Ritrovammo il gruppo e andammo in giro per altri negozi insieme, stavolta restando con mia sorella e la nuova manager Yachi, per conoscerla meglio.
"Quindi in che classe sei Yachi?" Chiesi camminando in giro per le stradine.
"Ah, dici a me?" Esclamò indicandosi, era molto ansiosa. "Io sono nella classe 5 del primo anno!"
"Ah, una delle più secchione, come Tsukishima."
"Chi... chi era Tsukishima?" Mi chiese girandosi verso i ragazzi. Indicai Kei, che mi stava guardando. Mi salutò con un mezzo sorriso, feci un cenno con la testa mostrando i denti.
"Ah, lui! È davvero alto. Come fai a sapere che è in quella classe?"
"Bhe, sono anch'io una manager del club dopotutto, ma lo so anche perché non solo mi fa ripetizioni di letteratura, ma è anche il mio- è... è anche mio amico." Farfugliai continuando a camminare.
"Sicura che sia solo un amico T/n?" Intervenne Kiyoko ridendo. La spinsi leggermente arrossendo dicendo che ero sicurissima, anche se non era vero.
"Perché sei così rossa in viso T/n?" Chiese Yachi preoccupata.
"La signorina ha una cottarella per il suo 'amico' Tsukishima." Disse mia sorella a bassa voce.
"Kiyoko smettila!" Bisbigliai inarcando le sopracciglia, mi stavo innervosendo. Lei se ne andò dai ragazzi del terzo anno, lasciando me e Yachi sole.
"Ah, è abbastanza ovvio." Disse la ragazza bionda mettendosi una mano dietro la nuca.
"Davvero?"
"Bhe, sì. Prima è venuto da te e ti ha chiesto di andare con lui in un negozio di vestiti e tu hai fatto quasi per prenderlo per mano, ma ti sei limitata ad aggrapparti alla sua maglietta. Poi non lo guardi normalmente come fai con tutti, sembri persa in lui quando sei con lui o lo fissi, non che la cosa non sia ricambiata da Tsukishima, anzi, ti guarda in un modo assurdo, sembra innamorato." Mi bisbigliò per non farsi sentire dagli altri.
Restai a dir poco stupita dalla sua osservazione.
"Presti attenzione ad ogni dettaglio, eh?" Dissi ironicamente.
"No, cioè sì però non volevo farti sentire a disagio!" Esclamò agitando le mani con la faccia che diventava sempre più rossa.
"Tranquilla, stavo scherzando."
"Comunque tua sorella mi ha detto quello che ti è successo... mi dispiace un sacco." Continuò lei a testa bassa. Le dissi di non preoccuparsi.
"Però almeno sei rimasta bella come sempre!"
"No, ho quella cicatrice." Pensai storcendo il naso. Vidi Kei che mi guardava, sembrava preoccupato.
"Sì, diciamo di sì." Forzai un sorriso abbassando la testa.
"Non mi sento più bella come prima con quel segno permanente sul mio fianco sinistro." Pensai mentre il mio ragazzo si avvicinava.Tsukishima's Pov:
T/n aveva storto il naso, mi ero preoccupato.
"Magari Yachi, la nuova manager, ha detto qualcosa sul suo corpo o ha detto che mangia troppo o troppo poco, di solito storce il naso quando le dicono queste cose." Pensai avvicinandomi.
"Hey T/n, di che parlate?" Chiesi poggiando una mano sulla spalla sinistra della ragazza.
"Nulla di che, parlavamo del coma e di tutto quello che era successo." Rispose sorridendo serenamente, ma non sembrava molto felice. Inclinai a la testa per cercare di fare contatto visivo con lei, dato che stava guardando il cemento imbarazzata.
"Stai bene?" La mia mano dalla sua spalla si spostò sulla sua schiena, che iniziai ad accarezzare leggermente.
"Sì, sono solo un po' stanca, dopotutto mi hanno dimessa oggi dall'ospedale." Borbottò guardandomi con un sorriso palesemente forzato.
Mi guardai in giro per vedere se eravamo osservati da qualcuno. Posai la mia mano sulla sua guancia.
"Forse dovresti riposare un po'." Dissi alzandole la testa per guardarla meglio, era un po' pallida effettivamente, però arrossì appena incontrò il mio sguardo coi suoi occhi bellissimi.
"Eh... sì, forse dovrei andare a casa, vado ad avvisare Kiyoko." Sospirò camminando verso sua sorella.
"Vuoi che ti accompagni?" Chiesi cercando di seguirla, mi disse di aspettarlo lì.
"Se vuoi accompagnarmi non c'è nessun problema per me."
Dopo poco tornò e mi disse che prima doveva salutare tutti.
Alcuni dei ragazzi corsero ad abbracciarla, mi fece ingelosire quella cosa, soprattutto quando lo fece Hinata. Ci avviammo verso casa sua.
"Hey..." borbottai prendendola per mano appena notai che nessuno ci poteva vedere. T/n emise un mugolìo che intendeva: 'Che c'è?'.
"Prima la nuova manager, Yachi, ti ha detto qualcosa sul tuo corpo?" Chiesi timidamente guardandola, mentre la sua testa era fissa sulla strada.
"Cosa? Come hai fatto a capirlo?"
"Hai storto il naso appena aveva finito di dirti una cosa, l'ho notato sai?" Risposi.
"Ah, no... ha detto qualcosa di strano, è successo che... che... possiamo parlarne appena arriviamo a casa?" Sembrava molto preoccupata mentre cercava di spiegarmi quello che era successo.
"Certo, per ora non preoccuparti." Le sorrisi, ma lei non mi stava guardando. Arrivammo a casa della ragazza, che mi fece entrare e sedere sul divano.
"Quindi? Che è successo?" Chiesi appoggiando la testa alla sua spalla.
"Nulla, sono solo un po'... mi sento strana."
"Perché?"
"Yachi prima mi ha detto che almeno con l'incidente sono rimasta bella come sempre, ma non è vero." Borbottò giocherellando con la mia mano.
"In che senso non è vero? Sei la ragazza più bella del mondo ai miei occhi." Risposi posandole un bacio sulla guancia.
"No, non è vero. Ho una cicatrice orrenda ok?" Sbottò nervosamente alzandosi, sembrava stesse per piangere. Guardai T/n negli occhi, mettendomi in piedi anch'io.
"Dove hai questa cicatrice?" Chiesi guardandole il viso con un'espressione seria.
"Sul... sul mio fianco sinistro, è enorme Kei, è orrenda, ho paura di non piacerti più se mai la vedrai."
Presi per mano la ragazza che stava già piangendo. Intrecciai le mie dita con le sue. Appoggiai la mia fronte contro la sua.
"T/n, sei viva per miracolo, non mi permetterei mai di lamentarmi per una cicatrice, anzi, se hai solo quella sei stata fortunata." Le bisbigliai mentre lei cercava di trattenere le lacrime, ma continuavano ad uscire. Posai le mie mani sulle sue guance e le asciugai le lacrime con i pollici.
"Ora, se non vuoi farmi vedere questo segno non ti obbligo, ma se vuoi scoprire la mia reazione alla tua cicatrice sappi che resterà normale, o almeno, non sarà negativa." Continuai risedendomi sul divano. T/n restò in piedi, sospirò. Si alzò la maglietta leggermente e rivelò quel segno di un rosso che stava diventando viola, tracciava la distanza tra il suo bacino e il suo fianco sinistro. La cicatrice era deforme ed era un po' più in rilievo del resto della sua pelle. Era bellissima. Guardai quello che lei pensava fosse un difetto come se fosse una benedizione sul suo corpo, arrossii vedendo la curva che segnava il giro vita della ragazza. Le sorrisi felice.
"Sei bellissima."NOTA AUTRICE:
Anche oggi mi sento molto gentile, quindi eccovi un altro capitolo💜
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La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfiction🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...