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Tsukishima's Pov:
"Sei bellissima." Borbottai mentre mi guardava con gli occhi ancora lucidi dal pianto.
"Mi fai piangere così, Kei." Disse con voce tremolante sedendosi vicino a me. Appoggiò la testa alla mia spalla singhiozzando.
"Hey, hey. Guardami." Dissi schioccando le dita davanti alla mia faccia finché non si girò verso di me. Le presi il bel viso con le mani.
"Non piangere, sei più bella quando sorridi. Sei la mia felicità, ricordi?"
T/n non disse nulla, ma appoggiò la sua testa sul mio petto. Misi le mie braccia attorno al suo corpo, mentre continuava a piangere.
"Scusami, ti avrò bagnato la maglietta." Disse staccandosi.
"Non importa."
La ragazza allungò il suo viso al mio e ci baciammo, ma stavolta le sue labbra non erano arricciate nel suo solito sorriso. Era davvero triste per via di quella cicatrice. Per me lei era bellissima com'era, ma per lei, anzi, per una ragazza così bella, avere questo 'difetto' era una tragedia.
Dopo esserci staccati le posai un piccolo bacio sulla fronte.
"Ti amo, ricordatelo."
"Ti amo anch'io. Grazie per non aver cambiato idea su di me, anche se ho quell'orrenda cicatrice." Rispose giocherellando con il tessuto della mia maglietta.
"Prima di tutto quella cicatrice è bellissima, ti dà un'aria da ragazza tosta. Secondo, non cambierei mai idea per un tuo tratto fisico, neanche se coinvolgesse il tuo bel visetto." Risposi accarezzandole la guancia destra, T/n mi fece un gran sorriso e finalmente tornò serena.
"Però con le tue frasi sdolcinate mi farai venire da piangere sempre di più." Rise continuando ad abbracciarmi.
"Non voglio essere troppo freddo con te, anzi, non ci riesco."
"È incredibile che ci conosciamo da quasi due mesi e siamo già a questo punto, mi piace che sia così però." Borbottò sorridendomi.
"Potrei perdermi in quegli occhi, sono ancora un po' lucidi dalle lacrime, sembrano fatti di vetro."
"Anch'io sono felice che siamo già a questo punto." Risposi sorridendole indietro. Calò un silenzio, stavolta non imbarazzante.
"Stavo pensando..." borbottai.
"È tanto che non sei a scuola, devo farti recuperare tutto." Continuai.
"Per tutto intendi letteratura?"
"No, tutto di tutte le materie."
"Seriamente? Kei, mi va bene solo letteratura, è troppo se mi aiuti con tutte le materie." Borbottò scuotendo la testa incredula. Insistetti dicendo che non avevo nessun problema ad aiutarla.
"Quando ci vediamo?"
"Non so come volevo dirtelo, però non so se voglio più incontrarmi a casa tua per studiare." Disse malinconica camminando verso la cucina per prendersi un bicchiere d'acqua. Chiesi il perché confuso, dopotutto non era successo nulla di grave tra noi.
"Quell'incidente, non voglio che succeda mai più, ho paura di tornare a casa ora quando vengo da te..." disse sorseggiando timidamente.
"Ah, capisco..."
Calò un silenzio. Mi ricordai quello che le avevo scritto la prima volta che ci organizzavamo per le ripetizioni di letteratura.
"Ti informo che non prenderò un bus di quasi un'ora intera per insegnarti letteratura." Me lo ridissi in testa.
"Sai cosa? Verrò io da te, d'ora in poi." Dissi fermo sedendomi su una delle sedie in cucina.
"Davvero? Non ti obbligo se non vuoi."
"Io voglio farlo." Continuai secco.
"Va bene." Sospirò. "Però non ti pagherò i biglietti del bus." Mi indicò con un sorrisetto. La porta di casa di T/n si aprì silenziosamente. Era tornata sua sorella.
"Hey T/n, sono tornata- ah... ben trovato Tsukishima, cosa facevate di bello?" Chiese divertita nel vedermi. La faccia della ragazza diventò rossissima, inarcò le sopracciglia infastidita.
"Abbiamo parlato un po', Kiyoko." Sbottò poggiando il bicchiere nel lavandino creando un rumore metallico assordante. Sobbalzai leggermente dal movimento improvviso della nanetta.
"Scusa, non volevo spaventarti." Disse T/n accarezzandomi la spalla velocemente avviandosi verso il salotto, dove stava andando sua sorella.

T/n's Pov:
"Mi ha proprio stancata Kiyoko con il suo atteggiamento così compiaciuto. Sì ok io e Kei stiamo insieme, ma non deve emozionarsi cosi tanto anche solo se siamo nella stessa stanza." Pensai marciando verso mia sorella in salotto. Chiusi la porta bruscamente lasciando il mio ragazzo in cucina.
"Stiamo insieme ok? Contenta ora?" Dissi facendo sbattere le mie mani contro le mie gambe. Kiyoko spalancò gli occhi.
"Si capiva abbastanza, T/n." Ridacchiò dolcemente seduta sul divano.
"Sì ma non è quello il punto. Odio il fatto che ti compiaci così tanto anche solo a vederci nella stessa stanza, non siamo dei bambini dell'asilo."
Mia sorella mi guardò ancora più stupefatta di prima, non mi aveva mai vista così seria con lei.
"Vedo che sei molto seria, quindi non devo scherzarci su stavolta. Mi dispiace, è che vedere la mia sorellina finalmente tornare felice com'era prima, soprattutto con qualcuno che non ti tradisce e ti vuole bene veramente, mi fa sentire bene." Si scusò timidamente mentre le sue guance diventavano di un colorito rosa. La perdonai a patto che non avrebbe più fatto così davanti a me e Kei. Tutto tornò sereno, circa, ero ancora un po' innervosita. Tornai in cucina dal ragazzo.
"Scusami se ti ho lasciato solo. È che mia sorella mi fa impazzire quando si comporta in quel modo davanti a te..." farfugliai sedendomi vicino a lui.
"Tranquilla."
"Gliel'ho detto." Continuai secca.
"Forse è meglio così. E comunque è tua sorella, non è un problema se lo sa." Mi accarezzò la testa sorridendo.
"Lo so, ma non voglio che troppe persone lo sappiano, anche Kenma lo sa, ma lui l'ha capito da solo." Sbottai tristemente sfregandomi gli occhi con le mani dalla stanchezza.
"Non ti devi preoccupare. A patto che quegli idioti di Hinata e Kageyama non lo vengano a sapere, a me va bene."
Calò un po' di silenzio.
"Io pensavo di... bhe, dirlo a mia madre." Continuò timidamente.
"Davvero?" Esclamai stupita. "Ti amo Kei." Gli posai un bacio sulla guancia.
"Ti amo anch'io." Risposi abbracciandomi imbarazzato.
"Eri serio quando hai detto che la mia cicatrice mi dà un'aria da ragazza tosta o era per tirarmi su di morale?" Chiesi ridacchiando.
"Oh, certo. Sei proprio una ragazza dura con quella cicatrice." Esclamò Kei sorridente facendo il vocione per prendermi in giro.
"Onestamente non ho mai visto Kei mostrare così tante emozioni da quando l'ho visto per la prima volta, anche se lo conosco da quasi due mesi. Due mesi non sono tanti, ma neanche pochi. Perché si comporta così bene con me? Perché mi ama così tanto? Anch'io lo amo alla morte, ma perché LUI mi ama così tanto?"

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora