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Durante questi ultimi giorni il mio rapporto con Tsukishima tornò come le prime volte che ci parlavamo, molto formali, qualche battutina sull'altro ogni tanto. Nulla di così speciale. Il ragazzo mi rivelò che era in finale contro lo Shiratorizawa, ero così sorpresa ma allo stesso tempo orgogliosa non solo di lui, ma anche dei ragazzi. Lui era motivato ad un obbiettivo, ovvero essere il primo a murare l'asso della squadra avversaria, Ushijima, quel mancino bravissimo nonché mio amico e chi mi aveva aiutata a schiacciare meglio, così da diventare titolare nel club femminile di pallavolo.
Volevo andare a vedere la partita, il problema? Avrei dovuto tifare per il Karasuno, dato che era la scuola in cui avevo iniziato le superiori, ma avevo Satori e Ushiwaka dall'altra parte, che erano miei amici e volevo loro tanto bene.
Il giorno della finale andai sugli spalti dei tifosi del Karasuno, dovevo. Ero lì anche per vedere Tsukishima e tutti i ragazzi del Karasuno alla fin fine.
Restai in piedi, i posti sulle tribune erano tutti occupati.
"Hey, T/n!" Sentii una voce maschile molto familiare. Mi voltai e un ragazzo alto con un cappellino e occhiali da sole mi stava venendo incontro. Socchiusi gli occhi per scrutarlo meglio, non capivo chi fosse. Stava salutando davvero me o c'era un'altra ragazza che si chiamava T/n?
Finalmente quello spilungone mi raggiunse.
"Davvero non mi riconosci?" Chiese ridendo. Lo guardai meglio inclinando la testa confusa. Sussultai finalmente capendo chi fosse.
"Akiteru!" Esclamai ad occhi aperti.
"Shh! Kei non deve sapere che sono qui." Mi zittì guardando velocemente il campo dove i ragazzi si stavano allenando. La partita iniziò e l'adrenalina era già salita a mille, dopotutto chi vinceva andava ai nazionali. Anche il fatto che era un match da cinque set non era così tranquillizzante per me. Oltre ad Akiteru anche Yachi era lì vicino a noi, solo una manager poteva rimanere in campo.
"Hey... T/n?" Mi chiamò il fratello di Tsukishima. Guardai con la coda dell'occhio il ragazzo cercando di rimanere concentrata sulla partita.
"Mia madre mi ha detto di come te e Kei vi siete lasciati, mi dispiace molto." Mi bisbigliò tutto triste.
Sentii il fischio di un punto e quello di un time-out. Storsi il naso sentendo il disagio che si stava creando in me.
"Grazie Akiteru, però non serve che tu ti scusi. Comunque pensavo che Tsukishima ti avesse detto di noi."
"Ehm, no. In realtà non mi dice molto della sua vita privata se non che gli allenamenti erano andati bene e dei suoi voti a scuola."

Tsukishima's Pov:
Il primo time-out del set, la mia concentrazione era molto alta. Portai lo sguardo su T/n e la vidi parlare con Akiteru.
"Gli ho detto di non venire alla partita e sta anche parlando con T/n... con che coraggio..." pensai aggrottando leggermente le sopracciglia. Cercai di leggere il labiale di mio fratello.
'Mia madre... detto... te e Kei... lasciati... mi dispiace...' cercai di capire qualcosa, ma avevo già abbastanza. Non solo è venuto ad una partita dove gli ho detto di non presentarsi, ma sta anche parlando con T/n sul fatto che ci siamo lasciati. Lo stavo odiando in quel momento, ma dovevo rimanere concentrato.
Guardai le labbra della ragazza muoversi, aveva il mento appoggiato al palmo della mano e aveva storto il naso.
'Grazie... non serve che ti scusi..."
"Tsukishima! Stai ascoltando?" Mi chiamò Daichi. Tornai a guardare la squadra. Scossi la testa leggermente imbarazzato.
Finalmente tornammo in campo. Il primo set fu vinto dallo Shiratorizawa, ero molto concentrato e stavo solo aspettando quel momento, quel momento dove l'alzatore degli avversari avrebbe passato una palla diversa da quelle che aveva sempre alzato a Ushijima, proprio al set point. Finalmente, era il momento adatto per bloccare uno tra i migliori assi del Giappone. Ecco, la schiacciata tanto attesa stava per arrivare.
"Aspetta. Aspetta. Fai che la squadra ti veneri dopo questo, fai che tuo fratello veda quanto sei bravo in confronto a lui.
Fai T/n orgogliosa di te." Pensai nella tensione più totale, tutto mi sembrava andare a rallentatore. Eccola, la palla stava passando per quel piccolo spazio, non creato per sbaglio, tra me e Asahi.
"Ora." Mi dissi spostando in tempo il mio muro, senza vedere più il pallone sopra la mia testa o dietro di me.
"Perfetto." Pensai mentre un sorrisetto mi appariva in viso sentendo l'arbitro fischiare che il set era vinto da noi.
Tutti erano sconvolti, nessuno faceva un rumore. Solo un urlo si sentì in tutta la palestra prima di applausi e complimenti dai miei compagni di squadra, il mio urlo per esultare il mio muro contro Ushijima.
Subito dopo tutti i miei compagni di squadra si congratularono ed esultarono esageratamente. Ma io pensavo solo a lei, T/n.
"Allora T/n. Sei orgogliosa di me?" Pensai girandomi verso le tribune dov'era seduta la ragazza, che aveva gli occhi sbarrati e una mano ferma sulla bocca, mi sa che era rimasta sconvolta da nemmeno esultare. Le sorrisi forse quasi troppo emozionato da vederla così scioccata.
Anche lei mi sorrise indietro, adoravo quegli occhi che si erano illuminati a causa mia, questa era la T/n che volevo vedere, non quella che piangeva per colpa mia. I suoi occhietti che brillavano come stelle, anche se era comunque giorno. Quello volevo vedere, le mie due stelle preferite. La ragazza fece dei piccoli saltelli emozionata e mi lasciai scappare una risata camuffata da un colpo di tosse. Ci scambiammo di campo e mi preparai al terzo set. Perso. Quarto set invece vinto. Arrivò il quinto set.
Tutto andava per il meglio, davvero. Ero concentratissimo, nulla poteva impedirmi di distrarmi, neanche quello scemo di Hinata. Forse T/n avrebbe potuto, ma lei non mi avrebbe mai distratto da un momento così importante.
Eccola, un'altra schiacciata di Ushijima, sta arrivando.
"Ora. Salta." Pensai saltando per bloccare la palla.
"Ahia. Ma che ca-" la mia mente venne interrotta da un dolore lancinante alla mia mano destra. La guardai inclinando la testa leggermente. Stavo perdendo del sangue tra l'anulare e il mignolo.
"Merda. Questa davvero non ci voleva."

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora