Tsukishima's Pov:
"Quindi... che è successo?" Chiese T/n mentre camminavamo in giro per le vie.
Le raccontai tutto innervosendomi sempre di più.
"Non dovevi arrabbiarti così tanto per me."
"Sì che dovevo." Risposi secco fermandomi. La ragazza spalancò gli occhi ed io iniziai a borbottare.
"Perché la nostra manager non può permettersi di svenire di nuovo..." cercai una scusa al momento portandomi una mano dietro alla nuca.
"E comunque non augurerei a nessuno che qualcuno, soprattutto se quel qualcuno è Hinata, gli dica una cosa del genere con tanta leggerezza. Non penso sia bello sentirselo dire, come ci si sente?"
"Strani." Lasciò uscire un'unica parola dalla bocca dopo molto silenzio.
"Non sai cosa rispondere, non sai cosa fare un quel momento. Non ti viene in mente altro che smettere di mangiare." Continuò T/n mentre si sedeva su una panchina.
"Sembra proprio una cosa dura da mandar giù." Borbottai giocherellando con le stringhe dei miei pantaloni della tuta.
"A volte lo è tanto, altre un po' di meno, perché ti abitui. Ma cambiamo argomento dai."
"Ma comunque, come faceva a sapere che, bhe, è per colpa mia se sei svenuta l'altro giorno?" Chiesi mettendomi vicino a lei.
"Kei... non è colpa tua."
"Lo so, ma continuo a dirmelo. Non volevo farti soffrire per uno stupido bacio."
"Ti ricordo che non era stupido, se l'abbiamo trovato entrambi bello allora è un bacio, nient'altro." Disse appoggiando la testa sulla mia spalla.
"Penso sia stata mia sorella a dirglielo, ma certamente non gli ha raccontato tutta la storia, sono cazzi nostri." Continuò timidamente. Lasciai uscire una piccola risatina.
"Sai, dovresti andare a dormire Kei. Domani avete l'amichevole contro il Nekoma e Kenma mi ha detto che la sua squadra è diventata abbastanza forte, meglio se riposi."
"Non stai dicendo niente, dì qualcosa."
"Ma mi piace sentirti parlare." Dissi senza pensare.
"Dovevi tenerlo in mente quello deficiente."
"Cosa?" Mi chiese sorridendo, i suoi occhi erano illuminati non solo dal riflesso dei lampioni, ma si erano accesi appena sentite le mie parole. Arrossii e mi alzai.
"Bene, è ora di tornare." Dissi frettolosamente iniziando a marciare verso il posto dove dormivamo.
"Hey no aspetta! Non puoi andartene così dopo aver detto una frase del genere dal nulla!" Esclamò correndomi dietro, anche lei era molto imbarazzata dal mio improvviso complimento. Mi girai e T/n era davanti a me, mi stava guardando negli occhi.
"Baciala."
Non saprei.
"Baciala."
Non se sono sicuro.
"E allora non so cosa dirti. Fatti baciare da lei."
Ottima idea.
"No, stavo scherzando idiota." Dissi a me stesso mentre le mie labbra iniziavano ad allargarsi per rispondere alla ragazza.
"Baciami."
Restò interdetta, subito dopo anch'io.
"Scommetto che non avevi intenzione di dire neanche questo, vero?" Disse sorridendo mentre un colorito rosso iniziava ad apparirle sul viso.
"Ti stai lasciando scappare un po' troppe cose stasera, non credi?"
"Sta dicendo che non vuole, o mi sta solo stuzzicando?" Pensai mentre T/n si avvicinava sempre di più a me. Iniziai a borbottare.
Sempre col suo sorriso stampato in faccia, si alzò in punta di piedi, mi prese le guance facendo sì che raggiungesse le mie labbra con le sue, che finalmente fecero contatto tra di loro, quelle di lei ancora arricciate nel suo splendido sorriso.
Chiusi gli occhi e iniziai a godermi il bacio con la ragazza che, non so come, in meno di un mese era riuscita a farmi felice ogni giorno che la vedevo.
Tolsi una delle mani della ragazza dalla mia guancia e gliela presi con una delle mie, mentre quella stretta si appoggiava sulla mia spalla sinistra. T/n iniziò ad accarezzare dolcemente il mio zigomo con il pollice, mentre le nostre labbra schioccavano per prendere respiro e ricominciare a baciarci. Quando ad un certo punto il sorriso della ragazza sparì di colpo e improvvisamente si staccò da me in maniera brusca.
"O mio Dio, scusami." Borbottò affogando il suo bel viso nelle sue mani.
"Per cosa?" Chiesi.
"Non lo so, sto vivendo un mix di emozioni in questo momento, non so cosa pensare." Disse mentre il suo respiro si appesantiva a ogni sua parola.
"Hey, guardami." Le dissi schioccando due dita davanti al suo viso abbassato verso il cemento rovinato della strada.
"Stai tranquilla, se l'abbiamo trovato entrambi bello è un bacio, come hai detto prima." Cercai di calmarla accarezzandole la spalla destra, era molto vicina a me.
"Però non era proprio solo un bacio." Continuai ripensando a quel momento, mi sembrava di aver sognato tutto e di star dimenticarlo sempre più velocemente, il ricordo andava e attraversava la mia mente, per poi uscirne e ritornare.
T/n sorrideva serenamente.
"Meglio che torni, è tardi e devi dormire." Ruppe il bel silenzio creatosi.
"Hai ragione, andiamo?" Dissi allungando la mia mano verso la sua, per farle capire che gliela volevo stringere, magari anche non lasciarla più andare.
"Prima portiamo a casa te." Dissi cambiando strada.
"Cosa? Perché?"
"Non voglio che-" mi fermai.
"Ormai non devi nasconderti con lei, è andata."
"Non voglio che qualcuno ti importuni."
"Come vuoi, guarda che è un po' distante." Rispose lei.
"Andrei anche fino alla parte opposta del Giappone per te." Pensai mentre un sorriso appariva sul mio volto, ormai non lo tiravo più indietro.
Arrivammo a casa di T/n.
"Ho qualche domanda prima di salutarti." Disse lei girandosi verso di me. Feci un cenno con la testa per farle capire di dirmi cosa voleva.
"Questo è il Kei della tarda ora o ti comporterai così con me d'ora in poi?" Mi provocò ridacchiando. Le mie labbra si ritirarono dall'espressione che avevo prima.
"Non aspettartelo ogni giorno."
"E poi... che succede adesso, dopo questo bacio intendo?"
Restai in silenzio. Si sentivano solo le ultime cicale della stagione cantare e fruscìo delle foglie causato dalla leggera brezza di settembre, guardai negli occhi la ragazza.
"Vedremo più avanti." Risposi ghignando mettendomi le mani in tasca.
"Però l'unica cosa che non devi fare è sentirti male per questo bacio." Continuai scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Restammo in silenzio a fissarci nelle iridi. Il loro colore era così bello, i suoi occhi erano così profondi in quel momento. Ricordai le parole di Kuroo, l'amico di T/n, che aveva praticamente letto nella mia mente.
"Oh bhe. Penso sia ora di andare, Daichi mi starà cercando."
"Ah, spero di non averti messo nei guai." Esclamò lei imbarazzata.
"Ma quali guai. Dai, ci vediamo domani, ok?"
La ragazza annuì. Mi chinai verso di lei e le diedi un bacio sulla fronte, tenendo le mani in tasca. Le sorrisi leggermente e le augurai una buona notte. Ricominciai a camminare, indossando le mie vecchie cuffie.
"Amo questa ragazza."
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La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfic🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...