NOTA AUTRICE:
Per questo capitolo volevo mettervi un tiktok dove sembra che sia Tsukki a cantare ma non riesco a mettere il video💀. Vi lascio comunque il link se volete sentire.https://vm.tiktok.com/ZGJsSKKvd/
Ok vi lascio al capitolo."Sì ok ma ora tocca a te cantare." Esclamai staccandomi da lui. Kei sospirò sdraiandosi sul letto.
"Vieni qui." Indicò lo spazio libero vicino a lui. Mi sdraiai anch'io vicino a lui. A pancia all'aria il biondino iniziò a cantarmi un pezzo di NIGHT DANCER di imase, aveva una voce così bella e calma. Sentii il suo braccio avvicinarmi a lui mentre continuava a canticchiare.
"Sei bravissimo Kei." Esclamai con la faccia che mi andava a fuoco.
"E tu sei rossissima T/n." Mi punzecchiò come al suo solito.
"Guarda che lo eri tu di più quando stavo cantando." Mi avvicinai al suo viso provocandolo, senza sapere che un improvviso bacio sarebbe arrivato dal ragazzo.
"Smettila di ribattere." Rise mentre si staccava compiaciuto vedendo il mio broncio imbarazzato. Mi girai dall'altra parte fingendo di essermi offesa. Kei restò in silenzio.
"Resti a cena?"
"Non lo so, e se mi succedesse una cosa del genere di nuovo?" Chiesi preoccupata.
"Non dirlo neanche per scherzo. Però non posso non darti ragione, dopo quell'incidente avere paura è normale." Farfugliò, cercando poi un modo di farmi stare a cena.
"Perché non dormi da me? No, mia madre impazzirebbe. Nel senso, ok, sei tu e lei ti ama anche più di me, ma non mi lascerebbe mai tenere una ragazza a dormire."
"Abbiamo anche scuola domani e i miei non mi lascerebbero mai dormire con un ragazzo, soprattutto se sapessero che stiamo insieme." Rispose.
"Forse è meglio che prenda il solito bus che passa dopo gli allenamenti, che passa tra tre quarti d'ora." Proposi guardando l'orario del telefono.
"Volevo che tu cenassi qui però."
"Anch'io vorrei tanto, ma non riesco proprio a prendere quel bus."
"Lo so, tranquilla, sarà per un'altra volta." Mi accarezzò la guancia, era così comprensivo.
"Comunque hai delle magliette proprio belle." Cambiai argomento.
"Lo so, grazie. Se vuoi ogni tanto puoi prenderne una in prestito, basta che poi me la ridai."
"Mi hai già regalato questa che ho addosso ora, non penso sia il caso che mi tenga altre tue magliette." Risi appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Ma te che musica ascolti di solito, T/n?"
"Un po' di tutto. Ma mi piacciono molto Eminem, The Neighbourhood, The Weeknd, Lana del Rey e gli Arctic Monkeys." Elencai i miei autori preferiti.
"Anche a me piacciono alcuni dei tuoi, soprattutto gli Arctic Monkeys. Ho ascoltato il nuovo album AM ed è bellissimo." Rispose abbastanza emozionato.
"Vero? E comunque hai abbastanza uno stile da ascoltatore di Arctic Monkeys, non c'è dubbio."
Kei sbuffò lasciando uscire una risata soffocata e mi chiese la mia canzone preferita dell'album.
"È per forza 'R U Mine?' È movimentata però allo stesso tempo il testo mi fa venire i brividi. Tu invece?"
"Ma dai, Arabella è molto meglio." Ribatté.
"Ma stai zitto, per carità è bellissima, ma non puoi dire una cosa del genere."
"Io lo dico eccome." Mi provocò con gli occhi socchiusi ed il suo solito ghigno mentre si avvicinava al mio viso. Arrossendo, cercai un modo di provocarlo.
"Invece che ne pensi di 'Do I Wanna Know?' Ogni volta che l'ascolto penso ad ogni volta che ci baciamo."
Anche Kei arrossì.
"È... Sì, è molto bella." Borbottò imbarazzato giocherellando con le stringhe dei suoi pantaloni della tuta. Restammo a parlare di musica, battibeccammo su qualche canzone degli Arctic Monkeys e poi andammo avanti con altri autori, tipo The Neighbourhood e anche Eminem. Mi accorsi che era il momento di andare. Mi alzai e aprii la porta di camera del ragazzo.
"Aspetta." Mi fermò. Mi girai verso di lui.
"Non potrò baciarti prima che tu esca." Continuò.
"Bhe, non mi accompagni alla fermata come sempre?"
"Ah, vero." Si ricordò portandosi una mano alla nuca. Salutai la mamma di Kei e anche suo fratello Akiteru, che era appena arrivato per venire a trovare i due. Arrivammo alla fermata e restammo seduti sulla panchina.
"È tanto che non ti bacio come si deve comunque." Borbottò tenendomi la mano. Ridacchiai leggermente.
"Che vuoi dire?"
"Che da quando ti ho rivista dopo l'ospedale ti ho baciata troppo poco tempo."
"Nel senso che vuoi un bacio più lungo?" Chiesi confusa. Il ragazzo annuì e non esitò a premere delicatamente le sue labbra contro le mie, facendole schioccare mentre riprendevamo il respiro. Le mani del mio ragazzo restarono attaccate alle mie guance, mentre le mie restavano ferme appoggiate sulle mie ginocchia. Continuammo per qualche altro minuto, finché non riuscii più a reggere tutta quella esaltazione e mi fermai.
"Comunque ogni volta che ci salutiamo prima che io salga sul bus mi sa che le solite persone che lo prendono hanno assistito a come la nostra relazione è andata avanti dalla prima volta che sono venuta qui per le tue ripetizioni." Borbottai ridendo.
"Oh mio Dio T/n." Si mise a ridere anche Kei passandosi una mano su tutto il viso cercando di nascondere il rossore delle sue guance.
"E comunque mi sono sempre chiesta come saresti senza occhiali."
"Che pensieri ti stanno passando ultimamente?"
"Non lo so, sarà il bacio." Scherzai. Pregai il biondino di togliere gli occhiali per farmi vedere com'era, ma la risposta era sempre e comunque no. Cercai di fare la finta offesa ma non funzionò.
"Ogni tanto ho le lenti a contatto in casa, chissà, magari un giorno mi vedrai senza occhiali."
Il mio bus arrivò mi alzai insieme a Kei.
"Ci vediamo domani T/n." Mi posò una mano sul fianco destro per poi darmi un bacio a stampo sulle labbra. Gli sorrisi serenamente e salii sul mezzo salutandolo con la mano. Aprii il telefono e Kiyoko mi aveva scritto.
-"A che ora torni a casa?"
-"Sto tornando ora, sono appena salita sul bus"
-"Bene, vuoi che venga per la cosa delle strisce?"
-"Se non è un problema sì"
-"Non è assolutamente un problema. A dopo."
-"Ciao"
Arrivai finalmente nella mia città a Tokyo, scesi dal bus e camminai verso le strisce, quelle strisce. C'era già Kiyoko ad aspettarmi, aveva già oltrepassato la parte opposta della strada, dove dovevamo andare per tornare a casa. Ci salutammo e lei poggiò una sua mano sulla mia spalla sinistra, iniziando a camminare dopo esserci guardate da entrambi i lati della strada. Tornammo in casa senza problemi, cenammo ed io feci per andare in camera mia, però suonò il campanello.
"Vado io." Urlai a mia sorella scendendo velocemente le scale. Aprii la porta.
"T/n." Mi guardò Tōru con un'espressione preoccupata.
STAI LEGGENDO
La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfic🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...