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Arrivò il momento per me di tornare a casa, o avrei dovuto prendere il bus dell'ora tarda. Restammo alla fermata che era davanti allo Shiratorizawa, così che Tendō e Ushijima potessero parlarmi per qualche altro minuto, poi arrivò il mio autobus e salutai i due ragazzi.
Realizzai, appena preso posto, che avevo a malapena guardato il telefono quel pomeriggio. C'erano un po' di messaggi di Kei.
-"Hey."
-"Stavo pensando a quando vederci per studiare tutto quello che ti sei persa, quando sei libera?"
-"Ah magari possiamo anche uscire insieme uno di questi giorni." Mandati 1 ora e mezza fa.
-Stai bene? Sei morta? Di solito mi rispondi subito." Mandato 30 minuti fa.
-"Sono viva"
-"Eccoti. Perché non hai risposto subito?"
-"Stavo uscendo con quel mio amico mancino e un altro suo amico"
-"Come scusa?"
-"Posso uscire con due miei amici o no?"
-"Sì. Scusami."
Guardai dove il bus si stava per fermare
"È vicino a casa di Kei." Pensai mentre mi veniva un'idea.
-"Tranquillo, piuttosto, sei a casa?"
-"Sì, vuoi venire da me?"
Ci fermammo, mi alzai velocemente e mi fiondai fuori.
-"Arrivo." Gli risposi mentre marciavo verso casa del ragazzo. Bussai alla porta e aprii sua madre.
"Oh mio Dio T/n, che bello vederti!" Mi abbracciò forte quasi piangendo, mi posò un bacio sulla guancia. Poi chiamò Kei, mi salutò abbracciandomi, stranamente.
"Che carini." Bisbigliò la signora Tsukishima trattenendo le lacrime.
"Mamma per favore." Borbottò il ragazzo sorridendo imbarazzato.
"Sei arrivata qui velocemente." Continuò mentre salivamo su per camera sua.
"Ero già in bus per tornare a casa e ho pensato che tua madre sarebbe stata felice di vedermi." Ci sedemmo sul letto di Kei e non facemmo altro che stare l'uno vicino all'altro a parlare di qualunque cosa che ci passasse per la testa.
"Kei..." lo chiamai.
"Sì?"
"Prima mi hai abbracciata davanti a tua madre, vuol dire che le hai detto che..."
"Non le ho detto proprio 'hey mamma io e T/n stiamo insieme', per ora mi sono limitato a dirle che ho cresciuto dei sentimenti per te." Rispose facendo il timido. Gli sorrisi divertita.
"Ma che carino..." lo presi per le guance.
"Sì, sì, stai zitta. Piuttosto, cos'hai fatto con i tuoi nuovi amici?" Chiese il biondino arrossendo.
"Oh, nulla di che, abbiamo preso un caffè e poi ho comprato un top molto carino."
"Oh davvero? Per caso ce l'hai qui?"
"Perché? Vuoi vedermelo addosso?" Lo stuzzicai facendogli vedere la borsetta di carta dove dentro c'era l'indumento in questione.
"Volevo solo vederla ma se vuoi provarla a me non dispiace affatto."
"Sì certo e dove mi cambio?"
Kei indicò il suo armadio.
"Apri l'anta e nasconditi dietro." Sorrise compiaciuto. Sbuffai e, un po' controvoglia, andai a cambiarmi dietro.
"Oh no, la cicatrice."
"Non so se voglio farmi vedere." Borbottai coprendomi il fianco sinistro.
"T/n, ti ho già detto che sei bellissima?"
"Non sai quante volte."
"E allora fatti vedere o vengo lì io." Rispose serio. Esitai un po' ma alla fine uscii tenendo le mani sullo stomaco. Kei si alzò e poggiò le sue mani sulle mie, sentii il viso diventare sempre più caldo.
"Togli le mani dalla pancia, T/n." Mi guardò negli occhi rivelando la cicatrice che stavo nascondendo e si risedé per guardarmi. La faccia del ragazzo diventò rossa ed io iniziai a ridere.
"Sei molto rosso in viso."
"Stai zitta e vieni qui, sei bellissima." Guardò dalla parte opposta nascondendo il suo rossore. Mi risedei vicino al biondino, che passò il suo braccio attorno alle mie spalle, posandomi un bacio sulla fronte.
"Qualunque cosa tu metta, starai benissimo. E spero che gli altri ragazzi non ci provino con te, anche se lo faranno."
"È il prezzo da pagare se vuoi avere una ragazza così bella." Scherzai rialzandomi per cambiarmi. Diedi un'occhiata all'armadio di Kei.
"Hai un sacco di magliette bellissime."
"Ah, a proposito di magliette." Si alzò e mi raggiunse al suo armadio, allungò le mani per prendere qualcosa.
"No, no Kei non posso accettarla, tienila." Sbottai vedendolo con la sua maglietta viola con la stella.
"Insisto, tienila o te la nascondo in camera tua appena vengo per farti ripetizioni."
Sbuffai prendendo l'indumento rassegnata.
"Grazie." Borbottai.
"Ma di che. Vuoi metterla?"
"Adesso?"
"Sì."
"Ok, ma vattene da qui." Risposi spingendolo verso il letto. Appena messa la sua maglietta sentii il suo profumo immediatamente, era molto pulito come odore, ma non sapeva di bucato, sapeva di Kei.
Uscii e chiusi l'armadio con in mano i miei vestiti.
Il biondino si mise a ridere.
"Ti sta enorme."
"Lo so genio del male, ma comunque è lo stesso bella."
"Lo so che è bella, è mia. Però sta meglio su di te."
"Ma cosa dici." Risi risedendomi sul letto.
Restammo ancora lì sul letto, io mi ero messa a gambe incrociate e la mia testa era appoggiata alla spalla del ragazzo, ascoltavamo musica dai miei auricolari.
Non c'era TIMEZONE che si risuonava nelle nostre orecchie, era Never felt so Alone di Labirinth in loop. Mormorai un po' la melodia.
"Hai mai provato a cantare T/n?" mi chiese mettendo in pausa la musica.
"Cosa? Sì, non sono male, tu?"
"Io? Sì che so cantare, ma mi fai sentire te invece?"
"Io? Cantare? No." Risposi imbarazzata. Kei iniziò a fare il finto offeso.
"Non fare così Kei."
"Volevo sentiti cantare." Borbottò con un finto broncio in viso.
"Anch'io voglio sentirti cantare però."
"Ok. Se canti tu canto anch'io."
E quindi con entrambe le cuffiette cantai una parte della canzone che era in loop ad occhi chiusi. Appena riposai lo sguardo sul ragazzo era ad occhi aperti, la mascella gli era caduta e tra un po' gli entravano le mosche in bocca e il suo viso era più rosso di un pomodoro.
"Stai bene?" Chiesi ridendo.
"Io..." borbottò per poi sospirare. "Ti amo."
Abbassai la testa arrossendo tenendo un sorriso enorme.
"Sono serio. Sei... sei bravissima" mi prese per le guance.
"È così dolce." Pensai tenendogli quell'espressione ebete mentre lasciavo la mia testa al sostegno delle sue mani aspettandomi un bacio. Restammo in silenzio lì a guardarci.
"Mi aspetterei un bacio in questa situazione." Ruppi quella quiete creatasi.
Kei allungò il collo e mi baciò con più foga del solito, le mie labbra erano arricciate nel mio solito sorrisetto.

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora