Appena scesi c'erano Akiteru e la madre di Tsukishima che stavano parlando sorridenti, che si girarono verso di noi tenendo quell'espressione, ma facendo calare un gran silenzio imbarazzante tra tutti quanti. Il problema era che l'unico che non capiva che succedeva era il signorino 'bella addormentata'. Molto probabilmente suo fratello maggiore aveva fatto la spia con la signora Tsukishima, che era in cucina a preparare la cena.
Ci mettemmo a mangiare e cavolo se il cibo era buono.
"Vuoi fare il bis T/n?" Mi chiese sua madre. Storsi leggermente il naso.
"No grazie, ho già mangiato abbastanza." Risposi gentilmente.
Kei si girò verso di me e mi lanciò una piccola occhiataccia.
"Sicura? Guarda che ce n'è abbastanza per tutti, infatti io il bis lo faccio stasera." Disse lui alzandosi. Sorrisi leggermente. Avevo capito cosa voleva fare.
"Ora che ci ripenso, mi sa che qualcosina in più me la prendo." Dissi alzandomi anch'io, andai vicino al biondino.
"Grazie." Gli bisbigliai mentre prendevo un po' di roba dalle pentole ancora sul fornello della cucina. Lui mi sorrise e tornò al suo posto.
"Strano che fai il bis Kei, di solito sei apposto con una porzione e basta." Intervenne Akiteru con un sorriso. Aveva capito l'intenzione di Tsukishima? Mi aveva vista quando ho storto il naso?
Appena finito di cenare dovevo tornare a casa, per fortuna c'era un bus che passava tra poco anche se era abbastanza tardi. Iniziai a rimettermi le scarpe dopo aver preso le mie cose di sopra in camera del ragazzo.
"Ti accompagno T/n." Disse Kei già pronto per uscire. Ringraziai tutti per la cena, diedi i soldi al biondo e uscimmo per raggiungere la fermata.
"Hai proprio paura che mi importunino." Dissi ridendo.
"Sì, ti ricordo cos'è successo l'ultima volta e non era neanche così tardi, immagina ora." Rispose lui sedendosi sulla panchina della fermata del bus. Dopotutto aveva ragione. Mi misi vicino a lui e appoggiai la testa sulla sua spalla.
"Vuoi prendermi per mano ora che non c'è mia madre in giro?" Chiese lui. Non risposi nulla e non me lo feci ripetere un'altra volta. Stavo iniziando ad adorare i momenti un cui stavamo mano nella mano, mi facevano sentire al sicuro. Vidi da lontano il mio bus arrivare.
"Non voglio andarmene..." borbottai mentre il mezzo si avvicinava sempre di più.
"Lo so ma devi tornare a casa o tua sorella e i tuoi si preoccuperanno." Disse lui guardandomi negli occhi. Mi prese il viso delicatamente e mi stampò un leggero bacio sulla fronte.
"Stai attenta." Mi disse sorridendo.
Gli presi anch'io la faccia e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Lo farò, ci vediamo domani." Risposi alzandomi, mentre il bus si fermava davanti a me. Salii e il ragazzo mi salutò con la mano sorridendo. Appena tornata a casa mi preparai subito per andare a dormire e andai incontro a mia sorella.
"Pensavo fossi già a letto." Le dissi.
"E ti sbagli, volevo sapere com'è andata." Rispose ridacchiando.
"Come dovrebbe essere andata? Ho capito gli argomenti e basta." Passai sulla difensiva. Diedi la buonanotte a Kiyoko e andai in camera mia, addormentandomi subito.
Mi svegliai con un leggero mal di testa, anche dopo aver fatto colazione non se ne andò. Arrivai a scuola e le prime lezioni andarono bene, poi arrivò la pausa pranzo.
Mi arrivò un messaggio da Kei.
-"Ti va di venire a mangiare con me in classe mia?"
-"Certo, arrivo subito"
Iniziai ad avvicinarmi verso l'aula dove mi aspettava il ragazzo, quando venni fermata da un gruppetto di ragazzi.
"E dai, la classe è praticamente lì, perché dovevano fermarmi proprio ora?"
"Posso aiutarvi?" Chiesi nervosa.
"Volevamo chiederti chi di noi cinque avrebbe maggior possibilità di uscire con te." Disse uno dei maschi con un sorriso imbarazzato.
"Sono seri?"
"Ehm, io..." borbottai prima di essere interrotta da tutti i ragazzi.
"Ammettilo sono io."
"No, sono io!"
"Scusate, devo andare." Cercai di farmi strada tra quegli imbecilli, ma continuavano a bloccarmi. Guardai verso l'aula di Tsukishima. Improvvisamente la testa di Yamaguchi spuntò dalla porta e mi notò.
"T/n!" Urlò facendomi cenno di avvicinarmi, ma ero ancora ferma lì, era come se avessi un muro impossibile da scavalcare o evitare davanti a me. Uscii Kei dall'aula.
"Andiamo ragazzi, non potete essere meno idioti e smetterla di importunare quella ragazza?" Disse lui avvicinandosi a noi.
"Fatti i cavoli tuoi, secchione, torna a studiare." Disse uno di loro.
"Sono compagni di classe?"
"Almeno lui è più intelligente di voi e non mi fa sentire così a disagio." Intervenni dando corda a Kei.
"Ma-"
"Forse dovreste prima capire come fermare una ragazza e chiederle di uscire seriamente, anziché far questo teatrino. Ve lo dico con onestà, vi sto dando consigli." Continuai interrompendo i 5 prodigi che ci stavano provando con me. Finalmente si spostarono dal corridoio, facendomi passare. Iniziai a camminare vicino a Kei.
"Ecco cosa intendevo quando ti ho detto che tutti quelli di prima ti trovano bella." Mi sussurrò con un sorrisetto.
"Diciamo che allora ti ingelosirai molto spesso." Risposi ridacchiando.
Mi sedei in classe assieme a Yamaguchi e Tsukishima a pranzare.
"Dopo vuoi venire con noi verso il club, T/n?" Mi chiese Tadashi.
"Ah, vorrei tanto, ma qualche giorno fa Hinata mi aveva chiesto se mi andasse andar con lui ogni giorno dopo lezione..." dissi con un po' d'ansia sapendo che lui e Kei avevano litigato e stavano quasi per menarsi.
"Perché non puoi dirgli che non vuoi più andar con lui?" Chiese il biondino con espressione corrucciata.
"È come se per lui la parola 'Hinata' fosse un tabù."
"Non è che non voglio andar con lui in palestra, e poi mi sentirei in colpa se gli dicessi che non voglio essere accompagnata da lui."
"Fai come vuoi." Rispose lui guardando il telefono. In quella frase trovai un tono abbastanza irritato.
"Non fare l'offeso."
"Sai cosa ne penso su Hinata."
"E dovrei ignorarlo per un tuo capriccio?" Esclamai pensando che stava abbastanza esagerando. Tsukishima mi guardò e rimase zitto, lanciandomi un'occhiataccia.
"Scusate, non sto capendo che succede..." mormorò Yamaguchi un po' allarmato.
"Guarda, se preferisci stare con Hinata vai pure, io non ho nulla da perdere." Continuò il biondo.
"Nulla da perdere?"
Quelle parole mi fecero male. E quel bacio dell'altra sera? E quel bacio di ieri? E tutto il resto? Era solo una cosa da niente per lui? Stava fingendo dall'inizio? Quasi mi veniva da piangere.
"Nulla da perdere?"
"Solo perché ti sei quasi picchiato con Shoyo non vuol dire che io non ci debba parlare. E per la cronaca, se te hai detto che non hai nulla da perdere se io preferisco stare con Hinata allora pensaci due volte prima di... di fare quello che hai fatto." Continuai alzandomi. Mi fermai all'ultimo momento della frase ricordandomi che c'era ancora Yamaguchi con noi, non potevo dire 'pensaci due volte prima di baciarmi'. Con le lacrime agli occhi aspettai una risposta da Tsukishima, ma quando lo vidi prendere le sue cuffie e iniziare ad ascoltare la sua cazzo di musica me ne andai dalla classe e tornai alla mia, sentendo Yamaguchi dietro di me chiamarmi. A testa bassa feci tutta la strada fino al mio banco, per poi asciugarmi le lacrime.
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La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfic🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...