45

352 23 1
                                    

"T/n, dispiace anche a me. Ho notato quanto tu sia felice quando sei con quel ragazzo, ma tuo padre non ne vuole sapere. Questa è la sua decisione." Mi seguii mia madre in cucina.
"Bhe digli che la sua decisione può mettersela su per il-" urlai prima di essere interrotta dalla porta di casa aprirsi.
"Sono a casa." Vidi mio padre togliersi le scarpe. Restai zitta.
"Hey T/n? Com'è andata la giornata?" Chiese avvicinandosi a me. Lo scostai leggermente.
"Bene prima che mamma mi parlasse di Kei e delle tue decisioni infantili." Sbottai andandomene in camera mia.
"Gliel'hai detto?" Lo sentii mentre chiudevo la porta.
"Sì ma devi capire che le tue figlie sono grandi." Rispose mamma seria.
"Ah, baggianate. Capiranno che faccio loro un favore."
"No, non mi fai un favore affatto." Risposi dalla mia stanza. Il mio telefono vibrò, era Kenma.
-"Stai litigando con i tuoi?"
-"Sì, riuscite a sentirci?"
-"Sì. Ma va tutto bene?"
-"Appena finisco ti racconto"
"T/n vieni qui." Mi chiamò papà.
Uscii da camera mia ancora arrabbiata.
"Devi capire che non sono più una bambina e sto crescendo."
"Non posso permettere che nessuno ti faccia del male T/n, ecco cosa voglio."
Mi sedei sul divano.
"Ma Kei non mi farebbe mai del male, lo capisci? È andato ogni giorno a trovarmi all'ospedale mentre ero in coma ed è venuto anche quando mi hanno dimessa, con una rosa. Una rosa per me. Tu non pensi di aver capito quanto gli voglia bene." Spiegai mentre sentivo delle lacrime scorrermi sulle guance.
"Non ha tutti i torti, negli ultimi mesi era così spenta, sembrava emanasse un'aura grigia. Invece guardala ora dopo aver conosciuto quel ragazzo, l'hai vista com'era felice in quest'ultima settimana?" Intervenne mia madre prendendo il braccio di mio padre, mentre il suo sguardo si addolciva.
"Hai ragione tesoro, ma non si sa mai." Continuò lui preoccupato.
"Tesoro, hai mai visto T/n piangere per colpa di quel ragazzo?" Chiese mia madre appoggiando la sua testa sulla sua spalla.
"Sembriamo io e Kei." Pensai mentre gli occhi mi si illuminavano, vedendo papà scuotere la testa con un mezzo sorriso.
"Ne parleremo meglio, ma comunque mi avete convinto, preferisco vedere mia figlia felice." Sbottò salendo verso camera sua.
Sospirai sollevata asciugandomi le lacrime.
Chiamai Kenma per spiegargli tutto quello che era successo, era contento che avessimo sistemato, anche perché lui ci tiene a vedermi felice.
"Comunque tra qualche giorno ci rivedremo." Dissi divertita.
"Già, e la tua squadra non ha vinto neanche un set." Mi prese in giro.
"Kenma, guarda che abitiamo vicini, posso tranquillamente venire a menarti."
"Ok ok, anche se è vero."
"Kenma!"
"Che c'è? È la verità. Sbottò al telefono. Sbuffai e rimasi a parlare con il mio migliore amico ancora un po'. Finalmente andai a dormire.

Tsukishima's Pov:
Quando tornai a casa mia madre mi accolse come al suo solito.
"Come si è permesso quell'idiota di Hinata di tirare uno schiaffo a T/n? Ma non si vergogna?" Pensai andando a sedermi sul divano.
"Va tutto bene Kei?"
"Sì mamma." Sospirai massaggiandomi le tempie e togliendomi gli occhiali.
"Hai litigato con T/n?" Si sedé vicino a me poggiandomi una mano sul ginocchio.
"No, assolutamente no."
"Ah, a proposito, dobbiamo assolutamente parlare di lei." Esclamò battendo le mani emozionata.
"Ho incontrato per caso sua madre durante i ricevimenti insegnanti-genitori e mi ha parlato di quando sei andato da lei per aiutarla a studiare, apparentemente sembrava avessi lo stampo di un bacio sulla guancia appena ti ha visto." Continuò sorridendo. Le mie guance andarono a fuoco. Restai zitto a testa bassa.
"Quindi? Non vuoi dirmi nulla? So che sei abbastanza freddo ma dopo avermi confessato che ti piace non puoi lasciarmi sulle spine! Per non parlare di quando è venuta da noi e se n'è andata con la tua maglietta preferita. Buongiorno? Avresti da dirmi qualcosa?"
"Mamma, smettila ti prego." Cercai di nasconderle il mio sorrisetto.
"Quindi c'è qualcosa tra voi due! Non nascondermi quel sorrisetto."
"Ok ok. Diciamo che ti ho mentito quando ho detto che... ho dei sentimenti per lei. In realtà era... era un po' che... bhe ci siamo baciati un po' di volte e diciamo che io... la amo e lei mi ama. Non te l'ho detto prima perché avevo paura che... bhe avevo paura che tu ti saresti arrabbiata." Spiegai esitando molte volte. Mia madre esplose a piangere.
"Non ti ho mai sentito dire qualcosa del genere su qualcuno Kei! Sentirti dire queste cose mi fa così felice!" Mi abbracciò forte bagnandomi la maglietta di lacrime.
"Mamma smettila, non è una cosa su cui piangere così tanto."
"Invece sì, sentirti parlare di T/n ogni tanto mi fa davvero sentire felice. Ad esempio quella volta che ti sei sfogato con me quando è svenuta. Sembrava ti importasse così tanto di lei ed è così. Quando era in coma eri la persona più triste su questo pianeta e vedevo i tuoi occhi rossi, non avrei mai immaginato che tu avresti pianto così tanto per lei. La andavi a trovare sempre all'ospedale e quando l'hanno dimessa sei andato lì da lei con una rosa. Invece quando mi hai detto che ti piaceva ho pensato 'finalmente!'. Però poi hai iniziato a parlarmi di lei e del perché dicevi che ti piaceva, ma non sembrava ti piacesse e basta, eri davvero innamorato perso." Spiegò mamma accarezzandomi la testa, odiavo quando lo faceva, ma in questo momento dove mi parlava non mi dava fastidio, anzi.
"È che, T/n, bhe... T/n è la mia felicità. Ed io sono la sua." Borbottai arrossendo. Mi madre sussultò ancora più felice.
"Sono così contenta di saperlo Kei. Sappi che T/n sarà sempre parte di questa famiglia, sai che la adoro, è una ragazza fantastica se non bellissima. Sei molto fortunato ad avere lei e lei è molto fortunata ad avere te." Disse con lacrime di felicità agli occhi.
"Mamma non piangere."
"Scusami Kei è che vederti così felice mi riempie il cuore di gioia." Rispose ricomponendosi.
"E comunque se pensavi mi fossi arrabbiata ricevendo questa bellissima notizia allora non mi hai vista salutare T/n ogni volta che viene da noi." Si rialzò per preparare la cena.
"Finalmente l'ho detto."

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora