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Tsukishima's Pov:
Io e T/n il bus e arrivammo a Miyagi, portai la ragazza a casa mia.
"Sono a casa." Dissi appena entrato, mia madre venne verso di me e appena vide lei la abbracciò con tutta la sua forza, era così felice di rivederla dopo così tanto tempo, accennai un piccolo sorriso e poi spiegai a mamma la situazione, lei fece restare T/n volentieri a dormire per una notte.
Salimmo in camera mia e le preparai un piccolo letto vicino al mio, lei andò a cambiarsi e lavarsi i denti. Restai seduto ad aspettarla nella mia stanza. Qualcuno entrò dentro.
"Hey Kei..." disse mia madre, si sedé vicino a me.
"Allora... come vanno le cose tra te e T/n? Vedo che siete un po' più vicini di prima." Continuò. Le raccontai di come ci eravamo riavvicinati, di come lei non mangiava per colpa mia e tutto quello che era successo.
"Tesoro, non ti devi preoccupare che tutto quello sia colpa tua. T/n ti ama e si vede, non potrebbe mai essere arrabbiata con te. Sai che se vuoi una mano io ci sono sempre, ok?" Mi accarezzò la spalla. Storsi il naso. Pensai che un abbraccio a mia madre fosse dovuto in quel momento.
"Grazie mamma." Borbottai stringendola forte. La sua mano si appoggiò velocemente sulla mia nuca, stava tremando un pochino, non si aspettava un abbraccio da me. La porta di camera mia si aprì.
"Oh, ma che carini..." bisbigliò T/n ancora con la voce un po' rauca dal pianto. Mi girai verso di lei.
"E quella è la mia maglietta." Ribattei inclinando la testa. Mamma lasciò noi due soli nella mia stanza.
"Grazie per farmi stare da te a dormire. Mi dispiace che tu abbia litigato coi miei." Disse la ragazza dopo un po' di silenzio.
Non si doveva scusare, e glielo ripetei per l'ennesima volta. Non era colpa sua, ma di suo padre. Rimasi seduto sul mio letto e feci un piccolo cenno con la testa a T/n di mettersi vicino a me, lei appoggiò la testa sulla mia spalla destra e io le accarezzai la schiena delicatamente.
Parlammo di cose a caso per dimenticare quel brutto momento di quasi un'ora fa.
La testa iniziò a farmi male, non per T/n che stava parlando, ma per i miei occhiali, ogni tanto mi partivano delle leggere emicranie se li indossavo troppo tempo. Mi fermai un attimo e andai a cambiare gli occhiali con le mie lenti a contatto. Appena tornato dalla ragazza sembrava molto sorpresa.
"Che c'è?" Le chiesi confuso.
"Senza occhiali sei bellissimo." Borbottò prendendomi il viso con le mani.
"Cavolo grazie, pensavo che tu mi trovassi bello anche con gli occhiali." Le risposi ironicamente.
"Ma no! Per me sei sempre bellissimo, è solo che non ti ho mai visto senza occhiali."
"Tranquilla, scherzavo." le dissi ridacchiando. Portai lentamente le mie mani sulle guance di T/n. Posai un bacio sulla sua fronte e le dissi che era ora di dormire. Lei non voleva, dopotutto il giorno dopo non avevamo scuola, era venerdì.
"Più che altro, non ho sonno." Continuò lamentandosi.
Pensai bene a come agire per farla addormentare, ma poi capii che c'era solo un modo per far dormire la ragazza. Mi sdraiai sul letto e le feci segno di venire verso di me. Tirai la coperta sopra di noi e T/n si appoggiò sul mio petto come prima aveva fatto a casa sua. Le accarezzai i capelli lentamente per farla dormire.
"Ti amo Kei." Borbottò con il viso nascosto nel mio collo. Sorrisi serenamente.
"Ti amo anch'io T/n, non lo dimenticare."
Guardai bene la ragazza, che aveva alzato la testa.
"Voglio baciarla, ma non so se lei voglia."
Non feci neanche in tempo a pensarlo un'altra volta che lei aveva poggiato le sue labbra sulle mie. Ero così felice di poterla baciare dopo così tanto tempo, l'avevamo fatto solo un paio di volte. Tenni quel sorrisetto compiaciuto, mi sentivo così libero con T/n. Le presi delicatamente una guancia mentre le nostre labbra schioccavano rumorosamente, speravo che mia madre non ci sentisse da camera sua.
Ci demmo la buonanotte e la ragazza rimase a dormire su di me.
La mattina dopo mi svegliai abbastanza presto, lei era ancora bella addormentata con la testa nascosta nel mio collo. Volevo farle una sorpresa, volevo farmi trovare pronto con la colazione per lei.
Mi alzai il più delicatamente possibile, non volevo far svegliare la ragazza, ma fallii miseramente.
Emise un mugolio molto stanco.
"Keei..." bisbigliò con voce rauca.
"Shhh." Le sussurrai alzandomi dal letto. "Continua a dormire, non ti preoccupare." Le accarezzai infine la testa, per poi scendere in cucina a preparare la colazione per entrambi.

T/n's Pov:
Mi svegliai sul letto di Kei realizzando che ero rimasta da sola, il ragazzo non era più abbracciato a me.
"Dov'è andato? Perché mi ha lasciata qui?" Pensai alzandomi. Mi strofinai gli occhi e presi il telefono dalla scrivania del biondino. Mia madre mi aveva scritto.
-"Ti prego T/n, torna a casa domani. Ho parlato con tuo padre e l'ho fatto ragionare."
-"Certo che oggi torno mamma, però sono MOLTO arrabbiata con papà"
Le risposi indietro, non poteva vedere il messaggio perché era a lavoro. Decisi di scendere giù per cercare Kei ed eccolo lì, in cucina che stava cucinando qualcosa.
"Davvero? Oltre a farmi dormire qui mi prepari pure la colazione?" Incrociai le braccia. Fu un gesto così dolce da parte sua, ma era troppo. Era già tanto se mi aveva lasciata dormire da lui, ma cucinare di nuovo per me? Era assolutamente tanto.
"Volevo tu mangiassi qualcosa come si doveva, dopo quella litigata coi tuoi dovrai essere senza energie." Rispose ridacchiando piazzando un piatto di pancakes sul tavolo.
Era vero, avevo un mal di testa atroce, pensavo che il cranio stesse per scoppiarmi a momenti. Ero così stanca dopo tutte quelle urla e dopo quello schiaffo. Quello schiaffo che mio padre mi diede a sangue freddo, continuavo a sentirlo. Dopo quel maniaco che mi aveva toccata una sberla era l'ultimo dei miei problemi, fu la goccia che fece traboccare il vaso, quella che mi fece esplodere.
"Perché mi devono succedere queste cose? Perché mio padre deve essere così testardo? Perché quel maniaco ha molestato proprio me? Che schifo." Pensai sedendomi pensierosa sul tavolo per fare colazione.
"Tutto ok? Sembri strana." Mi chiese Kei.
"Sì, sto bene. È solo che sono ancora un po' nervosa per ieri." Gli risposi cercando di tenere una voce calma, volevo urlare.

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora