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Quando ritornai a scuola tutti i miei compagni di classe furono felici di vedermi e anche tutto il club di pallavolo, anche se mi avevano già incontrata il giorno in cui mi avevano dimessa.
Appena finite le attività di pallavolo, più presto del solito, i ragazzi decisero di fare un po' di corsa su per una salita di strada, Kiyoko li seguii, dato che avevamo un po' di tempo prima che il nostro bus arrivasse. Io invece decisi di farmi un giretto vicino cercando un posto dove studiare un po' di argomenti fatti i giorni in cui ero in ospedale. Camminando in giro mi accorsi di essermi persa. Scrivendo mentre camminavo sentii qualcuno chiamarmi.
"T/n! Che ci fai qui in giro?" Esclamò la voce di Hinata salutandomi, era con il suo amichetto Kageyama.
"Potrei farvi la stessa domanda, non eravate a correre sulla salita vicino alla scuola?" Chiesi continuando a scrivere.
"Ci siamo persi." Risuonarono in coro alzando la testa ai cartelli stradali.
"Siamo vicino alla scuola dove va Ushijima!" Esclamò il mandarino.
"Chi?" Chiesi alzando lo sguardo verso i due, un ragazzo alto e robusto con un'espressione impassibile ci stava guardando.
"Avete bisogno di qualcosa?" Chiese, la sua voce era molto roca, che fosse lui quell'Ushijima? Il duo di scemi si girò tremando.
Quel ragazzo aveva sulla sua felpa bianca la sigla del Giappone con la bandiera vicino.
"È in una squadra nazionale?" Pensai abbassando la testa continuando a scrivere appunti sul mio quaderno.
"T/n, vieni con noi?" Esclamò Hinata mentre iniziava a correre leggermente. Seguii i due e Ushijima correndo, non so come facevano a star dietro a quello spilungone e neanche io sapevo come avevo fatto a non perderli per strada. Arrivammo alla scuola Shiratorizawa, era enorme, così grande tanto che aveva i cavalli e tanto di una specie di cartelli stradali, era bellissima.
"Potevo venire qui anziché al Karasuno, ma invece no, lì c'è mia sorella, i miei eran preoccupati per me dopo quello che era successo a mia sorella. Però se non fossi entrata al Karasuno non avrei mai incontrato Kei, forse è meglio così." Pensai seguendo il ragazzo robusto avvicinarsi alla palestra del club di pallavolo.
Mi girai dietro di me cercando i due imbranati.
"Hinata e Kageyama si sono persi." Borbottai rivoltandomi verso Ushijima.
"La scuola è così grande che anch'io mi ci perderei, anche se sono al terzo anno." Rispose secco. Ripresi la penna in mano e aprii il mio quaderno degli appunti.
"Perché hai portato un quaderno in giro?" Chiese il ragazzo alto.
"Devo recuperare le lezioni dell'ultimo mese, sono stata assente a scuola." Risposi mentre lui si avvicinava silenziosamente per vedere gli argomenti.
"Ah, sei di prima, si vede." Borbottò lui. Mi girai abbastanza offesa.
"L'hai detto per la mia altezza?" Chiesi infastidita a metà viso girato per guardarlo male.
"No, non volevo offenderti."
Sbuffai con un sorriso mezzo divertito e continuai a scrivere mentre Ushijima spiava i miei appunti.
"Aspetta..." sussultò tenendo la sua espressione da uomo di marmo.
"Cosa?" Mi girai verso di lui chiudendo il quaderno.
"Ma tu sei..."
"Io sono?"
"Mancina." Si ricompose dalla sua quasi innotabile faccia sorpresa. Sbuffai, dato che quell'osservazione la sentivo sempre da tutti, avessi ricevuto 100 ¥ per ogni volta che me l'avessero detto, ora sarei in una bella villa con un gatto di quelli costosi di razza.
"Sì, sono mancina." Sbottai lasciando che una risata spezzasse la mia voce.
Ushijima si indicò timidamente col dito tenendo quella faccia seria.
"Anch'io sono mancino." Lasciò uscire dalla sua bocca, i suoi occhi sembravano leggermente più vivi di qualche secondo fa. A quelle parole sante spalancai gli occhi, la mascella mi cadde da quanto ero stupita.
"Davvero? Oddio, finalmente qualcun altro che è come me! Mia nonna aveva detto ai miei che era meglio correggermi, ma hanno detto di no." Esclamai tutto d'un fiato emozionata.
"Anche mia nonna ha fatto così." La faccia del ragazzo sembrò ancora più vivace di prima.
"Sai che sei la prima persona che incontro che è mancina come me? Per ora conoscevo solo me stessa come qualcun altro che fa tutto con la sinistra." Scherzai saltellando leggermente. Dovevo calmarmi o sarei esplosa dalla gioia. Quell'Ushijima mosse le sue labbra in un mezzo sorriso, come quello del quadro della Monna Lisa.
"Anche tu sei la prima persona che incontro ad essere come me." Rispose guardandomi negli occhi.
"Quasi mi fa paura questo ragazzo." Pensai sorridendo un po' imbarazzata.
"Wakatoshi! Chi è la tua nuova amichetta?" Esclamò una voce dietro di me, mi girai.
"Oddio è altissimo." Borbottai alla vista di quel ragazzo con dei capelli rosso fuoco sparati in aria, aveva una faccia molto... strana, bizzarra, mi faceva quasi paura.
"Lo so che sono altissimo, cara. Piuttosto tu non avrei molto lo stesso da dire." Rispose stiracchiandosi. Aggrottai le sopracciglia, mi girai verso Ushijima.
"Simpatico il tuo amico."
"Devi scusarlo, gli piace provocare." Rispose mettendosi vicino a quel ragazzo.
"E quindi? Come ti chiami ragazzina? Sei nuova qua a scuola?" Chiese lo spilungone strano.
"Sono T/n Shimizu e non sono di questa scuola, e tu invece simpaticone?" Risposi ancora un po' offesa.
"Tendō Satōri." Mi porse una mano per stringergliela.
"No ma seriamente Wakatoshi, dove l'hai conosciuta?" Chiese appoggiandosi sulla spalla di Ushijima sorridendo.
"L'ho incontrata qualche minuto fa con dei suoi amici, è del liceo Karasuno. Shimizu è mancina." Rispose scostando via il suo braccio.
"Ti prego, chiamami T/n."
"Aspetta... Shimizu? Non è il cognome di quella ragazza che si era messa con Semi-Semi e poi si erano lasciati?" esclamò il ragazzo dai capelli rossi.
"Non penso, ho una sorella ma non ha mai avuto un fidanzato." Risposi confusa, avevo solo una sorella, e di cugini col mio cognome non c'erano.
"Bhe, come si chiama tua sorella?"
"Kiyoko."
"Sì era lei!" Esclamò Tendō. Spalancai gli occhi incredula. Mia sorella non ha mai avuto un fidanzato.
"Impossibile, mia sorella non ha mai avuto un fidanzato." Esclamai ridendo.
"E invece ti dico che era lei, magari te l'ha tenuto nascosto. E comunque le assomigli molto, ricordo ancora quando è entrata per uscire col suo principe azzurro, Semi aveva preparato un appuntamento con tua sorella subito dopo gli allenamenti." Ribatté il simpaticone. Emisi qualche mugolìo di disapprovazione.
"Guarda che se vuoi ti faccio incontrare Semi-Semi."
"Non penso sia il caso Tendō." Rispose Ushijima serio. Ma il rosso non ascoltò il suo amico e chiamò questo Semi.

NOTA AUTORE:
Volevo precisare che la 'ship' Kiyoko x Semi in questa fan fiction è inventata, non la shippo davvero nella vita reale anche perché nell'anime i due non hanno neanche un secondo di interazione. Mi serviva solo per fare un po' di trama e drama (lol).
Per favore non mi attaccate per questa 'ship' fatta solo per la trama della storia, grazie💜

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora