Tsukishima's Pov:
"Mi... ami?" Borbottò lei a testa bassa, ma tenendo i suoi occhi sui miei. Aveva un sorriso indescrivibile, era la cosa più bella che avessi mai visto.
"Ah- non... nel senso, volevo pensarlo, ma è uscito da solo. Ho paura che sia troppo presto per dirtelo, dopotutto ci conosciamo da poco e non voglio che tu pensi che io sia stra-" farfugliai venendo interrotto da T/n.
Appoggiò le sue mani sul mio collo, una un po' più in alto verso il mio viso, e mi tappezzò la faccia di baci, il mio cuore stava per esplodere e sciogliersi da quanto quel momento, anzi lei, mi aveva fatto sentire amato. Sentivo quelle che T/n e tutto il resto del mondo chiamano 'farfalle nello stomaco', ma stavolta era più forte di prima.
"Non mi importa niente di quanto sia passato." Disse staccandosi da me, le sue pupille erano molto dilatate.
"So che mi sono lasciata da poco con Tōru, ma non ha nulla a che fare con te, me l'hai fatto dimenticare, lui e la sua cosa della mia dieta. Per me è come se fossero passati mesi dal nostro primo incontro, ti ricordi? Sono andata a sbattere contro di te cercando la mia classe, ti ho mandato a quel paese, poi ci siamo rivisti per caso il pomeriggio e mi hai chiamata una nana." Disse lei mentre un sorriso sulla mia faccia si allargava ogni parola che diceva, la sua voce si spezzava ogni tanto, sarà per il fatto che ci siamo baciati per così tanto tempo, ma aveva quel tono di dolcezza come sempre aveva.
"Sì, ricordo." Risposi ridendo.
"Kei, io ti amo e te lo dico anche dopo qualche settimana. Mi hai aiutata a uscire da quella tristezza che provavo quando mi sono lasciata con Tōru, mi hai aiutata con il fatto del cibo, anche se dobbiamo ancora lavorarci un po' su, però hai fatto tutto questo e ho finito per innamorarmi di te."
Quasi mi faceva piangere quella ragazza.
"Stai bene? Hai gli occhi lucidi..." chiese tornando seria.
"Sto davvero piangendo?
Pare di sì, la tua vista si sta offuscando leggermente."
"Che dici, sto bene." Risposi con voce tremolante.
"Sicuro? Anche la tua voce è un po' strana... non volevo farti piangere." T/n mi sorrise serenamente.
"No, sto bene, non sto piangendo."
"Ma sembra tu sia sul punto di farlo. Vieni qui." Esclamò abbracciandomi forte, affondai la faccia sulla testa della ragazza.
"Grazie, grazie T/n..." borbottai.
"Ma grazie di cosa? Al massimo io dovrei ringraziarti."
"Kei, sono a casa! Ho letto il messaggio di mamma." Sentii una voce urlare.
"Ah, è Akiteru, è davvero così tardi?" Chiesi guardando l'orologio appeso al muro di camera mia. Sentii dei passi salire le scale. Restai distratto da mio fratello che stava per entrare in camera, ma venni colto di sorpresa da T/n, che mi posò un piccolo bacio sulla guancia. La guardai sorpreso con le guance di un colorito rosa.
"Sei seria? Proprio ora?"
Lei si mise a ridere silenziosamente mentre la porta di camera mia si apriva. Mi girai di scatto verso mio fratello che era ormai entrato senza bussare, come sempre.
"Hey Kei. Ciao T/n, come stai?" Chiese lui appoggiandosi sul bordo dell'entrata.
"Tutto bene, tu?"
"Sì, sto bene. Avete fatto i bravi?" Ci chiese con un sorrisetto malizioso.
"Ti prego Akiteru, smettila." Borbottai girandomi verso T/n, che stava cercando di nascondere uno dei suoi sorrisi che amavo.
"Va bene, io vado a preparare la cena. Oh e Kei, hai qualcosa sulla guancia sinistra, la tua sinistra. È tipo una macchia, non so cosa sia. Ci vediamo tra poco." Disse chiudendo la porta. Mi strofinai la guancia sinistra, la macchiolina si trasportò sulle mie dita, era qualcosa di marroncino e semitrasparente.
"Aspetta..." pensai annusandomi il dito. Sapeva di cioccolato, di burro cacao al cioccolato.
"T/n, sei stata tu?" Chiesi prendendo un fazzoletto e pulendomi le dita.
"Ehmm, no? Ok sì, non volevo sporcarti la guancia però, non è colpa mia se voglio tenere le mie labbra idratate. Devi ringraziarmi o non ti saresti mai goduto i baci che siamo dati." Esclamò con un sorriso imbarazzato.
"Oh tu non ti preoccupare, avrò la mia vendetta." Dissi con un sorrisetto.
"E dai, non l'ho fatto apposta, scusa." Disse mentre mi alzavo dal letto e lei mi seguiva. Mi girai verso di lei con un finto broncio. Mi fece gli occhi da cucciolo.
"Ti amo..." Farfugliò sorridendo imbarazzata. Lasciai uscire fuori una risatina. Le diedi un piccolo bacio sulle labbra e mi diressi verso l'uscita di camera mia.
"Vieni, andiamo a lavarci le mani e poi aiutiamo a preparare il tavolo." Dissi prendendola per mano.
Scendemmo giù e iniziammo a preparare il tavolo per cenare. Dopo un po' il cibo era pronto, io mi sedei vicno a T/n, mentre Akiteru si mise davanti a noi.
"Allora, cosa avete fatto oggi?" Chiese mio fratello.
"Nulla di che, abbiamo guardato un film insieme." Risposi freddo.
"Com'era? Era bello?"
"Sì, molto bello." Rispose T/n sorridendo. La guardai con la coda dell'occhio mentre prendevo un boccone di cibo.
Appena la ragazza finì di mangiare Akiteru le chiese se volesse il bis.
"No, grazie, sono apposto così."
"Sicura? Ce n'è abbastanza per tutti e poi ho notato che mangi un po' poco."
T/n storse il naso leggermente.
"Che deficiente, pensavo avesse capito che ha problemi col cibo da quella volta che mi sono offerto a fare il bis per non farla sentire a disagio. Invece non ha capito nulla quell'idiota." Pensai appoggiando la mano sinistra sulla coscia della ragazza e iniziando ad accarezzarla per darle conforto.
"Akiteru non dire queste cose, per favore." Borbottai.
"Oh, scusami... per caso ti ho fatta sentire a disagio T/n? Ti prego, perdonami, non era mia intenzione, davvero. A volte formulo male le mie frasi." Disse mio fratello con voce preoccupata.
"Tranquillo, non importa." Rispose lei sorridendo leggermente. Restammo ancora a parlare un po' e poi T/n dovette tornare a casa, aveva il bus da prendere. Le dissi di andare verso la porta a mettersi le scarpe.
Restai solo in salotto con Akiteru.
"Dovevi proprio dire quella cosa?" Sbottai a testa bassa.
"Kei mi dispiace, davvero, non volevo."
Sbuffai e dissi di lasciar stare.
"Comunque sembra che ti piaccia tanto la tua 'amica' T/n." Continuò lui facendo le virgolette con le mani alla parola 'amica'.
"Stai zitto, sono fatti miei..." borbottai imbarazzato raggiungendo la ragazza. Uscimmo verso la fermata dell'autobus.
"Kei, posso chiederti una cosa?" Mi domandò T/n appena seduti sulla panchina. Annuii sorridendole.
"Dopo tutto quello che è successo oggi... cosa vuol dire tutto questo? Nel senso, stiamo insieme, non stiamo insieme?"
"T/n, non mi interessa se dici se siamo fidanzati o no, voglio solo avere quello stiamo avendo ora." Dissi prendendola per mano. Lei mi sorrise.
"Quindi... se qualcuno chiede se stiamo insieme..."
"Sì, puoi dire che siamo fidanzati, o puoi anche lasciarlo a desiderare, basta che non lo dici a Hinata e Kageyama, magari evita di dirlo anche a Tanaka e Nishinoya... potrebbero impazzire." Risposi ridacchiando alla fine. Un ampio sorriso si formò sulla faccia della ragazza.
"Però se vuoi dire che siamo fidanzati, allora dillo pure, non c'è nessun problema." Continuai mentre il bus di T/n si avvicinava a noi. Lei si alzò, feci lo stesso.
"Ci vediamo domani?" Disse lei mentre la tenevo ancora per mano.
"Sì, a domani... Ti amo." Dissi esitando un po' alla fine. La ragazza si alzò in punta di piedi e mi baciò dolcemente.
"Ti amo anch'io, Kei." Rispose sorridendo. Io e lei avevamo la stessa espressione. La guardai salire sul bus, prendere posto su uno dei sedili e salutarmi con la mano.
STAI LEGGENDO
La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfiction🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...