borbottò Kenma arrabbiato.
"Non penso che Tsukishima sia così... sembra molto felice attorno a te, come hai detto infatti, sei la sua felicità." Intervenne Kuroo.
"Comunque non so se sai questa cosa, ma la tua scuola farà un ritiro con noi e altre tre scuole, l'ha invitata il nostro coach, ma non penso che il club lo sappia ancora, quindi acqua in bocca!" Continuò il ragazzo coi capelli neri.
"Davvero? Forte, così staremo assieme ogni giorno, Kenma!"
"Attenta che c'è anche il tuo ragazzo!" Mi disse il mio migliore amico con un piccolo sorrisetto.
L'infermiera simpatica entrò nella mia stanza.
"Ok ragazzi, la visita è finita e tu devi andare a dormire!"
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La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfiction🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...