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"Scusami per prima, per mio fratello intendo." Disse Tsukishima.
"Che ha fatto suo fratello? AH sì... oh no ecco sto arrossendo di nuovo pensando a quello che ha detto suo fratello..."
"Ah no tranquillo, mi succede spesso col mio migliore amico. Mia sorella di solito ci vede come una coppia, ma lui non si metterebbe con una ragazza come me." Risposi facendomi aria con la mano.
"Cosa intendi per 'una ragazza come te'?"
"Ehh... nel senso che non si metterebbe mai con una ragazza così vivace. Lui rispetto a me è Buddha, è anche più calmo di te."
"Ma quindi ti piace?"
"Cosa? No certo che no! Mi piace un altro ragazzo ma questo non è importante..." risposi imbarazzata.
Ci trovammo davanti alla fermata, mi sedetti sulla panchina e Tsukishima fece lo stesso.
"Non dovevi accompagnarmi?" Chiesi sorridendo.
"E se qualcuno venisse a importunarti? Dovrei lasciare che la nostra manager venga rapita?" Disse lui guardando altrove. Improvvisamente il clima si fece più freddo e io non mi ero portata una felpa, dato il caldo di quella mattina.
"Freddino eh?" Dissi strofinando le mani sulle gambe.
"Avvicinati un po' a me, sono più alto e ho più massa, più massa uguale più calore corporeo." Disse lui prima che arrivasse un ragazzo strano.
"Wow, sei bellissima. Come ti chiami?" Chiese questo.
"T/n."
"Ciao T/n, che ne dici se mi dai il tuo numero di telefono e organizziamo un appuntamento?" Disse sedendosi molto vicino a me. Ero sul punto di rispondere, quando Tsukishima passò una mano attorno ai miei fianchi e mi avvicinò a lui.
"In realtà non farà niente del genere, dato che è la mia ragazza." Disse lui guardandomi arrossire sempre di più dal suo gesto e da quello che diceva.
"Ho capito che vuole proteggermi da questo qui, l'ho visto succedere in film o serie TV, ma che lui è il mio fidanzato? Non poteva scegliere qualcos'altro?"
"Ah sì? È la tua ragazza? Io non ci credo." Disse lo sconosciuto.
"E invece lo è, T/n è la mia ragazza e la amo tanto." Continuò lui accarezzandomi la spalla.
"Bhe se vi amate così tanto perché non vi date un bacio?"
Il mio cuore saltò un battito.
"Ti prego fa che arrivi il bus ti prego fa che arrivi il bus..." pensai girandomi verso Tsukishima, che sembrava molto agitato e imbarazzato. Prima che io potessi dirgli qualcosa lui mi prese il viso, poggiò le sue labbra sulle mie e iniziò a baciarmi.
"Cazzo."
Ci staccammo l'uno dall'altro, io ero totalmente rossa in viso e lui pure.
"È andato via." Disse il biondo continuando a tenermi il viso come se stesse per farlo di nuovo.
"Perché l'hai fatto?" Chiesi affogando il viso tra le mani.
"Era una situazione di emergenza, è stata la prima cosa che ho pensato ok?" Disse lui portandosi il dorso della mano alle labbra.
"Non avevo mai avuto un bacio così..." borbottai.
"Improvviso?" Chiese Tsukishima.
"Bello..."
"Mi hai tolto le parole di bocca."
"Non è vero."
Arrivò il mio bus, mi alzai di scatto.
"Allora, a domani..." dissi a testa bassa.
"Sì, a domani..." rispose lui.

Tsukishima's Pov:
"Merda... perché ho detto improvviso? Sì, era improvviso, ma non era quello che volevo dire. Era... bello." Pensai mentre mi alzavo dalla panchina della fermata e T/n mi salutava con la testa fissa sul cemento.
"Baciala."
No, non la bacerò.
"Come fa questa ragazza a rendermi così... felice?"

T/n's Pov:
Salii sul bus e mi sedetti vicino al finestrino.
"Mi viene da piangere."
Quel ragazzo mi farà diventare pazza...
"Il fatto che mi piaccia ha reso quel bacio sia bello che doloroso."
Ecco, sto piangendo.
Finalmente tornai a casa abbastanza malinconica, avevo perso l'appetito, facevo meglio a star a cena da Tsukishima, non sarebbe successo nulla del genere.
"Com'è andata?" Chiese Kiyoko.
"Bene." Dissi molto vaga. Mia sorella chiese se andasse tutto bene e risposi che ero solo un po' stanca.
"Vuoi mangiare qualcosa?"
"No grazie, non ho molta fame." Risposi fiondandomi in camera mia, per poi addormentarmi subito sul mio letto.
Arrivò Tsukishima.
"Che ci fai qui Kei?" Chiesi.
"Volevo dirti... che ti amo..." rispose lui avvicinandosi a me.
"Anche io..."
"T/n stai bene?" Chiese lui. Io annuii.
"T/n? T/n! T/n!"
"T/n!" Urlò mia sorella. Mi alzai istintivamente dal mio letto.
"Era un sogno... perfetto ancora peggio, la situazione era già strana prima e ora non è per niente migliorata."
"T/n muoviti o arriveremo in ritardo per scuola!" Esclamò Kiyoko.
Corsi a prepararmi velocemente, non c'era tempo per fare colazione. Il mio stomaco era vuoto ma allo stesso tempo aveva un nodo che mi faceva passar la voglia di mangiare. Presi il bus e scendemmo appena arrivate vicino al Karasuno e da Sakanoshita.
"Non vai oggi da Sakanoshita, T/n?" Chiese mia sorella.
"No no, oggi mangio in mensa..."
"Non è vero, il cibo della mensa mi fa schifo."
Le lezioni passarono molto lentamente, ogni ora mi sembrava mezza giornata e con lo stomaco vuoto riuscivo a malapena a stare attenta. Svariate persone, anche i prof, mi chiesero se stessi bene e sentirono tutti la stessa risposta: "Sto bene, non preoccuparti."
"Perché fai così? Perché non chiedi aiuto? Perché non chiedi un parere a Hinata? Perché non ti confronti con Tsukishima?"
Pensai mentre la campanella della pausa pranzo suonava fastidiosamente. Mi alzai e marciai nel bagno delle ragazze in caso il biondo venisse a cercarmi. Restai lì tutto il tempo chiusa in una delle cabine e tornai in classe come se nulla fosse. Dopo le lezioni Hinata mi chiamò prima che potessi andar da sola in palestra.
"T/n aspettami! Ricordi quello che ti ho chiesto ieri?" Esclamò appoggiando una mano sulla mia spalla.
"Ah vero, scusa."
"Tranquilla, anche perché oggi mi sembri molto stanca, confusa e debole. Sicura di star bene?" Chiese mentre iniziavamo a camminare, io a malapena stavo in piedi.
"Mi sento debole."
Arrivai in palestra e mi sedetti direttamente sulla panca tenendomi la testa con una mano. Il mal di testa era l'unica cosa a cui stavo pensando. Entrò Tsukishima con Yamaguchi e mi vide in quello stato.
"T/n stai bene?" Mi chiese.
"Sì sì."
"La sua voce... mi fa ripensare a ieri. Che casino che è stato oggi, che casino che è stato ieri sera. Che casino che è la vita."

Tsukishima's Pov:
"T/n non sta bene... non capisco cos'abbia, in viso è pallida e i suoi occhi sono gonfi. Riesce a tenersi in piedi a malapena."
Mi accucciai davanti alla ragazza, che era seduta sulla panca.
"T/n, hai mangiato? Il solito panino, vero?" Chiesi preoccupato.
"Nascondi la tua preoccupazione. Non mostrare debolezza."
"No, ho mangiato dalla mensa." Rispose lei strofinandosi gli occhi.
"Tu odi il cibo della mensa T/n..."

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora