Appena tornata a casa trovai dei messaggi da parte di Ushijima.
-"Buona sera T/n. Bel lavoro oggi, il tuo naso sta bene?"
Che carino, si è preoccupato per me.
-"Hey Ushijima, il mio naso sta benissimo, grazie. Quando ci vediamo di nuovo con Tendō per allenarci?"
-"Non saprei, anche io e Tendō abbiamo delle partite da giocare."
-"Giusto. Bhe, qualunque giorno mi va bene, non preoccuparti"
Andai direttamente a dormire, Kiyoko doveva ancora tornare. Domani avremo avuto un'altra partita. La mattina dopo trovai un altro messaggio da parte di Ushijima che mi chiedeva se ero libera domani. Risposi di sì felice. Mi preparai velocemente per andare alla partita di oggi e finalmente ero tornata sul campo. L'ansia iniziò di nuovo a salirmi. Guardai le tribune mettendo apposto i palloni usati per allenarci. C'erano di nuovo i ragazzi del club maschile Karasuno. Tsukishima mi stava guardando. Mi sorrise da lontano, lo guardai respirando profondamente.
"Stai tranquilla." Lessi il labiale di quello che mi stava dicendo. Restai incantata guardandolo per qualche secondo.
"T/n! Vai a metterti in posizione!" Mi urlò il capitano poggiandomi una mano sulla spalla. Notò la mia ansia.
"Stai bene?" Mi chiese preoccupata. Mi girai di poco verso la sua faccia.
"Sì sì, andiamo."
Corsi verso la mia posizione cercando di dimenticare Tsukishima, stavo giocando a pallavolo, lo avrei scordato velocemente.
La partita iniziò, feci degli errori assurdi e la rabbia mi salì sempre di più, così tanto che per sbaglio schiacciai sulla faccia di una delle avversarie. Il punto andò a noi. Passai sotto la rete per andare a vedere come stesse.
"Stai bene?"
La mia concentrazione era al massimo ora. Forse quella schiacciata mi aveva aiutata a sfogarmi, ero così presa dal momento che non mi accorsi neanche che non sembravo affatto preoccupata per quella ragazza, la mia faccia era bloccata in un'espressione seria. Lei annuì e mi scusai.
"Quanto fa paura." Sentii una delle avversarie bisbigliare.
"Faccio paura?"
"Vero, è concentratissima se non fortissima, eppure è solo al primo anno."
Sorrisi soddisfatta e finalmente mi calmai.
Tsukishima era ancora nella mia mente, non riuscivo a togliermelo dalla testa neanche mentre giocavo. Per fortuna non feci più errori e vincemmo la partita, le mani mi tremavano, io stavo tremando e stavo barcollando come un'ubriaca. Tutte le mie compagne di squadra mi guardarono preoccupate chiedendomi se stavo bene, annuivo timidamente mentre mettevo apposto le nostre cose. Mi fiondai fuori dalla palestra calmandomi un po'.
"Il club femminile di pallavolo del Karasuno ha vinto di nuovo grazie alla loro numero 11." Sentii due ragazzi parlare.
"Stanno parlando di me."
"Vero, senza di lei quella squadra non sarebbe arrivata fino a quel punto. Ma è così forte grazie al suo essere mancina, altrimenti l'avrebbero messa come libero, ne sono sicuro."
"Hai visto prima com'era concentrata quando era in campo? Mi faceva paura, assomigliava a il numero 1 dello Shiratorizawa, Ushijima. È bellissima però, mi chiedo se è fidanzata."
"Assomiglio a Ushiwaka?" Pensai sorpassandoli.
"Eccola, è lei la numero 11, mi fa davvero paura onestamente." Continuò uno dei ragazzi.
"Però guarda che bella che è." Disse l'altro. Mi voltai velocemente verso loro due.
"Wow, è davvero bellissima, prima mi aveva intimidito un sacco." Borbottò al suo amico.
"È stata comunque molto gentile quando è andata a vedere se quella a cui aveva schiacciato in faccia stesse bene."
"Hey T/n!" Sentii Hinata chiamarmi davanti a me. Gli sorrisi debolmente. Si congratulò con me esaltato dalla vittoria della squadra. Ero molto stanca, quasi non riuscivo a pensare.
"Andiamo da qualche parte, dai." Sbottai uscendo fuori all'aperto con il ragazzo.
"Oggi avete giocato partite?" Chiesi sedendomi sull'erba.
"Sì, abbiamo vinto contro il Seijoh."
"Ha!" Esclamai soddisfatta. "Bravi, ora Tōru abbasserà la cresta."
"Piuttosto, sei sicura di stare bene? Non hai una bella cera e sei un po' pallida. Aspetta, hai mangiato oggi?" Mi chiese Hinata molto preoccupato.
"Ho mangiato ieri sera."
"Ok, ma oggi invece?"
Sbuffai rifiutandomi di rispondere. Shoyo si alzò e mi porse la sua mano, la presi barcollando ed il ragazzo mi portò a prendere qualcosa da mangiare.
"Hinata, non ho fame." Borbottai. Si girò verso di me continuando a stringere la mia mano.
"T/n, so quanto tu ami quel cretino di Tsukishima e so che una volta sei svenuta per colpa sua. Ora che vi siete lasciati so che patisci la fame perché stai male a causa sua, ma devi andare avanti ed io, essendo tuo amico, ti voglio aiutare. Non voglio che tu svenga di nuovo per colpa di quello scemo."
Il suo sguardo serio mi fece prendere paura, guardai il pavimento mentre il ragazzo continuava a trascinarmi in giro per cercare qualcosa da mangiare per me.
"Ecco, questo ti piacerà, lo prendo sempre io da Sakanoshita, spero solo che sia buono anche qui. Non preoccuparti di pagarlo, faccio io." Mi mise in mano un onigiri con tonno. Alzai lo sguardo e lo ringraziai sorridendo, finché non vidi una figura entrare nella nostra stessa corsia.
"Tsukishima."
Il biondino ci stava guardando serio, non aveva lanciato un'occhiataccia a Hinata. Il telefono del ragazzo emise il suono di notifica, sbirciai il suo telefono mentre lo prendeva in mano. Notai lo sfondo.
"Ha ancora la nostra foto come sfondo del telefono... dovrei essere arrabbiata con lui, dovrei odiarlo, ma non ci riesco."
"Andiamo via." Iniziai a camminare verso la cassa.
Mangiai con un nodo allo stomaco, la sensazione era la stessa di ieri sera, quello che stavo mangiando mi stava facendo vomitare, quel sapore buono ma allo stesso tempo uno sforzo di vomito mi usciva, cercavo di controllarlo per non far stare in pensiero Hinata, però mi veniva da dar di stomaco. Finito l'onigiri andai col ragazzo verso le mie compagne di squadra per tornare a casa.
Cenai con poco e andai direttamente a dormire. Il giorno dopo non avevo partite, era domenica. Ma dovevo allenarmi con Ushiwaka e Tendō. Il pomeriggio mi dirisi allo Shiratorizawa per incontrare i due e gli raccontai della partita di ieri, di come le avversarie mi avevano trovata spaventosa e di come avevo sentito quei due ragazzi fuori dalla palestra dire che incutevo loro paura. Dopo circa 2 ore e mezza ero a terra, quasi non mi muovevo, tremava tutto per me.
"Stai bene T/n?" Mi chiese Ushijima. Accennai un sì con la testa timidamente per poi risentire la stessa domanda che sia Kenma che Hinata mi avevano fatto da parte di Satori, ovvero:'Hai mangiato oggi?'
Scossi la testa sedendomi sull'erba.
"Dovresti mangiare T/n, specialmente se ora stai facendo uno sport duro come la pallavolo. Bruceresti più calorie di quanto tu dovresti, soprattutto a stomaco vuoto. Poi immagina, se oggi con noi eri così vivace e attiva pensa a quanto lo saresti con un po' più di energie che ti può dare un buon pasto." Intervenne Ushiwaka porgendomi una barretta proteica, cercai di rifiutarla ma fui costretta a mangiarla.
"Gentile da parte sua. Avrebbe dovuto mangiarla lui eppure l'ha data a me." Masticai timidamente. (Leggete la nota autore, importante.)NOTA AUTORE:
Heyyy, purtroppo anche da me ricomincia la scuola il 13, sapete che studiare, far compiti e scrivere su wattpad allo stesso tempo e un po' difficile, se non stressante. Quindi ovviamente io cercherò il più possibile di pubblicare un capitolo al giorno ma non ve lo prometto, molto probabilmente scenderò a due capitoli alla settimana, dato che io tengo abbastanza ai miei voti e non vorrei rovinarmi l'anno scolastico stressandomi per poi sparire su wattpad (sarebbe la cosa peggiore). Quindi io vi chiedo di portare pazienza se non pubblicherò ogni giorno come sempre e vi ringrazio, statemi bene.💜
STAI LEGGENDO
La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfiction🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...