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Dopo una o due partite ai nazionali del Karasuno finalmente riuscii a trovare un momento libero con Tsukki, ero molto felice di passare del tempo vicino a lui. Però stavolta non restammo a casa mia, andammo in giro a comprare qualche indumento, dato che lui aveva bisogno di nuove magliette.
Passammo di negozio in negozio, finché non arrivammo a quello dove il ragazzo prendeva la maggior parte delle sue maglie.
"Senti T/n... tu per caso metti ancora la maglietta che ti ho regalato?" Mi chiese guardandosi attorno cercando qualcosa di nuovo. Scossi la testa.
"Da quando non stiamo più insieme l'ho lasciata nel mio armadio, non volevo star male ricordandomi di quella volta in cui tu me l'hai regalata."
Aveva senso, stavo troppo male anche solo per vedere quell'indumento. Però ora che Tsukki me l'aveva chiesto mi era tornata la voglia di metterla. Andammo in giro per il negozio, ormai lo conoscevamo come casa nostra. Notai qualcuno che mi stava seguendo, era un ragazzo giovane, forse aveva sui diciotto anni, e mi stava guardando curiosamente. Io ero vicino al biondino, non gli stavo tenendo la mano, né lo stavo toccando, ero solo accanto a lui.
Non ci feci molto caso, pensai fosse solo una coincidenza che lui era sempre nello stesso reparto in cui io e Tsukki eravamo. Finalmente lo spilungone trovò qualcosa di bello e andò a provarselo, io gli dissi che mi poteva trovare lì vicino a cercare altre magliette per lui. Tenni un occhio su quel ragazzo che mi stava seguendo, lo vidi avvicinarsi di soppiatto un pochino, poi ancora di più, ancora di più, finché non mi chiamò.
"Hey."
"Ti conosco?" Chiesi a disagio.
"No, però volevo salutarti come un ragazzo educato farebbe." Ridacchiò frugando in uno scaffale di T-shirts vicino a me.
Pensai che era un maniaco che voleva provare ad approcciarmi in modi strani, ma non era proprio così. Non mi piaceva comunque.
"Ho una domanda da farti, dato che sei una ragazza e forse ne sai di più..." continuò questo ragazzo.
"Quindi perché sono una ragazza dovrei per forza saperne di più di moda di te?"
"Oh no no, assolutamente no, non volevo dire que-"
"Tranquillo" ridacchiai. "Ti stavo prendendo in giro, dimmi pure."
"Secondo te che colore di maglietta starebbe bene con questi pantaloni?"
Aveva dei pantaloni verde militare di quelli larghi che piacevano a me, aveva in mano due magliette grandi, di due taglie in più di quelle che gli avrei dato io.
"Hm... forse con qualche taglia in meno staresti meglio. Se di pantaloni vuoi mettere questi larghi allora ti consiglio qualcosa di più stretto, comunque quella nera sta meglio, il nero sta bene con tutto." Risi prendendo una maglietta di taglia M per il ragazzo.
"Sai, se non ti avessi notata andare in giro a vedere i vestiti ti avrei scambiata per una commessa, sei molto brava a dare consigli."
Lo ringraziai.
"Magari potrei venire a lavorare qui." Scherzai.
"Così potrei vederti quasi sempre, sai, io vengo molto qui dentro, è il mio negozio preferito." Mi sorrise, avevo la sensazione che lui ci stesse provando con me.
Aiutai ancora questo ragazzo per qualche minuto con pantaloni e magliette.
"Ma dov'è Tsukishima?" Mi chiesi dando un'occhiata al camerino dove il ragazzo era entrato 5 minuti fa. Sì, aveva portato dentro molte cose, ma non pensavo ci avrebbe messo così tanto tempo.
"Sei di qui per caso?" Mi chiese tra qualche risata e l'altra. Risposi che abitavo un po' lontana dal centro di Tokyo ma ero comunque nella capitale.

Tsukishima's Pov:
Finalmente uscii dal camerino con tutte le magliette che avevo scelto e cercai la figura di T/n. Era assieme ad un ragazzo che non avevo mai visto, stava ridendo assieme a lui. Non era una cosa che mi urtava molto, non con i suoi amici che conoscevo, ma con sconosciuti un po' mi infastidiva, soprattutto quando quello lì rise e accarezzò la spalla di T/n, lei storse leggermente il naso. Marciai verso i due.
"Hey T/n." Cercai di rimanere calmo.
"Tsukki, finalmente sei tornato. Pensavo ti fossi perso."
Accennai un mezzo sorriso e passai il braccio attorno alle spalle della ragazza. Lui doveva vedere che T/n era mia, che fosse fidanzata con me o meno. Era palese che questo qui voleva provare a rimorchiarla, penso l'avesse capito anche lei.
Lei mi presentò a quello lì come suo 'amico' e raccontò che mi aveva appena aiutato a scegliere delle magliette nuove.
"Mhm" mugolai per darle ragione. "Grazie per avermi aiutato." Dissi con un sorrisetto. La mia mano che stava accarezzando la spalla della ragazza si avvicinò alla sua guancia destra, mi avvicinai al suo viso e posai un piccolo bacio sulla parte sinistra del viso. La ragazza arrossì e borbottò un 'Prego' molto imbarazzato. Lo sguardo di quel ragazzo prima era illuminato grazie a T/n, ma ora, vedendomi fare quel gesto d'affetto con lei, si era spento, sembrava deluso. Bene.
Quello lì salutò la ragazza e se ne andò velocemente inventando una scusa.
"Dovevi proprio farlo davanti a lui?" Sbottò ridacchiando. Annuii soddisfatto.
"Doveva capire che non sei single."
"Tsukki, non ci siamo ancora rimessi insieme."
Avvicinai il mio viso al suo per stuzzicarla e vedere quel rossore adorabile sulle sue guance.
"Ma lo sai anche tu che mi ami." Sogghignai mentre T/n aggrottava le sopracciglia imbarazzata. Rimase in silenzio con un broncio. La presi delicatamente per i fianchi, non volevo essere troppo diretto verso di lei con quel gesto.
"T/n, so che ti ho detto che sono migliorato con la mia gelosia ed è vero, ma vedere uno sconosciuto che flirta con te e ti accarezza la spalla mi fa abbastanza innervosire. Voglio farti capire una cosa ora e so che sembrerà molto egoista da parte mia, ma tu sei solo mia e di nessun altro ragazzo che ti vuole per la tua bellezza o personalità fantastica, che siamo fidanzati o meno." Le dissi con una voce molto pacata, non volevo farle sentire che ero molto arrabbiato perché stavo ripensando a quella scena di quell'idiota che accarezzava la spalla della ragazza. La sua mascella cadde dall'imbarazzo e dalla sorpresa che stava provando dopo quello che le avevo detto, il suo viso andava a fuoco e ridacchiai. Era esilarante vederla così.
"Hai capito sì o no?" Chiesi ancora con un sorriso stampato in faccia. Lei annuì imbarazzata e si precipitò alla cassa per pagare il più velocemente possibile, per poi tornare a casa e rimanere ore in camera sua a baciarmi come 'punizione' per averle detto quella cosa in pubblico.

NOTA AUTORE:
Buonasera, finalmente sono riuscita a pubblicare un capitolo. La scuola mi sta già alquanto ammazzando :')

La tua felicità -Tsukishima x Reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora