Narratore:
T/n e Tsukishima restarono in quella relazione per molto tempo, tanto che il loro rapporto durò addirittura dopo la terza superiore. Anche se la nostra protagonista rimase nel club femminile di pallavolo i due piccioncini rimasero ancora più uniti di quando T/n faceva la manager nel club di Tsukki.
Hinata, Kageyama, Yachi e Yamaguchi organizzarono un'uscita di sera per festeggiare la fine dell'ultimo anno di liceo insieme. Da quel momento in poi le strade di tutti si sarebbero separate, bhe, questo non sarebbe stato lo stesso per la nostra coppietta preferita. Ovviamente Tadashi informò a Kei di questa uscita e, sorprendentemente, Hinata lo disse a T/n, dopotutto anche lei era parte del gruppetto, anche se non era più nel club maschile di pallavolo. Quindi tutti si incontrarono davanti al vecchio negozietto Sakanoshita, quanti ricordi che avevano tutti quanti lì: i panini, le litigate di Nishinoya e Daichi, le sbroccate di Tanaka sulla bellezza di Kiyoko (strano che poi la sorellona della nostra cara protagonista si sia sposata con quello schizzato, avere Ryu come cognato non era il meglio, né per T/n né per Kei). Parte di quei 3 anni erano racchiusi lì, dove Ukai fumava la sua sigaretta leggendo una rivista e sgridava tutti se facevano troppo casino e per non parlare di tutte le volte che aveva detto:"Andate a casa e cenate come si deve!" Bei momenti, solo che T/n non gli dava molto retta su quegli 'ordini'.
Sapendo prima che anche Kei sarebbe venuto a questa piccola 'festa' la nostra cara ragazza si mise d'accordo per vedersi un po' più presto. Ma 10 minuti prima dell'orario stabilito si sentivano da lontano già le urla di Hinata e Kageyama, che si stavano sfidando a chi arrivava prima, come sempre. Invece Yachi era sempre e comunque, anche se solo di qualche minuto, in ritardo. Yamaguchi aveva salutato tutti felicemente (l'unico arrivato all'orario deciso), i suoi occhi erano un po' lucidi, aveva pianto sentendo già la mancanza dei suoi migliori amici.
Il gruppo andò su un campo a vedere una delle notti stellate più belle e memorabili della loro vita. Tsukishima, sdraiato su un telo (troppi germi a terra per lui) stava stringendo T/n a sé, invece il duo dei pallavolisti invincibili si stavano passando una vecchia palla Mikasa. Cavolo, quei due non volevano proprio fermarsi neanche un po'. Yachi e Yamaguchi cercavano delle costellazioni nel firmamento, dando ai piccioncini qualche occhiata compiaciuta nel vederli così attaccati a vicenda anche davanti alle due persone che Kei odiava di più (in realtà voleva un bene infinito al 'Re del campo' e al mandarino, ma non ci teneva a mostrarlo).T/n's Pov:
Una notte indimenticabile, le stelle che splendevano più del solito, le conversazioni iniziate casualmente tirando fuori vari argomenti senza senso.
Comunque, non avevo mai visto Kei così aperto con il nostro gruppo, mi sentivo molto orgogliosa di lui.
"Ragazzi, venite a sdraiarvi con noi invece che allenarvi come sempre!" Esclamai a Kageyama e Shoyo. Il mandarino si sdraiò vicino a me e il ragazzo corvino alla sua destra.
"Allora T/n, che farai adesso?" Mi chiese il mio ormai ex compagno di banco. Ci pensai bene, cosa volevo davvero fare? Le mie passioni erano tante, il canto, i videogiochi, Kei e la pallavolo.
Ok, forse non erano tantissime... Risposi che non lo sapevo bene, forse la gamer come anche Kenma voleva fare?
"Basta che tu faccia qualcosa che ti piace, cara." Intervenne Kei con un mezzo sorriso.
Oh sì, dopo così tanto tempo il mio biondino naturale preferito (il mio biondino tinto preferito sarebbe sempre stato Kenma) aveva iniziato a chiamarmi con dei nomignoli adorabili, ma non troppo sdolcinati come 'orsacchiotta' o 'zuccherino'
Ok penso che ora mi verrà da vomitare...
E sì, i ragazzi sapevano di me e Tsukki, l'avevano presa meglio di quanto ci aspettassimo.
Pensai ancora un po' a quello che volevo fare da adulta.
"No, davvero, non lo so." Borbottai spalancando gli occhi. Chissà, lo avremmo visto solo qualche anno più avanti. Alzai la testa al cielo.
"Che data è oggi?" Chiesi dal nulla. Mi dissero che era il 23 marzo.
"Non è quando ho detto a Kei che ero pronta a rimettermi con lui e siamo tornati insieme?" Mi dissi cercando di ricordare bene.
"Kei... oggi sono ufficialmente 3 anni che stiamo insieme." Borbottai mentre un leggero sorriso appariva sulla mia faccia. Il biondino spalancò gli occhi realizzando anche lui che avevo ragione.
"Allora dico che il vostro anniversario non possa andare meglio di così ragazzi!" Esclamò Tadashi sorridente. Era vero, mi sentivo molto bene così, mi sentivo felice. Continuai a guardare le stelle.
"Hai ragione Yamaguchi..." farfugliò il mio ragazzo tenendo il suo sguardo su di me. "Anche se avrei preferito stare un po' da solo con T/n. Sapete, sotto le stelle, solo noi due." Continuò. Kei mi sembrava un po' strano, forse era una di quelle birre portate da Hinata che avevamo diviso io e lui...
Sì, Shoyo aveva portato dell'alcool, dopotutto eravamo tutti quanti maggiorenni ora.
"Anzi..." andò avanti il brontosauro. "A me basterebbero le mie due stelle preferite."
"Ah sì, quali sono?" Chiesi cercando le stelle di cui ci stava parlando nel cielo scuro. Il ragazzo mi prese il viso delicatamente e con la mano libera indicò i miei occhi, tenendo un sorriso ebete in faccia. Affogai il viso nelle mie mani iniziando a singhiozzare. Era la prima volta che bevevo alcool, forse per quello che mi misi a piangere. Le mie guance andavano più a fuoco di prima e stavo ridendo tra le mie lacrime di felicità.
"Oh no, guarda che hai fatto Tsukishima! Perché devi far sempre piangere T/n?" Esclamò Kageyama arrabbiato andando a controllarmi.
"Non volevo farti piangere! Perché faccio sempre così?" Kei mi passò un braccio attorno alle spalle cercando di farmi calmare.
La serata finì con me ancora in lacrime (non solo per colpa del mio ragazzo ma anche perché sentivo già la mancanza dei miei amici) e tutti che ridevano vedendo sia me che il biondino leggermente brilli solo per una birra. Migliore serata della mia vita.7 anni dopo...
Le urla dentro tutta la palestra rimbombarono molto rumorosamente. Kei emise un suono infastidito.
"Devi per forza assistere alla partita di Hinata e Kageyama?" Sbottò coprendosi le orecchie.
"Ora che sono nella nazionale giapponese direi di sì! Potrebbero non esserci più dentro da un momento all'altro!" Esclamai sporgendomi molto per farmi vedere dai miei due amici. Ovviamente la partita fu vinta da loro e decisi di scendere immediatamente per cercare di salutare i due. Aspettai un po' ma alla fine uscirono dagli spogliatoi e io li chiamai a squarciagola.
"T/n!" Esclamò Shoyo correndo verso di me trascinando Kageyama con lui. Abbracciai entrambi felice.
"È bello rivederti, 'Re del campo'." Kei stuzzicò il ragazzo dai capelli corvini. "Quanto a te, nanetto... hai eseguito delle azioni... decenti oggi." Borbottò infine riferendosi al mandarino.
"Cavolo, è bello rivederti anche per me. Vedo che sei rimasto quello delle superiori Tsukishima."
Risi leggermente ripensando a quei bei tempi.
"Hey T/n... ma quell'anello?" Indicò Shoyo confuso. Gli sorrisi cercando di fargli capire. Sussultò emozionato.
"Tsukishima!" Urlò scuotendo il mio ragazzo.
"Smettila nanetto... le ho solo fatto la proposta, nulla di che. Ah, a proposito. Se non siete troppo occupati per venire siete invitati, sapete... al matrimonio." Disse il biondino imbarazzato. I due, emozionatissimi, risposero che ci sarebbero stati qualunque cosa sarebbe successa.
Guardai il telefono.
"Kei! Dobbiamo andare o sarai in ritardo per la tua partita." Lo presi per mano.
"Sendai frogs, eh?" Sbottò Kageyama. "Niente male come squadra, spilungone." Aggiunse Hinata. I due mi chiesero cosa facessi io.
"Ho deciso di scegliere i gameplay, faccio live di gaming assieme a Kenma a volte... si viene pagati bene."
"Che modesta, se siamo andati a convivere è solo grazie a lei. Prende tantissimo al mese da quanto è famosa." Kei mi tirò una leggera gomitata.Skip time...
Andammo a festeggiare la vittoria di Kei in una piccola trattoria, non era il miglior posto del mondo, ma quello che contava per me era stare con il mio ragazzo.
"Ancora non ci credo di aver superato il mio problema col cibo..." borbottai fra me e me mangiando un boccone del mio ramen. Il mio futuro marito mi osservava con un mezzo sorriso. Per lui vedermi mangiare senza nessuna esitazione era come posare lo sguardo sulla sua cosa preferita.
"Sono davvero orgoglioso di te, cara." Rispose vivacemente mentre tagliava la sua bistecca. Non mi aveva mai detto una cosa del genere.
"Ok, forse è meglio che smetti di bere birra per stasera..." ridacchiai togliendoli il bicchiere dalle mani. Kei emise un mugolio rattristato, forse si era lasciato andare un po' troppo quella sera.
Appena pagato uscimmo e il mio ragazzo era ancora un po' brillo, di solito non beveva così tanto.
"Dove andiamo?" Chiese passando una mano lungo i miei fianchi. Onestamente non lo sapevo neanche io, volevo portarlo in un posto più appartato per stare un po' da soli. Arrivammo davanti a un laghetto. Ci sedemmo sull'erba bagnaticcia di rugiada e Kei appoggiò la testa sulla mia spalla sinistra.
"Qualcuno e un po' stanco eh?" Stuzzicai il ragazzo.
"È logico, ho appena giocato una partita." Rise sguaiatamente.
Quasi non lo riconoscevo da quanto era estroverso quella sera.
"Non so se è l'alcool che parla... ma ti ho mai detto che ti amo da morire T/n?"
Una piccola risata uscì dalle mie labbra.
"Me lo dici tipo cinque volte al giorno, scemo."
"Davvero? Bhe, avrò pur una buona ragione per dirtelo così tanto, sei bellissima." Esclamò lui prendendomi leggermente il viso. Improvvisamente il suo bellissimo sorriso scomparve, gli chiesi se andasse tutto bene.
"Vuoi sposarmi?" Chiese stringendo le mie mani. Inizia a ridere, quel ragazzo era sempre stato così scemo in stato di ebrezza.
"Me l'hai già chiesto, idiota. E comunque ci sposiamo questo marzo." Gli ricordai. Kei sussultò, i suoi occhi si illuminarono.
"Io... questo marzo... ti sposo?"
Annuii sorridendo debolmente, era così carino. Il biondo si alzò e lancio le mani all'aria per esultare.
"Sposerò la ragazza più fantastica del mondo! Wohoo!" Urlò lasciando che la leggera brezza delle 11 di sera gli andasse addosso. Il ragazzo mi prese per le mani e improvvisamente mi trovai molto vicina a lui, e al suo viso.
"Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo." Mi prese le guance e le strizzò mentre io ridevo. La mia faccia venne bombardata da una raffica di baci.
Fermai Kei prendendogli anch'io il viso. Mi avvicinai sempre di più alle sue labbra. Sempre di più, sempre di più, finché non ci unimmo in un bacio così... così...
Eh, dove le trovo ora le parole per descrivere quel bacio... vabbè, non importa così tanto su come mi sentivo. Ero felice.
Quindi è cosi che la storia finisce? Bhe sì...
Questo legame rimarrà così per sempre, dopotutto Kei è la mia felicità, ed io sono la felicità di Kei.-Fine-
NOTA AUTRICE:
Vi ringrazio ancora per le così tante letture su questa storia.
Sono davvero orgogliosa di me stessa, non mi sono mai sentita così bene scrivendo una storia, soprattutto con i commenti che mi dicevano quanto a loro piacesse questa fanfiction, davvero grazie mille vi amo tutti.
Sono molto triste che la storia finisca, ma non vi preoccupate, un giorno o l'altro troverò l'ispirazione per iniziare un'altra fanfiction, grazie mille.💜
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La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfiction🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...